capitolo 19

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"Mi dici che cazzo fai?" mi urla mio fratello.
"Non ho fatto niente Liam!" sbuffo.
"Ho visto come ti ha salvata, i vostri sguardi, ho notato tutto!" ringhia:"cosa c'è tra te e Theo Reaken?!"
"Niente" mento cercando di mantenere regolare il mio battito cardiaco, come mi ha insegnato Theo.
"Eddai Liam basta, tua sorella non mi sembra così stupida da mettersi con uno come Theo" lo frena Scott, cercando di calmare una sua improvvisa trasformazione per la troppa rabbia.
"Io sto dalla parte di Liam" alza le spalle Stiles.
"Stiles!" lo riprende Lydia, che da qualche giorno è tornata a stare bene.
Lo sguardo di Malia mi brucia l'intero corpo.
"Devo andare a lezione." sbotto prima di allontanarmi.
Mentre raggiungo l'aula mi rendo conto che non sento Theo da ormai tre giorni, si sta comportando in modo strano, come se mi evitasse.
Sospiro ed entro in classe.

"Sei arrivata" la voce di Tracy mi fa sobbalzare.
"A quanto pare" la guardo male.
"Vieni alla festa stasera?"
"Non ne ho voglia" ribatto.
"Che succede?" chiede.
"Niente" sbuffo.
"Hai litigato con Theo vero?"
"Noi non abbiamo litigato. E comunque non sono affari tuoi." dico.
"Resta il fatto che dovresti venire a quella festa" alza le spalle:"Ci sarà anche Theo"
Io sbarro gli occhi:"Okey. Ci sarò"

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Mi preparo per la festa, cercando di ignorare il pensiero di Theo che ogni minuto mi occupa la testa.

Quando arrivo alla festa trovo già fin troppi ragazzi ubriachi.
Mi guardo intorno e vedo Theo seduto su una poltrona nera, intento a parlare con Tracy.
Lei gli fa segno di girarsi e i nostri occhi s'incrociano.
"Margot" mi chiama lui.
Io non rispondo.
"Margot aspetta-"
Mi allontano, andando a prendere da bere.
So benissimo che con il suo olfatto da chimera potrebbe benissimo trovarmi, ma non ho voglia di vederlo in questo momento.
Mi sistemo il vestito e inizio a bere.
Talmente tanto che dopo poco sono già ubriaca.
Un ragazzo inizia a provarci con me, cerco di guardarlo meglio ma ho la vista troppo offuscata per l'alcool.
"Scusa ma sono fidanzata" dico.
"E che problema c'è?" mi mette una mano sul fianco:"lui non lo saprà"
Cerco di scansarmi ma non ci riesco, mentre la sua mano scende più in basso.
"Figlio di puttana" un pugno sul naso stende il ragazzo.
"Mi dici che cazzo fai?!" urla quello.
Theo è davanti a me.
"È la mia ragazza." mette in chiaro:"Quindi ora levati dal cazzo, prima che ti spacchi la faccia" ringhia mostrando gli occhi dorati.
Il ragazzo si allontana spaventato.
"Vieni con me" mi ordina prendendomi un braccio.
Io mi scanso:"Non esiste che non ti fai sentire per tre giorni e poi torni e pretendi che io ti ascolti!"
"Senti ho sbagliato, ma ne possiamo parlare?!" esclama frustrato.
Io abbasso lo sguardo e lo seguo, uscendo dal locale.
"Dopo quello che è successo l'altra notte non esiste che mi ignori, cosa ho fatto? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No!" urla.
"E allora perché mi ignori?" la mia voce si incrina sempre di più, mentre una lacrima scende sulla mia guancia.
"No ti prego, non piangere..." mi prende le mani.
"Dammi una spiegazione valida allora Theo" mi allontano.
"Io-" sussurra:"ho paura di aver affrettato troppo le cose, noi stiamo insieme da pochissimo e poi tu, tu sei troppo buona per uno come me, ti meriti di meglio"
Io lo guardo, afferrando le sue mani.
"Non hai affrettato niente, se non avessi voluto quella notte ti avrei detto di no" comincio:"e poi io non voglio il meglio, mi basti tu, dico davvero"
Lui sorride, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e baciandomi, come solo lui sa fare.
E dio quelle labbra mi erano mancate da morire.
Sento un colpo di tosse provenire da dietro di noi.
Mi stacco, girandomi di scatto.
Sbianco.
"Abbiamo un problema" sussurra.
"Un grosso problema"

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora