capitolo 13

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Il mio telefono vibra.
È un messaggio da Theo.
"che fai stasera? ;)"
"Devo andare alla partita di Liam -.-" digito velocmente.
"Non sembri molto contenta" posso sentire da qui la sua risata.
"Non lo sono infatti" scrivo.
"Troverò un modo per vederti :)"
Mi scappa una risatina.
Rimetto il telefono in tasca e torno a seguire la lezione.
Sono passati giorni da quando Hayden è morta, per mio fratello scoprirlo è stato straziante.
I Dottori si facevano vedere veramente poco, e la Betè aveva ucciso altre persone.
Non avevamo ancora trovato un modo per liberare Lydia da Eichen House.
Erano stati giorni abbastanza tranquilli, ma ora Theo ha un altro obbiettivo.
Ha bisogno di parlare con un Alfa.
A quanto ho capito si chiama Deucalion, è cieco, ma è veramente forte.

//

La sera mi ritrovo a prepararmi per la partita.
"È la prima partita dell'anno, ho veramente il terrore di perdere" sbuffa mio fratello.
"Non perderai, sei forte" sorrido rassicurandolo.
"Lo spero" sussurra.
"Stai tranquillo, poi c'è Scott in squadra, anche lui è veramente bravo"

Neanchè mezz'ora dopo il campanello suona e alla porta troviamo Scott e Stiles.
"Ei" li saluto io.
"Sei pronto, mio piccolo beta?" gli scompiglia i capelli Scott.
"Non sono piccolo" incrocia le braccia Liam.
"Però sei tenero" gli fa l'occhiolino.
Io ridacchio, salendo sulla jeep di Stiles.

Quando arriviamo a scuola parecchia gente è già radunata sulle tribune.
Fin troppi cartelloni che fanno il tifo alla squadra di Lacrosse della Beacon Hills High School.
"Ciao Liam, ciao Margot" sento la voce di Brett dietro di me.
Lo squadro.
Mason, che è appena arrivato, sembra sbavargli dietro.
Un po' lo capisco, Talbot è veramente un figo. Ma nessuna ragazza ha possibilità, lui è gay.
"Ciao Brett" sorrido.
Liam lo guarda male.
Brett è della squadra avversaria, e tra loro non c'è affatto un bel rapporto.
Mi siedo accanto a Mason sulle tribune.
Iniziamo a parlare vivacemente, finchè lui accenna ad un certo Corey.
"Corey Bryant?" chiedo.
Lui annuisce:"Ci stiamo frequentando" sorride sognante.
Devo assolutamente parlarne con Theo, un altro membro del branco ci ha tradito.
Sblocco il telefono e mi ritrovo alcuni messaggi dalla chimera.
"Smettila di guardare Brett, sono geloso."
Io ridacchio, scrivendogli un semplice:"Ti devo parlare"
Non mi rendo nemmeno conto che è iniziata la partita.
Scott è in possesso della palla e per un attimo sembra centrare la porta ma Brett lo precede, rubandogli la palla.
Guardo interessata la partita, e all'ennesimo goal della nostra squadra il mio telefono vibra.
"Vediamoco nell'ufficio del coach ;)"
Non posso fare a meno di mordermi il labbro.
"Mason vado un attimo in bagno" mento sorridendo.
Lui annuisce, senza togliere gli occhi dal campo.

Corro velocemente per i corridoi e quando lo raggiungo lo trovo appoggiato allo stipite della porta.
Mi guarda sorridendo.
Fa per parlare ma io lo blocco, baciandolo.
"Entriamo, è meglio" mi sussurra senza staccarsi.
Allaccio le gambe intorno alla sua vita e lui mi tiene su chiudendo la porta con un calcio.
Mi fa sedere sulla scrivania del coach e io mi stacco per riprendere fiato.
"È questo il modo in cui ci vedremo d'ora in avanti?" rido io.
"Non è più eccitante avere una relazione segreta?" appoggia le mani sulle mie coscie.
Io mi sento arrossire, e per evitare di darlo a vedere appoggio la testa al suo petto.
Lui mi alza il mento con due dita e mi bacia.
Fa scorrere le sue mani sul mio collo.
Le mie invece finiscono sotto la sua maglietta, e viaggiano sulla sua pelle.
"Che cosa volevi dirmi?" chiede.
"Corey e Mason si stanno frequentando" gli spiego:"Me ne ha parlato Mason"
Lui stringe i pugni.
"Ei non arrabbiarti, abbiamo ancora Tracy e Josh" intreccio le mie dita con le sue.
I suoi occhi non lasciano trasparire emozioni positive, ma nonostante questo non riesco a vedere sfumature di rabbia, ma solo d'insicurezza e di paura.
"Non sono incazzato." risponde acido.
"Che succede allora?" inarco un soppraciglio.
"Sto bene, davvero" sforza un sorriso.
"Smettila di mentire, so che c'è qualcosa che non va, sai che puoi parlarmene"
"Margot ti ho detto che sto bene" sbuffa distogliendo lo sguardo dai miei occhi.
"Theo" lo richiamo.
Lui sospira, girandosi verso di me:"Ho paura di rimanere solo, nulla di più"
"Non rimarrai solo, io sarò sempre qui" gli prendo il viso tra le mani:"ci sarò qualunque scelta tu facc-"
"È proprio questo che mi preoccupa, che tu te ne possa andare per un qualunque mio passo falso"
"Non lo faró"
"Dovresti invece"
"Smettila di dire cazzate Theo" sbuffo:"non ti sopporto quando fai così"
Lui ghigna.
"E smettila di fare quella smorfia o ti arriva un pugno in faccia" faccio per spingerlo via ma lui mi prende i polsi:"Che pensi di fare?"
"Lasciami."
Lui mi molla i polsi e in meno di un secondo le sue mani finiscono sui miei fianchi e mi spingono contro il suo corpo.
Le nostre labbra si scontrano con forza mentre lui mi tira ancora più a sè mettendo una mano dietro la mia nuca, e io allaccio le gambe intorno ai suoi di fianchi.
"Non ti azzardare ad andartene" mi soffia sul lobo.
"Ti odio, Reaken" mi mordo il labbro inferiore.
Un urlo ci fa sobbalzare.
Lui mi prende la mano, e io sorrido a quel gesto così spontaneo.
"Che cos'è successo?" chiedo spaventata.
"Lei è qui"
"Chi Theo, chi?"
"La bète."
Mi irrigidisco.
"Va da Liam, da Mason!"
"Non ti lascio solo!"
Lui ringhia:"Nemmeno io voglio lasciarti sola, ma c'è un essere spaventoso in giro e per farti vedere con me non è il momento giusto"
Faccio un sospiro.
"Qualunque cosa succeda ricordati che ti amo." mi bacia prima di trasformarsi e correre via.
Lo guardo allontanarsi, mentre i suoi artigli
crescono, insieme alle zanne.
Il suo viso assume una forma simile a quella animale, a quella di un lupo.
E io sono bloccata a quel 'ti amo'.

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora