Il giorno dell'audizione era arrivato. Giulia era un fascio di nervi, dall'ansia aveva mangiato poco e niente. Lì con lei, al Planet, c'erano sangio, Sam, Chiara e Deddy, che cercavano di tranquillizzarla ogni qual volta Giulia minacciava di chiudersi in bagno e uscire solo quando l'avrebbero chiamata per il suo turno, visto che guardare gli altri esibirsi le portava un'ansia tremenda.
"Giulia, è mr Porc. Vuole parlarti" Chiara porse il telefono all'amica, che rispose e si allontanò un po' dagli altri per sentire meglio.
"Stabile dai il meglio di te. So che sei molto stanca, ma sono certo che sarai fantastica, noi qualsiasi cosa accada saremo ugualmente fieri di te. È un'occasione unica, si. Ma sei giovane e devi ancora diplomarti quindi hai tutta una vita davanti. Ci sei? Concentrazione!" Giulia scoppiò a ridere e lo ringraziò tanto. Sapeva che aveva una vita intera davanti, ma quella era comunque una grande occasione ed era fiera di essere sostenuta da Francesco Porcelluzzi.
Arrivarono le 16:30 e la ballerina camminava avanti e indietro, non riuscendo a contenere l'ansia.
"Oh stai calma" sangio si avvicinò a lei e le accarezzò la guancia, per poi tirarla verso sé e abbracciarla.
Fu la penultima. Quando la chiamarono, rivolse uno sguardo agli amici e, più in particolare, a Sam, che le fece il pollice in su.
"Salve"
"Ciao a te! Allora, nome Giulia. Cognome?" Veronica si appuntò i vari dati della ragazza e nel mentre, per tranquillizzarla e metterla a suo agio, Andreas faceva delle facce buffe.
"Non farci caso, è fatto così" al fianco di Andreas c'era Simone Nolasco, altro ballerino professionista. Giulia lo conobbe a uno stage, ma non era certa lui si ricordasse di lei.
"Ok allora, che pezzi hai scelto?"
La ragazza disse i titoli e diede loro la pendrive, con sopra le basi. Poggiò gli abiti di scena su un bancone lì vicino e si mise al centro. Il primo pezzo era Bagdad, quindi indossò velocemente la gonna. Si accorse che dalle vetrate gli amici la stavano guardando, quasi più in ansia di lei. La base partì e Giulia cominciò a ballare. Decise di metterci tutta se stessa, quel pezzo d'altronde riprendeva le origini catalane della mamma e sue, così pensò a lei tutto il tempo e ballò con il cuore, come sangio le aveva detto di fare. Diede il meglio di sé, fu impeccabile in ogni movimento.
"Bene" Veronica e gli altri due appuntarono qualcosa sui loro quaderni e poi Simone disse che il prossimo pezzo sarebbe stato Mi sei scoppiato dentro al cuore.
Si cambiò velocemente, si sciolse anche i capelli e guardò, un momento prima di iniziare, sangio, accennando un sorriso. La base partì e l'unico pensiero fisso al quale riusciva ad aggrapparsi erano loro due in sala in Accademia, lei che per la prima volta gli diceva "ti amo" con la sua arte, lui che la guardava con occhi persi d'amore. E quella volta non fu da meno. Per sangio non fu forte e magico come la prima volta, ma fu travolgente ugualmente. Quando finì Sam sussurrò tra sé e sé un "ce l'ha fatta, lo sapevo".
Poi si cambiò velocemente per "Ice Ice baby", un pezzo completamente diverso dagli altri due, molto più sensuale. Sangio era presissimo, talmente tanto che soprappensiero iniziò a mordersi tutto il labbro inferiore. Aveva un mucchio di pensieri in testa...tornò alla realtà solo quando Deddy gli diede una spinta.
"Bene Giulia, grazie per esserti presentata. Ti faremo sapere" Simone e Andreas le fecero l'occhiolino e lei rise, salutando con la mano.
Uscì e subito gli amici si misero attorno alla ragazza per congratularsi con lei.
"Sei stata bravissima"
"Ama sei stata impeccabile, veramente eh"
"Devastante"
"Sei stata arte"
Abbracciò tutti e poi, insieme, si avviarono verso l'uscita.
"E adesso quando saprai tutto?" le chiese Deddy, afferrando la mano di Chiara.
"Non lo so, credo ci vogliano minimo due giorni"
Andarono tutti insieme a prendersi un gelato e poi sangio accompagnò a casa Giulia. Arrivati, si fermarono un po' lì sotto a chiacchierare.
"Oggi sei stata bravissima"
"Allora ho saputo dimostrare di amarti?"
"Ahh, si. Anche molto bene" esclamò e le portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Falso ha detto che l'ep sta andando fin troppo bene, non si aspettava così tanto successo"
"Sono contenta sangio. Al pubblico piaci perché sei diverso dagli altri, te l'ho sempre detto di credere in te"
A quelle parole lui sorrise e l'abbracciò. Lei era stata una delle poche persone a vedere qualcosa di positivo nella sua diversità.
Giulia salì sopra e trascorse una serata abbastanza tranquilla. Non sapeva di certo che l'indomani ogni cosa non sarebbe andata nel verso giusto.
Quando il giorno dopo si svegliò, trovò sul gruppo whatsapp dell'accademia un messaggio della direttora. Non poteva credere ai suoi occhi. Quel pomeriggio si sarebbero esibite in una prova di improvvisazione con il grande David Parsons. L'acqua per poco le andò di traverso. Subito chiamò la sua ama.
"Giu hai letto vero?!"
"Chiara ti giuro appena ho letto m'è preso un colpo. Tutte queste opportunità, ma che è oh" Giulia era felicissima ed emozionata: tutto stava andando benissimo e avrebbe avuto l'opportunità di far vedere ciò di cui era capace a uno come Parsons.
Lo disse anche a sangio, il quale si professò molto contento per la ragazza. Purtroppo non avrebbe potuto accompagnarla per darle il giusto supporto, era impegnato tutto il giorno con Falso, ma le fece un grande in bocca al lupo.
Arrivato il pomeriggio, Giulia giunse in accademia accompagnata dalla mamma.
"Bona sort giugiu" la piccoletta prima di scendere le diede un bacio sulla guancia e l'abbracciò forte.
All'entrata ad attenderla c'era Chiara, che appena la vide subito le prese la mano, trascinandola dentro.
"Dopo ho un'impegno urgentissimo con i miei, ho chiesto alla direttora di iniziare per prima"
"No Chiara non lasciarmi da sola" Giulia rise, anche se in realtà avrebbe voluto urlare. In quelle situazioni di stress e ansia, Chiara riusciva sempre a colmare tutto e a riservarle una parola di conforto. Senza di lei ce l'avrebbe fatta ugualmente?
Mr Porc spiegò alle varie allieve selezionate per quell'incontro che David Parsons era in collegamento dall'America. Era dispiaciuto di averle avvisate con così poco preavviso, ma l'incontro era stato anticipato a quel giorno causa impegni del coreografo. Sarebbero partite tre basi diverse sopra le quali avrebbero dovuto improvvisare. Era un'occasione molto bella per farsi notare e per farsi dare ottimi consigli da cui prendere spunto. Non era la prima volta che si esibivano davanti a un ballerino e coreografo straniero, ma David Parsons era pur sempre David Parsons e Giulia non sapeva spiegarsi come, non era del tutto felice. Era parecchio stanca, anche perché in quei giorni si era allenata molto per arrivare preparatissima alle selezioni al Planet.
Chiara fu la prima. Quando uscì si diresse verso Giulia, abbracciandola. Fortunatamente aveva spaccato e anche Parsons si era complimentato tanto con lei, era molto entusiasta di come fosse andata. Giulia non aveva dubbi, a Chiara riusciva benissimo improvvisare. Si trattenne una decina di minuti, così che se avessero chiamato Giulia lei ci sarebbe stata ad aspettarla. Ma non fu così.
Chiara dovette andarsene e Giulia mandò un messaggio a sangio, che però non rispose. Era sicuramente impegnato come aveva detto, pensò. Era sola, seduta in un angolino in preda al panico. Non si era mai sentita così.
"Oh ma che ti prende, non sei mai stata così. Devi solo fare quello che ti riesce meglio" sussurrò a se stessa, cercando di convincersi il più possibile che l'avrebbe superata.
Quando fu il suo turno arrivò in sala tremando.
Katia, una delle insegnanti, la presentò come una ballerina molto eclettica e diligente, con tanta determinazione e passione.
La prima base partì subito, tant'è che Giulia non fece nemmeno in tempo a chiudere un momento prima gli occhi e fare un grande respiro.
Ballò, ma non sapeva cosa stesse facendo esattamente. E così fu anche per la seconda e la terza base. Non riusciva ad elaborare nessun passo, era molto meccanica. La sua mente era offuscata. Ma cosa stava combinando?! Era un'occasione importantissima e lei stava buttando tutto al vento. Quando terminò, la parola fu data subito a Parsons.
"Oh, this woman loves to dance. But I got the impression that she wasn't entirely calm"
Giulia non capì, così guardò Katia che le tradusse tutto.
"Oh" si limitò a dire.
"Giulia eri in ansia?" chiese l'insegnante, cercando di capire cosa fosse andato storto.
"Ancora prima di partire, ma soprattutto mentre stavo ballando. Non mi era mai successo"
"Of course, there is a lot of pressure, but you are beautiful and young you will be able to understand it over time"
L'insegnante tradusse e Giulia annuì. Il ballo era l'unica cosa che le riuscisse sempre bene, la sua ancora di salvezza a cui aggrapparsi in un mare in tempesta. A sentire Parsons dire quelle cose le si spezzò il cuore. Aveva deluso non solo chi le stava attorno, ma soprattutto se stessa. Forse non era brava come credeva, forse valeva meno di quanto pensasse. Ecco cosa succedeva quando cominciava a credere in se stessa. Ringraziò, salutò ed uscì. Prese le sue cose dagli spogliatoi e chiamò sangio: aveva bisogno di parlargli, di sfogarsi con lui, voleva averlo vicino. Ma lui non rispondeva. Provò a chiamarlo altre tre volte, ma niente. Non voleva tornare a casa e raccontare di com'era andata, aveva paura di deludere i suoi genitori, che si erano sempre rimboccati le maniche per far avverare i suoi sogni. Gli avrebbe recato un grosso dispiacere. Provò a richiamare sangio, ma niente. Di nuovo.
"Dove sei, ho bisogno di te" sussurrò piangendo. Non sapeva cosa fare, Chiara non avrebbe potuto disturbarla e così decise di andare da Sam. Era certa lui ci sarebbe stato per lei.
Arrivò in sala da lui e lo trovò con due suoi amici che, fortunatamente, se ne stavano andando.
Appena la vide subito le sorrise, ma lei gli corse incontro piangendo. Lui subito la strinse a sé, accarezzandole il capo.
"Adesso ti calmi e mi spieghi cosa è successo" la fece sedere sul divanetto e le prese un bicchiere d'acqua, che la ragazza bevve molto lentamente. Dopo essersi placata, raccontò tutto a Sam, che nel frattempo continuava a stringerle la mano.
"Sam non mi era mai capitato, credimi. Adesso di sicuro non avrà una buona opinione di me. E io di me stessa"
"Giulia non dire così. Tu sei bravissima e lo sai. Queste sono le classiche sfide della vita, gli ostacoli che tu, sono certo, supererai. Sei forte. Nelle persone forti c'è anche questo"
"Si ma è una vita che trovo davanti a me solo ostacoli"
"Giulia, nelle persone forti c'è anche questo. Tu sei forte?"
"Non nell'improvvisazione"
"Non mi riferisco a quello, il mio è un discorso generico. Tu sei forte, ne hai superate tante. E poi sei una ballerina magnifica, di certo questa piccola lacuna non cambierà l'opinione di tutti"
"La mia si però"
"Dovrai far sì che ciò non accada. Promettimelo Giulia. Non eri al 100% e nemmeno al 50%, ma che importa?! Avrai tanti altri momenti down così, fa parte della vita e del mondo del ballo, soprattutto. Tu sei fatta per questo, non lasciare che una sfida di improvvisazione cambi tutto"
Aveva bisogno di sentirsi dire quelle parole per far tornare il sorriso in volto.
"Grazie mind of" abbracciò sam e stettero per un po' così.
"Ti va se balliamo? Quello che vuoi. Improvvisi con me, ti va?"
Lei annuì e cominciarono a ballare, improvvisare. Non pensava a nulla, semplicemente si lasciò trascinare dalla musica e dalle sensazioni che provava. Non aveva quella stanchezza e quel panico di prima, c'erano solo lei e Mind of, al centro della sala, ognuno immerso nel proprio mondo.
Giulia lo ringraziò infinitamente per essere riuscito a strapparle un sorriso.
"E scusami se mi sono precipitata all'improvviso, ma non sapevo da chi andare"
"Quando vuoi, sono qua"
Uscì e constatò che iniziò a piovere. Indossò velocemente la felpa e mise il cappuccio, anche se ormai era zuppa d'acqua dalla testa ai piedi. Provò a richiamare sangio. Non rispondeva. Ma dov'era finito? Aveva bisogno di lui, delle sue carezze, dei suoi occhi, di immergersi tra le sue braccia.
Eppure, mentre camminava, appena lo vide, non era più tanto sicura di volergli stare accanto in quel momento.
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In punta di piedi
Novela Juvenil(Sangio e Giu immaginati fuori dal contesto di "Amici" Ci sono persone che entrano nella tua vita scombussolandola e portando tristezza. Lei era entrata nella sua apparentemente in maniera caotica ma pur sempre "In punta di piedi", portandolo in un...