capitolo 21

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Mi alzo svogliatamente, sedendomi al tavolo e bevendo tutto d'un sorso un bicchiere di latte.
Mi preparo ed esco di casa, trovando il pick-up nero di Theo parcheggiato davanti alla porta.
"Verrai a prendermi tutti i giorni adesso?" chiedo stampandogli un leggero bacio.
"Sono il tuo fidanzato anche per questo no?" mi fa l'occhiolino, mentre nella mano destra rotea le chiavi della su auto.
"Posso farmela anche a piedi Theo" rido.
"Oh non se ne parla, saranno almeno otto chilometri da qui alla scuola" mette in chiaro.

Arriviamo a scuola.
"Hai da fare stasera?" chiede.
"Perché?"
"Ti porto a cena fuori" sorride.
"Ci sarò" dico prendendogli la mano.
Varchiamo insieme la soglia della scuola, e subito noto gli sguardi del branco puntarsi su di noi.
"La smetteranno mai?" sbuffa.
"Non prendertela, sei il nemico per loro" lo tranquillizzo.
"Non li sopporto più,mi danno fast-" stanca di sentirlo lo tiro a me baciandolo.
"Tuo fratello ci sta guardando" sussurra senza staccarsi.
"Lascialo guardare" alzo le spalle.
Ci stacchiamo, lui sorride:"Ci vediamo dopo piccola"
"A dopo" lo saluto entrando in classe.

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"Ei" vado incontro a Theo.
"Ciao" sorride posandomi un bacio:"Ti porto a casa, stasera alle 20 fatti trovare pronta mi raccomando"
Io annuisco salendo in auto.
"Dove mi porti?" chiedo curiosa.
"Pizza o sushi?" domanda.
"Ovviamente pizza" sgrano gli occhi.
"Perfetto"

Quando arrivo a casa trovo mio fratello appoggiato al tavolo della cucina.
Dal suo minimo odore sento che sta per avere uno dei suoi soliti attacchi di rabbia.
Non faccio nessun cenno.
"Lascialo." ringhia.
"Cosa?" mi giro titubante.
"Lascia Theo." ringhia nuovamente.
"No" dico alzando le spalle mentre mi metto un po' di pasta nel piatto e salgo in camera a mangiare.
Accendo il cellulare, trovando diverse chiamate perse. Da Lydia, soprattutto.
"Margot perfavore apri" bussa alla mia porta Liam.
"Che cosa vuoi?" sbuffo.
"Fammi entrare" dice:"oppure sfondo la porta con un calcio"
"Entra." socchiudo gli occhi.
"Quindi?" chiedo acida.
"Perché sei dalla parte del cattivo?" chiede.
"È questo che non capite, non ci sono buoni e cattivi, ma vivi e morti"esclamo furiosa.
"Ti spezzerà il cuore" mi guarda male.
"Oh sta zitto" alzo le spalle.
"Non venire a piangere da me poi però" esce sbattendo la porta.
Io sbuffo, chiudendo con forza il libro che stavo leggendo.

L'ora di prepararsi arriva in fretta.
Mi guardo allo specchio e decido di sistemarmi i capelli, raccongliendogli in una semplice coda alta con un vestito nero abbastanza attillato.
Mi metto un filo do mascara e un filo di eye-liner e un semplice rossetto rosa.
Mi guardo di nuovo nello specchio e per una sera posso dire di piacermi.
Poco prima delle otto esco di casa e con mio sopresa noto che Theo è già li, appoggiato alla sua auto.
Mi si blocca il fiato in gola quando lo guardo meglio.
Indossa un completo nero, con sotto una camicia bianca.
"Ti piace ciò che vedi, Dunbar?" ride lui avviciandosi a me e lasciandomi una scia di baci sul collo.
"Tu dove credi di andare?" chiede:"sei troppo scollata e sono geloso."
"Forza, andiamo" lo rimprovero tirandogli un leggero pugno sul braccio.
Lui alza gli occhi al cielo.
Saliamo in macchina e lui inizia a guidare, senza staccare una mano dalla mia coscia.
"Sei bellissima comunque"

Unconditionally||Theo ReakenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora