capitolo 41-addio

76 4 0
                                    

Soundtrack: New-Daya

------------------------------------------

"Come vi possiamo aiutare?" mi dice Derek

"Dobbiamo annusare questa, è di mia madre, lei è-è...." non riesco a finire la frase, Stiles capisce la mia confusione e la mia paura di averla persa, tanto che mi poggia la mano sulla spalla, guardandomi con i suoi occhi dolci

"È sparita...ma in realtà credo sia m-morta..." dico cercando di trattenere le lacrime

"Come fai a saperlo?"

"I-Io ormai ho degli incubi costanti in cui vedo qualcuno che muore, che sia qualcuno che conosco o no, io li vedo morire tutti e la maggior parte delle volte ho avuto ragione. Ho visto Heather, quell'uomo della piscina e quel cervo di quella notte in cui si è schiantato contro la macchina di Lydia, non so, forse sono riuscita a salvarle grazie a questo, come dire, sesto senso, ma non so da cosa sia causato. E poco fa stavo dormendo e ho visto mia madre, lì, legata ad un albero. I-Io...sono così...confusa!" dico ripensando a quell'incubo

"Andiamo a cercarla" mi dice Scott avvicinandosi a me, per poi prendere la maglia tra le mani e annusarla, facendo illuminare i suoi occhi di giallo, poi Derek fa lo stesso e illumina i suoi di rosso, poi faccio illuminare i miei e si parte.

Andiamo a cercare mia madre!

[...]

Sono diversi minuti che la cerchiamo, stiamo ispezionando la zona.

L'odore ci ha condotti qui, nella foresta davanti casa, ma molto verso l'interno.

Stavamo correndo, Stiles con i suoi tempi, certo, noi lupi mannari corriamo molto più velocemente degli umani.

Io mi fermo, devo prendere fiato.

"L'odore sembra portare di là, non ci resta che continuare" dice Derek fermandosi, copiato da Scott

"Hey! Ragazzi!" dice Stiles a un passo dal collasso polmonare, il suo fiatone si sentiva a diversi metri di distanza e avrei scommesso tutto sul fatto che si sarebbe sentito benissimo anche se non si aveva l'udito più sviluppato.

Il mio ragazzo ci raggiunge e, stremato, cade a terra, per poi rialzarsi qualche minuto dopo.

"Ok, possiamo ripartire"

"Bene, ripar-" mi blocco, sento delle voci nella mia testa di qualcuno che mi dice esattamente dove sia mia madre, la vedo lì, legata all'albero, sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e delle voci, ma sembrano lontane, nonostante fossero delle persone che mi hanno accompagnata in questo posto.

Mi sento come....attratta da quello che mi dicono le voci nella mia testa.

Io inizio a correre, corro il più velocemente possibile.

Poi urlo.

Urlo, ma non è un urlo normale, troppo anormale e acuto, che non sembra la mia voce a causarlo.

Cado a terra, mi guardo intorno e vedo alberi, piante, nient'altro....

Ma poi il mondo mi crolla addosso, tutto sembra sparire, vedo solo quell'albero al quale è legata mia madre, è qui, proprio davanti a me, io inizio a piangere e le mani, le braccia e tutto il mio corpo inizia a tremare

"MAMMA! NO! NO, TI PREGO! NO!" Mi alzo di scatto e faticosamente e inizio a correre per raggiungere mia madre, cerco di sentire il suo battito cardiaco: assente.

Singhiozzo e slego mia madre, una volta libera, l'abbraccio, mi siedo a terra con lei sulle mie gambe, ho il suo volto tra le mie mani.

Non so come ma riesco a rimanere lucida almeno da ricordarmi di non toccare un cadavere senza guanti, così tocco il suo viso tramite la maglia che mi ero portata.

Io piango e singhiozzo.

L'ho persa e io sento che potevo fare qualcosa per evitarlo.

Sento qualcuno correre e mi giro, con gli occhi rossi di pianto.

"Oh Dio. Amber, mi dispiace, mi dispiace tanto" è Scott che si affretta ad avvicinarsi a me per cercare di farmi sentire meglio, ma invano, io continuo a piangere e poggio la mia testa sulla sua spalla, mentre lui mi cinge la schiena con il suo braccio.

Poco dopo arriva Derek.

"Mi dispiace, non ti meriti tutto questo" mi dice per poi avvicinarsi a me e a Scott.

L'ultimo ad arrivare è Stiles, che si sbriga a corrermi incontro per consolarmi, si getta accanto a me e a Scott e mi abbraccia, Scott si allontana leggermente, per farmi abbracciare dal mio ragazzo.

"Mi dispiace, mi dispiace, non doveva succedere, non doveva capitarti, mi dispiace" sento la mia schiena inumidirsi, sento Stiles singhiozzare, credo stia piangendo, poco dopo ci stacchiamo.

Il mio ragazzo ha il volto inumidito, sì, ha pianto, cerco di asciugargli il viso, non posso vederlo piangere, mi si spezza il cuore a vederlo così.

Riguardo il volto di mia madre e singhiozzo.

Addio, mamma.

Ti voglio bene e te ne vorrò sempre.

Spazio mee:

sì, potrei essermi commossa scrivendo questo capitolo, scusate per il tasso di tristezza molto elevato :((

Vi volevo ringraziare per le 1200 views e le 120 stelle <33

-Ginny.

Just you&I Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora