capitolo 17

832 26 1
                                    

"Siamo arrivati" dico infilando la chiave nella serratura della porta.
"Sicura vero che la tua famiglia non sia a casa?" mi guarda prendendomi la mano.
"Vai tranquillo, staranno via fino a stasera." spiego:"vuoi mangiare qualcosa?"
Apro il frigorifero:"Mia mamma ha fatto le lasagne per pranzo, ne è avanzato un pezzo se lo vuoi"
Lui annuisce e io inforno esse per riscaldarle.

Ci sediamo sul divano, accocolati l'uno all'altro a mangiare.
"Prima, quando hai indossato la maschera, ho temuto il peggio" confesso.
"Anche io" sussurra.
"Impazzirei senza di te" mi avvicino facendo sfiorare le nostre labbra.
"Sei sporca qui" indica il mio mento.
Faccio per pulirmi ma lui mi blocca.
"Faccio io" mi ferma bloccandomi i polsi.
Un brivido attraversa la mia schiena quando lui con la bocca sfiora il mio mento.
Sbatto le palpebre baciandolo.
Appoggio sul tavolo i piatti e in qualche strano modo finisco sopra di lui.
"Perché non continuamo quello che abbiamo interrotto stamattina, piccola?" mi sussurra sulla pelle del collo.
Il mio corpo si muove da solo e riprende a baciarlo come per dargli la conferma.
Le sue mani calde si infilano sotto la mia maglietta, riempiendo il mio corpo di brividi
E mentre le nostre lingue ballano un valzer io finisco sotto di lui.
"Sei sicura?" Dice guardandomi intensamente negli occhi
"Mai stata più sicura di così" lui sorride mordendosi il labbro, e prima che provi a ribattere lo attiro a me baciandolo con foga.
"Andiamo in camera, è più comodo e più spazioso" mi sussurra nell'orecchio e io mi faccio scappare una risatina.
Mi prende in braccio e io, prontamente, allaccio le gambe intorno alla sua vita, sento la sua erezione premere contro la mia intimità e una strana sensazione mi pervade.
Non sono spaventata, mi fido ciecamente di lui.
Non mi interessa nemmeno di ciò che potrà pensare mio fratello, Scott e tutto il suo branco.
La vita è mia e voglio godermela e viverla con Theo.
Mi appoggia delicatamente sul letto e comincia a sfilarmi gli indumenti che cominciano ad essere troppo stretti.
Fa estremamente caldo e sembra di essere in piena estate sotto il sole cocente anche se mi ritrovo in camera mia, a Novembre, dove normalmente mi sarei lamentata per il troppo freddo.
Questo è l'effetto che mi fa? Sono davvero così fottuta?
"A cosa pensi?" mi risveglia dai miei pensieri:"guarda che se non ti senti pronta puoi tirarti indietro quando vuoi, io ti aspet-"
"Sta zitto" detto ciò, lo ritiro a me e continuo a baciarlo.
Comincio a slacciargli i pantaloni dopo avergli sfilato la maglietta e provo a rimanere concentrata sui suoi occhi senza continuare a fissare i suoi addominali scolpiti, passando per psicopatica.
"Lo so che stai cercando di non fissare i miei perfetti addominali" mormora con il suo solito ghigno sul volto.
"Levati immediatamente quello sguardo o giuro che-"
"Giuri cosa? So di fare un certo effetto" dice con spavalderia.
Io sbuffo.
"Ed è esattamente l'effetto che fai tu a me stupida Dunbar"
Il che fa nascere sul mio viso un dolce sorriso.
"Siamo passati ai cognomi come ai vecchi tempi?" lo persuado.
Lui ride e continua a baciarmi, bloccando le mani ai lati della mia testa.
"Ascoltami" comincia:"non ti prometto che non sentirai niente, ma se dovessi farti male o se dovessi andare troppo veloce fermami" mi dice
"Tranquillo, mi fido di te" cerco di tranquillizzarlo.
In un lampo mi slaccia il reggiseno e comincia a giocare con i miei seni stuzzicando prima un capezzolo e poi l'altro.
Tiro il collo indietro quando sento la sua bocca lasciare una scia di baci che scende man mano fino all'elastico delle mie mutande, mentre emetto un gemito strozzato.
Non ho il tempo di metabolizzare la cosa che sono completamente nuda di fronte a lui che mi guarda come se potessi rompermi o scappare da un momento all'altro.
"Sei bellissima" mi sfiora.
Per risvegliarlo dai suoi pensieri prendo coraggio e comincio a baciargli l'addome sfiorando la sua intimità con le mie esili dita.
"Porca puttana Margot rischio di venire nei boxer se continui così"
"Come siamo impazienti Reaken"
"Solo per te, piccola" mi sussurra mentre con le dita accarezza la mia intimità.
"Dio Theo..." ansimo.
Si sfila velocemente le mutande per poi incastrarmi sotto di lui con le braccia:"Hai i preservativi?"
Io sbianco:"No"
"Perfetto" ride.
"Li ha mio fratello però" dico indicando con un dito la direzione della camera di Liam.
"Torno subito, piccola" mi bacia il collo.

Lo ritrovo subito sopra di me con una bustina argentata in bocca.
"Muoviti." emetto un lamento disperato.
"Non sfidarmi Dunbar" ringhia.
"Mamma mia che paura Reaken" mi sorride come solo lui sa fare facendomi sciogliere sotto il suo sguardo deciso e dolce allo stesso tempo è subito dopo indossa il preservativo cominciando a spingersi contro la mia intimità.
È di una delicatezza allucinante ma il bruciore che comincio a provare appena entra mi fa stringere le lenzuola con tutta la mia forza.
"Dimmi tu quando posso continuare"
Sta fermo, non si muove, ma i baci che mi lascia sul collo e sul resto del corpo mi fanno sentire in paradiso.
"Sono pronta, puoi muoverti"
E inizia a spingersi dentro di me.

Da lì in poi nella stanza si sentono solo i nostri gemiti di piacere e il mio cuore che ormai si è unito al suo.

Viene nel preservativo, sfilandolo e stendendosi accanto a me.
"Ti è piaciuto?" chiede stringendomi a sè.
"È stato-" mi blocco non trovando le parole giuste:"wow" sussurro incredula.
"Avevo paura di farti male" mi bacia.
"Sapevo che non me l'avresti fatto, mi fido di te"
Mi appoggio contro l'incavo del suo collo e chiudo gli occhi.
"Ti amo tanto" sussurra.
"Anche io" sono le mie ultime parole, prima di addormentarmi stretta al suo petto e con un senso di protezione che mi avvolge.

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora