Capitolo 1

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La sveglia suona interrompendo i miei sogni.
"Dai Margot, alzati." Mi richiama mio fratello.
"Adesso mi alzo Liam." Sbuffo coprendomi la testa con le coperte.
"Non ho intenzione di fare tardi a scuola il primo giorno, quindi esci da quel letto e scendi a fare colazione." Mi rimprovera.
Faccio un respiro e mi alzo.
Odio la scuola.
Scendo a fare colazione in cucina, dove ci aspetta nostra madre.
"Buongiorno." Dice, sorridente come sempre.
"Ciao." La saluto svogliatamente.
"Sei stanca tesoro?" Mi domanda.
"Diciamo che avrei preferito dormire ancora qualche ora." Rispondo sarcastica.
"Sempre a lamentarti stai eh." Mi provoca Liam.
Gli lancio un'occhiataccia. zittendolo.

Arriviamo a scuola, Liam va subito da Mason.
Dall'altra parte della strada vedo Tracy.
"Ciao Tracy." La saluto allegramente.
Il suo sguardo è perso. Nel vuoto.
"Tracy?" La richiamo.
Lei sembra risvegliarsi:"Ehm, ciao." Mi sorride prima di allontanarsi velocemente.
La guardo confusa, ma decido di non pensarci.
Sono già in ritardo, è meglio che vada in classe.

Raggiungo l'aula e mi siedo accanto ad un ragazzo, che a quanto pare è nuovo.
Non ho molti amici a scuola.
"Margot Dunbar?" Mi chiede.
"Si. Tu saresti?" Alzo un soppraciglio.
"Josh. Josh Diaz." Mi stringe la mano.
"Sei nuovo?" Domando.
Lui annuisce:"Esattamente."
"Interessante." Dico tornando a seguire la lezione di matematica.
Il mio sguardo viene catturato da un ragazzo che passa velocemente fuori in corridoio.
È Theo. Lo stesso che si era presentato la sera prima, mentre Scott veniva attaccato.
"Dunbar." Mi richiama la prof.
"Si, scusi." Rispondo distratta.

Le lezioni passano abbastanza in fretta, Tracy è fin troppo strana.
Sembra persa.
Durante la lezione il suo sguardo era completamente perso nel vuoto.
Questi pensieri mi riempiono la testa, talmente tanto che non mi rendo conto che ho sbattuto contro qualcosa. O qualcuno.
"Oh, scusa." Esclamo impanicata, raccongliendo i libri e non guardando chi ho davanti.
"Sei la sorella di Liam vero? Il beta di Scott."
Io alzo lo sguardo.
Theo.
"Si, sono io." Rispondo secca, accorgendomi che manca qualcosa.
"Cerchi questo?" Domanda reggendo in mano il mio libro.
"Grazie." Lo prendo cercando di allontanarmi.
Lui mi tiene ferma, bloccandomi il polso:"Le persone educate si presentano comunque."
Deglutisco.
"Margot Dunbar." Dico facendo un sorriso provocatorio.
Lui ghigna, lasciandomi andare.
Non conosco quel ragazzo, ma il suo modo di fare mi da fastidio.

Raggiungo gli armadietti, per mettere a posto le mie cose, e vedo Tracy.
Il suo sguardo è di nuovo perso.
Sta sussurrando qualcosa.
"Questo non è reale."
La guardo confusa.
"Tracy?"
"Questo non è reale."
"Tracy!" Urlo, cercando di farmi sentire.
Lei si risveglia dai suoi pensieri:"Ma che ti succede?"
"Loro sono qui." Dice prima di allontanarsi velocemente.
Decido di lasciare perdere. Di nuovo.
Fino a quando un particolare non attira la mia attenzione.
Sul suo armadietto ci sono segni di artigli.
Dovrei dirlo a Liam. A Scott.
Non sapevo che Tracy fosse un licantropo.
E poi... chi è qui? Chi sono loro?

"Quindi ragazzi, che succede?" Domanda Liam all'uscita.
"Stiles crede che Theo non sia realmente ció che dice di essere." Rotea gli occhi al cielo Scott.
"E perché?"
L'umano tira fuori dalla tasca due fogli.
"Guardate qui." Inizia:"Questa è la firma del padre di Theo su una multa di otto anni fa, questa invece è la firma del documento di trasferimento al liceo di Beacon Hills.
"Come hai avuto i moduli?" Chiedo:"L'hai rubato dall'archivio della scuola?"
"No! Non l'ho rubato dall'archivio della scuola!"Cerca di difendersi:"Va bene, l'ho rubato dall'archivio della scuola, ma possiamo guardare le firme ora? Sono diverse!"
"Oh guarda, sta arrivando, puoi chiederglielo direttament-THEO!" Lo chiama Scott.
"No Scott-" Si blocca Stiles.
"Che succede ragazzi?" Domanda lui.
Io lo guardo male.
"Stiles voleva sapere come sei stato morso." Dice Liam.
"Era una notte di luna piena, mi stavo allenando con lo skateboard nella piscina dei vicini. Facevo schifo, ma ero abbastanza determinato.
Improvvisamente sono caduto, e quando ero a terra mi sono reso conto di non aver sentito cadere lo skate.
Non ho fatto in tempo a muovermi che lui mi ha morso.
Alla prima luna piena lui era già morto, ucciso da due beta. Due gemelli." Spiega.
Sia io che Stiles lo guardiamo male.
Scott sembra illuminarsi
"Sono qui per un branco, Scott. Senti il mio battito, dico la verità."
"Oppure sai regolare il tuo battito mentre menti." Dice calmo l'umano.
"Stiles!" Lo zittisce Scott.
"Va bene, può bastare." Esclamo io, allontanandolo.
Lui se ne va.
"Ei, ma che fai?" Mi guarda Liam.
"Quel ragazzo mi da sui nervi." Mi sistemo lo zaino sulla spalla.
"E ora che si fa, Stiles?" Chiede con tono interrogativo Scott.
"Scopriamo qualcosa su di lui, sulla sua famiglia." Risponde ovvio Stiles:"Stasera andremo nel bosco, e cercheremo di capire qualcosa."
"Ma perché?!"
"Perché me lo ricordo il Theo di quarta elementare, quello non è lui." Spiega scazzato Stiles.
"Io devo studiare con Mason." Si giustifica mio fratello.
"E io devo vedermi con Kira." Dice Scott.
"Io ci sono." Sorrido.
"Cosa? Non puoi andare! È pericoloso!" Mi rimprovera Liam.
"Non ho paura." Alzo le spalle, allontanandomi.

"Abbiamo passato tre ore a guardare quel ragazzo Stiles! Non è successo nient-" Lui mi blocca:"Zitta."
"Non sta facendo nient-" Mi zittisce di nuovo:"Guarda!"
Theo si osserva intorno, apre il baule dell'auto e poi lo chiude, tenendo un pezzo di cartone in mano.
"Nasconde qualcosa!"
"Se lo dici tu..." Alzo le spalle, seguendo Stiles.

Mentre cammino sento qualcosa sotto i piedi.
Mi abbasso curiosa.
È una collana, credo sia a forma di foglia.
"Eccolo!" Esclama Stiles, indicando un ruscello a pochi metri da lí.
Theo è li sopra,sul ponte, e sta gettando dei fiori bianchi all'interno.
Il rumore del fiore che cade nell'acqua rimbomba nel bosco.
"Romantico." Sussurro ironica.
"Sta zitta."
"È li che hanno trovato la sorella."
"Ha una sorella?"
"Si, e si è persa, ed è morta."
"Che carino però."
"Io sono carino?" Ripete una voce davanti a noi.
"Oddio e ora che ci fa questo qui." Sbuffo.
"Non sei contenta di vedermi, Dunbar?" Ghigna.
Lo guardo male.
"No a quanto pare no." Incrocio le braccia.
"Che peccato."
"Okey, adesso basta." Si mette in mezzo a noi Stiles.
"Stiles, perché non ti fidi?" Chiede Theo.
Lui gli passa i documenti:"Le firme sono diverse."
"Beh, sono passati otto anni." Alza lo sguardo lui:"Cosa vorresti dire? Che mio padre non è mio padre? Lo ritenete un impostore?"
"Una cosa del genere." Alzo le spalle.
Lui mi guarda male, ghignando.
"Quindi io per voi cosa sono?" Sussurra.
"Non lo sappiamo."

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora