Capitolo diciannove. Casini

2.4K 121 1
                                    

"No Luca anche oggi pasta al sugo no!"
"Ma guarda che ci metto anche un po' di mozzarella"
"Ah, allora se la metti su questo piano alzo le mani"
Tutti guardarono sangio e scoppiarono a ridere. Era l'ultimo giorno prima della partenza per tornare a Roma e tutti i giorni, letteralmente, Aka aveva cucinato per pranzo sempre pasta al sugo.
Gli amici erano contenti di vederlo più sereno, anche perché tra lui e Martina le acque, fortunatamente, si erano calmate. Trascorsero quei giorni rilassandosi molto, andando solo una sera in discoteca. Il resto delle sere lo trascorsero in terrazza, giocando a carte o mangiando cornetti caldi appena ritirati dal bar di fronte casa.
Anche tra sangio e Giulia, dopo la discussione del primo giorno, le cose si erano placate. Tutti si stavano godendo quei momenti, ma non sapevano di certo cosa sarebbe successo di lì a poche ore.
Luca cucinò la pasta per tutti, pranzarono in silenzio tutti stanchi e affamati, per poi andare nelle camere a rilassarsi.
Giulia cambiò costume e optò per un pezzo unico giallo, che le risaltava ancora di più la pelle abbronzata. Poi si stese sul letto di fianco al ragazzo.
"Con chi parli?"
"Falso. Mancano due brani all'uscita dell'ep. Mi ha proposto di revisionare un mio vecchio pezzo e poi, per fare qualcosa di diverso, aggiungere delle barre a un pezzo importante della musica italiana. Anche se non so quale"
"Urca. E qual è il pezzo che dovete revisionare?"
Aprì un file che Falso gli aveva mandato.
Il titolo era "Hype" e porse il telefono a Giulia, così da poterlo leggere.
"È un bell'attacco eh" fece lei, restituendogli il telefono e girandosi di lato per guardarlo meglio.
"È un pezzo scritto totalmente in una notte sai, dovevo sfogarmi. Dovrei solo cambiare qualcosa per adattarlo meglio al beat che mi hanno proposto in studio".
Lei gli accarezzò i capelli e restarono sul letto per un'oretta, ad ascoltare le canzoni di Rkomi.
Successivamente sentirono bussare alla porta e all'unisono dissero "avanti"
"Raga io, Luca e Deddy scendiamo in spiaggia. Vi va?" era Chiara, pronta con la borsa in spalla.
"E Martina?" chiese Giulia, alzandosi dal letto per cercare le infradito.
"È in camera, non sta tanto bene"
Giulia guardò Chiara per cercare di capire se sotto ci fosse qualcosa. L'amica però fece spallucce.
"Vi raggiungo dopo, parlo un po' con lei" Giulia diede un bacio sulla guancia a sangio, che si avviò con gli altri in spiaggia.
A Giulia non sfuggiva nulla e, sebbene Martina pareva aver chiarito con il fidanzato, aveva sempre uno sguardo assente quando lui si allontanava da lei. Così bussò alla porta della sua stanza.
"Si?"
Giulia entrò e vide Martina a pancia in giù, con la testa sul cuscino, nel buio più totale. Così aprì la finestra e le tende, per far entrare luce.
"No la luce no" si lamentò l'amica, sedendosi per bene sul letto.
"Oh ma che hai?"
"Niente, non mi sento molto bene. Mal di testa"
"Ma che mal di testa. Io ti conosco. Dai, parla"
Giulia si sedette di fronte a Martina, aggiustandole i capelli tutti scompigliati.
"Giulia ho fatto un casino"
"E io lo sapevo, ti conosco troppo bene"
"Ok, hai presente il ragazzo del locale? Quello della prima sera, il cantante"
"Si"
"Ecco. Ti ricordi ieri sera quando ho detto che sarei andata a fare un giro da sola per chiacchierare a telefono con la mia madrina?"
"C'ho l'ansia, spara"
Martina esitò, ma poi chiuse gli occhi e pronunciò testanti parole tutte d'un fiato.
"Ho incontrato Raffaele e ci siamo baciati"
"Ah?!"
Martina prese un cuscino e si coprì il viso, rosso dalla vergogna.
"Ma che dici?! Ma com'è successo?"
"Avevo appena staccato con la mia madrina e mi ero seduta su una panchina per riposarmi un po' e osservare il mare. Poi mi trovo lui di fronte e lo saluto. Insomma si è seduto di fianco a me, da cosa nasce cosa e-"
"Vi siete baciati. Così, all'improvviso" la interruppe Giulia. Era tutto così surreale che pensò che l'amica si stesse facendo beffe di lei.
"Eh. Ho provato una sensazione mai avuta prima. Neppure con Luca. Ci siamo anche scambiati il numero. C'è chimica tra noi"
"Che casino. Devi dirlo a Luca"
"Lo so" Martina scoppiò a piangere, impaurita per come avrebbe potuto reagire Luca, che teneva tantissimo, forse anche troppo, a lei.
Intanto in spiaggia, mentre Chiara prendeva il sole, i ragazzi erano al bar a sorseggiare delle granite. Tre ragazze si avvicinarono al loro tavolo per chiedergli delle foto, e quando se ne andarono Aka improvvisamente sbatté la mano sul tavolo.
"È successa una cosa che per me è grave. Per me è grave"
"Brody se è uno scherzo dei tuoi-"
"No" disse Aka interrompendo Deddy, guardando i due.
"E che è successo?"
"Ieri eravamo a letto con Martina e, visto che a lei piace tanto Ultimo, le avevo proposto di prendere i biglietti per andare insieme al concerto. Solo che mi ha guardato storto, dicendo di non fare programmi a lungo termine perché non si sa la vita cosa potrebbe riservarci"
"E vabbè zì ci sta come ragionamento" fece sangio, non capendo cosa ci fosse di così tanto 'grave' in quella situazione.
"Poi è andata in bagno, lasciando il telefono sul comodino. Ed è arrivata una chiamata da Raffaele, il cantante"
"Ma che cantante?" chiese Deddy, prendendo dalla tasca del costume il pacchetto di sigarette, per accenderne una.
"Deddy quello della prima sera! Come ha il suo numero se poi subito ce ne siamo andati?!"
Sangio e Deddy rimasero in silenzio, non sapendo cosa dire.
"Vabbè dai, quante persone ci sono che si chiamano Raffaele?! Forse era un parente" sangio cercò di tranquillizzare l'amico, per evitare andasse nel pallone più totale.
"Non so cosa pensare, davvero"
"Oh" Deddy indicò Giulia e Martina, appena arrivate in spiaggia.
I ragazzi poco dopo le raggiunsero e si fecero un bagno tutti insieme, come se non fosse successo nulla nelle ore precedenti. Come se Martina non avesse detto nulla a Giulia e Aka non avesse rivelato le sue insicurezze agli amici.
Quando poi si fecero le 19:00 passate, le tre ragazze si avviarono verso casa per prepararsi. Era l'ultima sera e sarebbero andati a cena tutti insieme.
Durante il tragitto, Martina decise di rivelare l'accaduto anche a Chiara, che restò spiazzata.
"Cavolo marti, Aka ci rimarrà malissimo"
"Non ricordarmelo, ti prego. Già sto male di mio"
"Ma lo hai più risentito?"
"Mi ha chiamato prima, quando ero con Giulia. È stato bello sentire la sua voce, davvero. Mi ha riscaldato il cuore"
Chiara guardò Giulia, sbarrando gli occhi. Giulia scosse la testa, per dire che lei non ci poteva fare nulla, che anche per lei era tutto così assurdo e fuori dagli schemi.
Arrivate a casa, Martina si fece la doccia e si mise nuovamente al letto, a pancia in giù.
Giulia la raggiunse, ancora in costume e con i capelli bagnati, e si sedette di fianco a lei.
"Chiara?"
"È in doccia. Allora, come stai?"
Prima che Martina potesse risponderle, sentirono la porta di casa sbattere. Aka, furioso, si precipitò nella stanza, puntando un dito contro Martina.
"Con me hai chiuso. Con me hai chiuso. Non mi rivolgere più la parola, perché tu da parte mia non avrai più niente".
Luca chiuse la porta alle spalle, sbattendola molto forte, tanto da far spaventare Chiara sotto la doccia che urlò un "Oh che è stato?"
"Giulia lo sa. Come fa a saperlo?! Lo hai detto a sangio?"
"Assolutamente no"
Martina si alzò e Giulia la seguì.
Trovarono Aka seduto sul divano fuori, con Deddy che cercava di tranquillizzarlo.
Martina guardò Deddy, pregandolo con lo sguardo di lasciarli soli e così fece.
Deddy e Giulia si diressero in cucina, dove c'era sangio seduto a tavola, a bere un bicchiere di acqua.
"Ma che è successo?!"
"Il tipo, Raffaele. Martina gli avrà detto in che spiaggia stavamo e voleva farle una sorpresa. Solo che la sorpresa l'ha fatta lui ad Aka"
"Quando Luca si è arrabbiato, Raffaele gli ha detto che lui e Martina si sono baciati. Così, a buffo" continuò Deddy.
"Che situazione" sussurrò Giulia, portandosi una mano in fronte.
Qualche ora dopo Martina raggiunse Raffaele per parlargli, Luca era solo a letto, circondato da tristezza e fazzoletti impregnati di lacrime.
Deddy e Chiara erano nella loro stanza e sangio e Giulia in terrazzo, avendo appena finito di sparecchiare e lavare i piatti. Ovviamente, vista la situazione non erano più andati al ristorante.
"Che fai, pensi al ristorante?" Giulia rise, prendendo in giro. Ci rimase parecchio male di non aver cenato in riva al mare con della buona frittura di pesce. Fulminò Giulia con lo sguardo e corse da lei per farle il solletico.
Quando vide Giulia cacciare le lacrime, si fermò, ridendo anche lui.
"Mi sembra di essere in un film oh"
"Secondo te adesso che succede?" poggiò la testa sul suo petto, per rilassarsi.
"Mah, che vuoi che succeda. Si lasceranno"
"Oh non l'avevo capito. O sapevo io che sarebbe successo qualcosa, l'ho detto a Chiara diciotto volte prima di partire, me lo sentivo"
"Ah si?"
"Si"
Poco dopo, Martina rincasò e raggiunse Giulia e sangio in terrazza, interrompendo la loro chiacchierata.
"Luca?" chiese, con voce tremante.
"È in camera" rispose sangio, guardandola a stento. Ce l'aveva un po' con lei, per come aveva trattato l'amico. Luca era una buona persona e non meritava di certo tutto quello.
"Ok, io però devo fare le valigie. Dite che se entrassi in stanza farebbe storie?"
"Credo non ne abbia le forze" fece Giulia, accennandole un sorriso. Così Martina si diresse in camera e, effettivamente, non sentirono una mosca fiatare.
"Non essere cattivo"
"Ma cosa cattivo oh, avrebbe potuto risparmiarselo"
Tutti i torti non aveva, ma Giulia era troppo buona per ammettere che l'amica fosse stata crudele. Avrebbe potuto pensarci due volte, ma nella vita non si è perfetti e, come giusto che sia, capita di commettere degli sbagli.
"Se stasera dormissi io con lei e tu con Luca?"
"Giulia..."
"E se no come dorme, in mezzo a noi? Non penso che Aka voglia dormirci insieme"
"Si ma è l'ultima sera, pensavo potessimo trascorrerla in pace. Sarebbe gradita come cosa sai"
"E dove dorme, sul divano?"
"Quello in salotto è molto comodo eh" disse, facendola ridere.
Andarono in camera e si misero a letto.
"Che vacanza" sbuffò lei, scoppiando a ridere.
"Mai più. La prossima volta ci andiamo io e te, da soli"
Giulia sorrise a quel 'la prossima volta', iniziando a fantasticare con la mente: una vacanza tutta per loro sarebbe stata divertente e speciale allo stesso tempo.
"Dai, schiaccia play" le sussurrò all'orecchio, accarezzandole la guancia e porgendole il telefono, così che lei facesse partire la riproduzione casuale della sua playlist. Poi si girò verso di lui, si abbracciarono e baciarono. Le sarebbe piaciuto se quel momento fosse durato per sempre, lì sul letto loro due, a coccolarsi con in sottofondo 'Nunca estoy' e con il rumore delle onde del mare.
Quanto è bello, pensò osservandolo. Non avrebbe mai voluto che tra loro le cose fossero andate come tra Aka e Martina. Lei era abbastanza certa che lui mai le avrebbe fatto una cosa del genere, mai avrebbe potuto farla soffrire in quel modo. E lui pensò lo stesso, che si amavano talmente tanto che non si sarebbero mai trovati in quella spiacevole situazione.
In ogni caso, Giulia era certa che lei per sangio ci sarebbe sempre stata, per qualsiasi cosa.
Voleva parlargli, dirgli quelle cose, esternargli tutte le proprie sensazioni. Ma aveva paura di scoppiare a piangere, e lei non voleva accadesse. Così ebbe un'idea: si alzò, prese il suo diario e una penna e andò a sedersi sul letto, sotto lo sguardo interrogativo di lui.
Quando finì di scrivere, gli porse il diario.

'Anche se magari smetterò di piacerti o smetterai di "quererme" un giorno, continuerai ad esserci x me?'

Lui la guardò, colpendola in testa con il suo diario. Prese la penna e scrisse un'enorme
'SI'
Lei lesse e rise, abbracciandolo e tenendolo stretto a sé.
"Io ci sarò sempre per te, qualsiasi cosa accada"
E lo pensava per davvero. In Giulia aveva trovato un'ancora, una persona talmente pura che era difficile lasciarla volare via. E si disse che, anche se un giorno fosse successo, lui per lei avrebbe sempre riservato un posto nel suo cuore. Fosse cascato il mondo, se Giulia Stabile avesse avuto un problema, lui si sarebbe precipitato in suo soccorso per aiutarla. Amare è anche questo. Esserci in qualsiasi momento, qualsiasi cosa accada.

In punta di piediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora