capitolo 9

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Guardo mio fratello.
"Vattene Margot! Sto gia una merda.
Non ho bisogno di sentirmi le tue ramanzine" mi grida.
Faccio scorrere lo sguardo dal viso agli artigli.
Sangue.
"Che cazzo hai fatto Liam?!" urlo.
"Io? Stai dicendo sul serio?! Parla con quel Theo Reaken di cui ti fidavi tanto! Parlane con lui!"
Sentendo quel nome il mio corpo si irrigidisce.
"Cosa è successo?" chiedo poi.
"Ci ha preso tutti per il culo. È uno di loro. È una chimera. È riuscito a convincermi, mi ha fatto credere che la morte di Hayden fosse avvenuta per colpa di Scott. L'ho ucciso! Capisci? Ho ucciso il mio alfa"
"Scott è morto?" sussurro incredula.
"Melissa è riuscito a farlo tornare in vita, fortunatamente"

Devo parlare con Theo.
Mi deve delle spiegazioni.
Troppe spiegazioni.
Quando arrivo a scuola lo vedo parlare con alcuni ragazzi della sua età.
Mi avvicino con un sorriso angelico.
"Ma ciao Theo"
Sento i suoi muscoli contrarsi al mio contatto.
"Che ci fai qui?"
"Dobbiamo parlare." Rispondo secca.
Lui deglutisce. Probabilmente già conosce le motivazioni.
"Vediamoci in pausa pranzo allora, nell'aula di biologia" sussurra.
Il suo sguardo è spento.
Mi allontano, senza nemmeno salutarlo.

//

Guardo l'orologio che porto al polso. Erano le 12.20. Non mi piacciono molto gli orologi, ma quello me l'ha regalato mia mamma, e ci sono troppo legata.
Mi dirigo in aula e lo trovo seduto sul banco. Sguardo basso e mani sulle ginocchia.
"Sei arrivata finalmente, ti sto aspettando da venti minuti" ghigna.
"Non fare finta di niente." Ribatto acida.
"Liam ti ha raccontato tutto vero? Stai tranquilla, Scott è vivo" dice.
"Proprio non capisci? Non è quello
il punto! Hai manipolato mio fratello per far uccidere il suo alfa. Ti rendi conto? Come ci sei riuscito? E poi... poi perché?" la mia frase parte come un rimprovero, ma si conclude come uno stupido sussurro.
"Sono tornato a Beacon Hills perché volevo un branco. Sono tornato per Stiles, per tuo fratello, per Malia, per Lydia... e si, sono tornato anche per te. Togliere di mezzo Scott sembrava l'idea migliore" mi spiega, senza troppi peli sulla lingua.
"Non hai avuto nemmeno la decenza di farlo tu stesso!Non sarai mai un alfa, non puoi rubare il potere di un Vero Alfa!"
Una pausa silenziosa s'interpone nel discorso.
"Non avrei dovuto fidarmi di te, Theo"
"Ma l'hai fatto. E lo stai facendo tutt'ora"
"Io- come lo sai?" chiedo infastidita.
"Il tuo battito. Tu non hai paura di me. Non sei nemmeno arrabbiata. Il tuo battito sarebbe aumentato, e invece è ancora regolare. Come quando sei entrata" spiega.
Io abbasso lo sguardo.
"Perfavore, ho bisogno che ti fidi di me. Mi serve una mano. E tu sei l'unica che mi è rimasta" riesco a sentire un filo di malinconia nella sua voce.
"Non sono un giocattolo, Theo"
"Non voglio che tu lo sia infatti, ma ho bisogno di te al mio fianco. Perfavore Margot" mi supplica.
Io annuisco.
Più cerco di stargli lontano più qualcosa in lui mi attrae, e non me lo permette.
"Vediamoci nel parcheggio della scuola, stasera alle nove" mi dice prima di abbandonare l'aula.

//

"Ei" mi saluta lui.
Io sorrido.
"Perché a scuola?" domando ingenua.
"Ho bisogno di un aiuto da parte di Lydia" mostra un sorriso angelico.
"Sto cominciando a pentirmi di essermi fidata sai"
Lui ghigna.
"Aspettami qui, torno tra poco" dice prima di avvicinarsi all'entrata della biblioteca.
"Cosa? Perché non posso venire anche io?"
"Perfavore Margot, aspetta qui. Non voglio allontanarti da me, e so che lo farai dopo quello che sto andando a fare"
Fa di nuovo per allontanarsi, ma io lo blocco.
Lui alza gli occhi al cielo.
"Okey, vieni. Ma resta nascosta" si raccomanda.
Io annuisco, entrando in biblioteca. Decido di rimanere all'ingresso.
Il luogo è vuoto. Tranne per Lydia. Che sta immobile in centro alla stanza.
"Lydia." La richiama Theo.
Lei sembra risvegliarsi dal suo stato di trance, e guarda Theo, con aria spaventata.
"Non l'ho mai visto fare prima, ma tanto vale provarci" sussurra la chimera.
"No, non farlo!" urla lei, mentre gli artigli di Theo si conficcano nel suo collo.
Sbarro gli occhi spaventata. Entrambi entrano in uno stato dormiente.
"Theo stai bene?" chiedo.
"Lo vedo." sussurra lui aprendo gli occhi.
Lydia è accovacciata su se stessa.
"Che cosa vedi?" insisto.
"Il Nemeton." stacca gli artigli dal collo della mia amica, che cade a terra stravolta.
Theo mi prende per il polso:"Dobbiamo andare al laboratorio dei Dottori."

"Perché fai tutto questo? Perché lo fai con me?" Chiedo guardandomi in giro.
Lui butta sul tavolo la siringa che poco prima aveva riempito con un certo liquido verdognolo.
"Voglio che tu faccia parte del mio branco, Margot" sussurra.
Io indietreggio.
"E andare contro a Scott? A Liam?" chiedo confusa.
"Perfavore, te l'ho già detto, ho bisogno che tu mi stia accanto"
"Accettando farei un grande errore, lo sai? Tu sei il cattivo, e io non dovrei essere dalla tua parte..."
"Però lo sei."
"Dovrei stare con i buoni Theo, con Liam, con Scott, con-" inizio io ma lui mi blocca:"È questo che voi non capite, non ci sono persone buone o cattive, ci sono solo vivi o morti. E io voglio essere vivo"
Dal mio sguardo capisce che c'è qualcosa che non mi convince.
"Senti, so del prossimo piano dei Dottori Del Terrore, e voglio proteggerti" sbotta.
"Va bene, farò parte del tuo branco" sorrido.
Lui mi abbraccia, e di nuovo sento ogni peso scivolare dalle mie spalle. Mi sento al sicuro.
"Grazie..." sussurra.

"Non lo troveremo mai se continueremo di sto passo" sbuffa calciando un sassolino.
"Theo siamo nel bosco da circa mezz'ora, possibile che tu ancora non l'abbia trovato? È un richiamo per il sopprannaturale no?" chiedo.
Lui si blocca, guardando il terreno.
Poi sembra illuminarsi e finalmente nei suoi occhi rivedo quella luce che da giorni ormai sembrava persa.
"Ma certo, devo guardare con i miei altri occhi!" Si batte una mano sulla fronte, ovvio.
"Ringraziami più tardi" sussurro in un lamento.
Chiude gli occhi e poi li riapre, stavolta sono di un giallo intenso.
Si guarda intorno quando lo individua.
"È li!" Mi prende la mano, io arrossisco, visibilmente a disagio.
Lui lo nota e me la lascia.
Davanti a noi c'è un grande tronco diviso a metà, e sopra di esso sono disegnati tanti cerchi.
La cosa che più mi lascia sconvolta sono tutti i cadaveri, lasciati lì da Parrish.
Mi avvicino, percepisco l'odore di sangue anche se non sono un licantropo.
Riconosco il cadavere di Josh, quello di Tracy, quello di Corey ed infine quello di Hayden.
"Perché siamo qui Theo?" lo guardo.
"Stai indietro." Mi ordina.
Io indietreggio di qualche passo, mentre lui si avvicina ai cadaveri.
Prima a Tracy.
Poi a Josh.
A Corey.
E per concludere ad Hayden.
Gli oltrepassa il collo con l'ago della siringa e dopo qualche secondo il loro corpo è scosso dai fremiti, pronto a risvegliarsi.
Quando si alzano in piedi hanno lo sguardo perso.
"Cosa sta succedendo?"
"Tu chi sei?"
Afferro il braccio di Theo, spaventata.
"Io sono il vostro alfa, e tutti voi ora siete il mio branco."

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora