CAPITOLO 7

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La notte era passata e gli amici di mio fratello se ne erano andati. Mia mamma se n'è andata per lavoro e non ho la più pallida idea di quando tornerà.

Non ho nessuna voglia di alzarmi dal letto, in più non so cosa succederà con Marco anche se ieri sera siamo stati insieme e sembrava essere tutto come sempre. Mi faccio forza e mi alzo dal letto, scendo al piano di sotto e mio fratello non c'é ancora. Mi verso un po' di latte in una tazza e lo finisco velocemente, mentre sblocco il telefono per vedere i messaggi.

Ho il buongiorno da Serena a cui rispondo subito e un messaggio di Marco che dice:*Hei bella, ieri sera sono stato davvero bene, come sempre con te. Volevo solo chiarire che non ce l'ho con te ero solo stranito dal fatto che stessi con lorenzo e tutto. Ti voglio bene amu*

Eh vabbè è sempre dolce, li rispondo velocemente, mentre mi rendo conto che Lorenzo non mi ha scritto ne chiamato.

Controllo il suo ultimo accesso, ma cerco di non pensarci e aspettare che mi scriva lui.

"Davide!" Urlo dal piano di sotto sperando mi senta. "Alzati!!" Se non si alza sarò costretta a salire su e farli del male. Corro su per le scale e mi precipito in camera sua. 'Niccolò?' Penso. 'Che cosa ci fa ancora qui?' Pensavo se ne fosse andato con gli altri. "Davide" cerco di non fare casino in modo da svegliare solo mio fratello.

"Che vuoi?" Mugula nel sonno

"Alzati! Mamma non è ancora tornata. Vieni almeno mangiamo insieme." Faccio il broncio. "E approposito perché lui è ancora qui?" Aggiungo.

"Va bene arrivo,l'ho fatto rimanere così oggi usciamo direttamente."

Annuisco e mi avvio di sotto. Nel frattempo decido di fare qualche chiamata.

Chiamo Lorenzo che però non mi risponde a tre chiamate, vabbè mi richiamerà. Non so se chiamare Marco e chiedergli di vederci oggi o aspettare e sentire Lorenzo, dato che ancora non siamo mai usciti.

Finalmente mio fratello e Nicco scendono, decidiamo di mangiare qualcosa di veloce così da non aver tanto da fare. Mangio velocemente e mi stendo sul divano sbloccando il cellulare ogni minuto aspettando di un messaggio di Lorenzo.

È passata più di un'ora da quando l'ho chiamato e ancora non si è sentito. Decido di chiamare Marco, non ho voglia di stare tutto il giorno in casa da sola, anche perché non c'é nemmeno Serena. Accetta subito e io inizio a prepararmi. Mi metto qualcosa di comodo un paio di fuso neri, con una camicia e una cannottiera e le mie convers. Liscio i capelli e traccio una riga di eye-lyner nero sugli occhi. Infilo le cuffie ed esco di casa. La musica in questo momento sembra un sottofondo di un film, in quei momenti dove la protagonista ha mille pensieri e milla scene nella mente...é una cosa che mi piace, ma allo stesso tempo è straziante. Ogni parola rimbomba nella mia mente e mi colpisce in qualche modo. Arrivo in centro e trovo Marco su una panchina ad aspettarmi, sfilo le cuffie e corro da lui. Ci abbracciamo e ci sediamo un po' a chiacchierare. Gli racconto di Lorenzo, mi dice di non preoccuparmi e che mi chiamerà. "Ti porto in un posto!" Mi dice all'improvviso.

"Dove mi porti?!" Rispondo incuriosita.

"Non ti preoccupare, dammi la mano e seguimi. Fidati di me." Sorride.

"Agli ordini." Rido.

Dopo una ventina di minuti si ferma.

"Eccoci qui." Mi sorride.

"Ma qui è dove abbiamo inciso i nostri nomi qualche anno fa?" Non ci credo, se lo ricorda ancora.

"Esatto!"

"Non ci credo che te lo ricordi ancora."

"E come dimenticarlo."

"Ti voglio bene."

"Anchio" mi afferra e mi tira in un abbraccio.

Questo qua è un po' il nostro posto, anche se è un semplice casottino mezzo scritto vicino a un fiume è qualcosa di unico per me, per noi. Qualche anno fa siamo venuti qua e abbiamo inciso i nostri i nomi, e abbiamo buttato un lucchetto nell' acqua promettendo che la nostra amicizia sarebbe stata per sempre. Si è vero sono cose da innamorati, ma anche così è bellissimo. Sono ancora tra le sue braccia e mi sento al sicuro con lui. Restiamo lì seduti a fumare e scherzare. Amo passare il tempo con lui, so che non é il mio ragazzo, ma con lui mi sento me stessa e sono sempre sorridente. Adoro sto scemo. Lo becco a fissarmi e non posso fare a meno di ridere quando si gira imbarazzato. "Ti adoro scemo!" Gli dico dandoli un bacio sulla guancia.
Arrossisce leggermente: "Anchio tesoro." Oggi fa un po' freddo e inizio a tremare. Marco se ne accorge e mi stringe a se. Quasi chiudo gli occhi da come sto bene in questo momento.
Sto fantastico momento viene interrotto dal mio telefono che squilla, è Lorenzo, ovviamente. Rispondo?
No. Decido di rifiutare la chiamata,d'altronde lui non si è fatto sentire tutto il giorno. Lo chiamerò non appena sarò a casa. Il tempo passa velocemente e Marco mi riaccompagna a casa.
"Ti va di restare?" Gli chiedo.
"Beh non so,non ho avvertito mia madre e non vorrei essere di disturbo." Risponde timidamente.
"Ma va. Sei sempre qui fisso. Mio fratello di adora e mia madre idem anche se non è a casa. E per tua madre basta che la chiami,sai che ti lascia qui senza problemi." Sorrido.
"Va bene! Come si fa a resistere se me lo chiedi così." Ride.
Entriamo in casa e avverto mio fratello che lui resta a cena. Saliamo in camera mia e decidiamo un film da vedere dopo cena. Sento suonare il campanello...
"Davide apri tu!" Urlo a mio fratello.

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