capitolo 8

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"Non potete venire a scuola in queste condizioni Liam, è meglio se state a casa" dico a mio fratello.
"Ho già perso troppe lezioni, e siamo solo ad inizio anno. Se continuo così vengo bocciato"
"Hai tutto l'anno per recuperare, ora riposati"
Non aspetto una sua risposta prima di allontanarmi per andare a vestirmi.

Ma quando apro la porta per uscire mi ritrovo davanti Theo.
"Ei" sorride lui.
"Buongiorno, cosa ti porta qui?"
"Ti accompagno a scuola"
"Non c'è n'era bisogno, ma grazie. Mi hai risparmiato mezz'ora di strada a piedi" sussurro entusiasta.
"Ringraziami più tardi, ti aspetto in macchina"
Io mi lascio scappare una risata.
Salgo a prendere lo zaino quando Liam mi blocca:"Perché c'era Theo di sotto?"
"Mi accompagna a scuola"
"Sta attenta, non mi fido ancora completamente di lui" mi avverte.
"Liam vi ha salvato la vita" gli ricordo.
Lui abbassa lo sguardo:"Ci vediamo dopo"

Salgo in auto.
Theo non parla.
"Come mai così silenziosi stamattina?" lo guardo.
Lui alza le spalle:"Lydia ha scoperto dove Parrish porta i cadaveri"
"Oh cristo, non dirmi che lo vuoi sapere?"
"Un mese di scuola e non hai ancora imparato a conoscermi?" chiede ridendo.
Io gli lancio un'occhiataccia.

Arriviamo a scuola prima del previsto.
Scott mi viene incontro:"Come sta Liam?"
"Tutto bene, non è ancora in forma"
"Per adesso tutto tranquillo all-" Scott non fa in tempo a finire la frase che una chiamata lo interrompe.
"Chi è?" domanda interessato Theo.
"Liam."
L'alfa si porta il telefono all'orecchio:"Liam?"

"Cosa?"

"Oh cazzo. Tienili occupati. Sta attento ad Hayden. Arriviamo" parla impanicato riattaccando la chiamata.
"Scott cosa c'è?"
"Theo dobbiamo raggiungere casa di Liam, i dottori sono li!" esclama.

Iniziamo a correre verso l'auto.
Saliamo e Theo mette in moto.
In meno di qualche minuto arriviamo a destinazione.
Guardo Scott e Theo. Vedo i loro occhi.
Da una parte gli occhi rossi, tipici di un Vero Alfa, dall'altra gli occhi gialli, simili a quelli di un beta, ma non lo sono.
Aprono la porta di casa, io li seguo, ma Theo mi tira indietro:"Stai qui fuori, non voglio che tu ti faccia del male." Ringhia.
Io annuisco.

Poi succede tutto in un secondo.
Tonfi su tonfi.
Quando il silenzio sembra tornare a regnare mi dirigo davanti la porta di casa.
Scott è a terra, incosciente.
Liam è probabilmente a cercare Hayden.
Il mio sguardo però cerca solo la chimera, i suoi occhi dorati.
La vedo faccia a faccia con un Dottore:"Mi serve più tempo" sussurra.
"Il tempo è quasi finito." ripete la voce mettalica.
Poi il mio udito si sposta, e ciò che riesco a sentire è l'urlo di mio fratello.
Theo viene scaraventato a terra.
Scott sembra sentirlo e corre per raggiungerlo.
La chimera mi guarda:"Andiamo"
"No tu non vai da nessuna parte." Lo blocco per il braccio.
"Ti avevo detto di aspettare fuori" dice.
Nei suoi occhi non vedo traccia di emozioni.
"Per che cosa ti serve più tempo?" domando poi.
Lui deglutisce, inizio a vedere la sua vena sul collo che man mano si fa sempre
più evidente.
"Non sono cazzi tuoi, Dunbar." Dice allontanandosi.
Erano settimane che non mi chiamava per cognome. E questo mi ha fatto parecchio male.
Un colpo basso.
"Sei uno stronzo, fottiti" dico uscendo dalla porta di casa.
Mi siedo sugli scalini e inizio a pensare.
A che cosa gli serve questo tempo?
Posso davvero fidarmi di lui?
"Andiamo alla clinica." riconosco la sua voce. Fredda e priva di emozioni.
Gli lancio uno sguardo confusa.
"I Dottori hanno iniettato il mercurio ad Hayden, se non facciamo qualcosa per lei sarà troppo tardi"
Mi alzo di scatto e gli punto un dito al petto.
"Smettila di fingere che ti interessi, perché so che non te ne frega un cazzo. Quindi perfavore, smettila di fare il doppio gioco" sputo fuori acida, prima di spingerlo indiegro con un forte spintone.
Tutto questo non accende nessuna reazione da parte sua, che si allontana senza dire niente.
Mi blocco, mentre lo guardo andare via.
"Non vieni?" la voce di Scott alle mie spalle risulta ovattata.
Io nego con la testa:"Ho un po' di mal di testa, penso che mi riposerò. Chiamatemi più tardi che vi raggiungo" sforzo un sorriso, rientrando in casa e buttandomi a peso morto sul divano.
"Vaffanculo" sussurro.

//

La rabbia aveva lasciato posto alla stanchezza.
Vengo svegliata dal campanello che trilla più volte.
Mi alzo velocemente, raggiungendo la porta.
"Che cosa vuoi?" sbuffo vedendolo davanti a me.
"Scott ci aspetta alla clinica, sono venuto a prenderti" dice Theo, senza un minimo di emozioni nella voce.
"Ho detto a Scott di chiamarmi, potevo raggiungervi anche da sola"
"Va bene, se non vuoi un passaggio allora me ne vado." fa per chiudermi la porta in faccia ma io sono più veloce:"Fammi preparare e arrivo"
Un sorriso appare sul suo volto.

Quando esco di casa lo trovo appoggiato al suo pick up nero.
Mi prendo qualche secondo per osservarlo meglio.
Non mi ero mai soffermata su tutti i suoi particolari.
"Allora, sali?" mi chiede.
Io scuoto la testa, salendo in auto.
"Scusa per stamattina."
"Tu non hai fatto niente,  sono io che ti devo delle spiegazioni. E giuro che te le daró, te lo prometto." inizia a blaterare senza smettere di guardare la strada.
"Va bene" sussurro poco convinta:"ma fino a quel momento non so quanto potrò fidarmi di te"
Lui annuisce, nei suoi occhi azzurri vedo una piccola luce spegnersi improvvisamente.
Mi dispiace vederlo così, ma non posso fare altro.

Arriviamo alla clinica.
Sono ormai le due del pomeriggio.
Mio fratello è teso.
Melissa, la madre di Scott, è accovacciata sul corpo svenuto di Hayden.
"È meglio se state fuori" sussurra l'alfa avvicinandosi a noi.
Theo annuisce, chiudendo la porta.
"Non sarà facile con lui"  mi guarda la chimera.
"Stasera c'è la luna piena, sarà per quello." Spiego.
"Non è solo una luna piena, è una Superluna. E poi ha 16 anni ed è innamorato, primo amore, non sai che si prova?" chiede guardandomi.
Io nego:"No, tu?"
Non ero mai stata fidanzata con nessuno.
Quindi no, non so che si prova.
"Non penso" Abbassa lo sguardo.
Quella frase mi provoca una fitta di fastidio nel petto.

"Non posso trasformarla Liam! Non sappiamo le conseguenze. Chi ti dice che non vada tutto a puttane con un morso?" Sento Scott urlare.
Non l'avevo mai sentito usare questi toni con il suo beta, con mio fratello.
Le voci sono talmente alte che sovrastano la porta.
Io e Theo ci guardiamo.
Lui si alza e decide di aprire la porta.
"Cos'è succ-oh" sbarra gli occhi alla vista di Liam che tiene tra le braccia il corpo quasi morente di Hayden.
"Scott non respira, il suo battito cardiaco è talmente debole che faccio fatica a sentirlo. Scott sta morendo!" esclama.
"Liam..." lo chiama Melissa.
Lui alza lo sguardo, gli occhi velati di lacrime.
"Senti il suo battito?" chiede lei.
Mio fratello si concentra, ma perde subito le speranze:"No." dice solamente.
"Non lo sento neanch'io" s'intromette Theo.
Melissa parla una volta per tutte:"È morta. Hayden è morta."

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora