CAPITOLO 13

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Sono sdraiata sul mio letto mentre fisso il soffitto,nella mia mente continua a ripetersi la scena di quel bacio.
Cazzo non doveva succedere.
***
"Buongiorno!" Dico entrando in cucina.
"Giorno tesoro!" Mi sorride mia mamma.
"Davide?"
"È ancora a letto ieri sera ha fatto tardi." Dico sedendomi a tavola.
"Vabbè allora lascio da parte qualche creeps per lui." Dice porgendomi il piatto.
Faccio colazione dopo di che decido di chiamare Marco.
"Hey piccola." Risponde subito.
Stiamo al telefono per quasi due ore.
Decido di mandare un messaggio a Lorenzo.
*Amo ti va di uscire oggi?*
*Piccola vorrei ma non posso,devo aiutare mia mamma a fare delle cose.*
Mi risponde dopo una decina di minuti.
*va bene tranquillo.*
Uffa. Decido di chiamare Marco e Serena.
Serena oggi non può uscire deve stare in casa a studiare. Uscirò con Marco.
"Ale vieni ad apparecchiare!" Urla mia mamma dal piano di sotto.
Scendo giù sbuffando,obbedisco ai suoi ordini.
Davide scende dopo dieci minuti e ci mettiamo a tavola.
"Com'è andato l'appuntamento di ieri sera?" Chiede mia mamma a Davide.
"Molto bene oggi la rivedo!" Sorride.
"Ah bene!" Sorride lei.
"Poi la voglio conoscere!" Dice mia mamma.
"Mamma non esagerare." Ride mio fratello.
"E tu Ale?" Mi chiede lei.
"Cosa?"
"Con Lorenzo?"
"Ah tutto bene!" Sorrido.
Finito di mangiare torno in camera.
Decido di farmi una doccia e lavarmi anche i capelli.
Scelgo di lisciare i capelli. Apro l'armadio in cerca di qualcosa da indossare. Alla fine indosso dei jeans stretti con una maglia a spalle fuori e le mie amate converse. Mi trucco leggermente e esco di casa.
***
"Hey bella!" Mi viene incontro Marco appena arrivo.
"Ciao bello!" Gli stampo un bacio sulla guancia.
"Andiamo a prendere un gelato va!" Dice mettendomi un braccio intorno alle spalle. Annuisco e ci avviamo.
Ci sediamo a un tavolino fuori e mangiamo.
"Allora che mi racconti?" Mi chiede sorridendo.
"Ma nulla di che tu?"
"Idem!"
Andiamo a fare un giro per il centro e io faccio anche qualche compera.
"Ancora?" Ride Marco quando dico di voler entrare in un altro negozio.
"Dai perfavore!" Faccio la faccia da cucciolo.
"E va bene!" Si arrende.
Entriamo in un altro negozio in cui compro qualche maglietta e delle scarpe,soprattutto cose estive dato che tra poco sarà estate.
"Finito?" Mi chiede Marco.
"Un attimo voglio provarmi quel vestito!" Dico tirandolo verso un lato del negozio. Annuisce.
Ho visto un vestito bellissimo,celeste e con qualche sfumatura sul bianco. Voglio assolutamente provarlo.
Entro nel camerino e lo indosso mi arriva giusto a metà coscia,nella parte alta è a corpetto stretto e dalla vita in giù si allarga un pochino.
Esco dal camerino e vedo Marco seduto ad aspettare.
"Wow!" Dice rimanendo a bocca aperta.
"Grazie." Dico arrossendo.
Decido di comprarlo e poi usciamo dal negozio.
Ci sediamo su una panchina.
"Soddisfatta?"
"Si dai! Almeno ho già qualcosa per l'estate."
Sorride.
"Ma quello è Lorenzo?" Mi chiede Marco.
Mi giro guardando nella direzione del suo dito.
"No non può essere lui,aveva detto che non poteva uscire." Dico. "Ma si è lui.."
Dico abbassando il tono. Sento una fitta dentro quando vedo una ragazza avvicinarsi a lui e prenderlo per mano.
Cosa? Chi è quella puttana?!
Continuo a guardare nella loro direzione. Il mio cuore si sta sgretolando in questo momento e la mia rabbia inizia a salire, cerco di mantenere la calma magari è una sua amica come me con Marco,ma tutte le mie ipotesi crollano quando lui l'afferra per i fianchi e le afferra il viso per baciarla. Ok. Basta ora è troppo!
"Dove vai!?" Mi dice Marco afferrandomi per un polso.
"A cantargliene quattro!" Dico sfilando il mio braccio dalla sua presa.
Arrivo da lui e sono sicura convinta,esce la parte dura di me.
Mi fermo dietro di lui e con la mano gli picchietto la schiena per farlo girare,appena si gira la mia mano non si trattiene da tirarli uno schiaffo.
"Cazzo!" Urla appena la mia mano si stacca dal suo viso.
"Sei uno stronzo!" Urlo piena di rabbia. La ragazza accanto a lui è confusa.
"Ale aspetta ti posso spiegare!"
"Ma cosa vuoi spiegare se solo uno stronzo!" Sono furiosa.
Guardo meglio la ragazza alle sue spalle e solo dopo capisco chi è. Greta. È una delle troie della scuola.
"E tu sei solo una troia!" Dico ringhiando contro di lei.
"Ei tesoro non è colpa mia se lui ti usa e basta!" Afferma.
"Cosa vorresti dire?!"
"Come non lo sai?" Fa un ghigno.
"Parla!" Dico.
"Bhe tu eri cioè sei solo un gioco per lui. È stata tutta una scommessa,peccato che non è riuscita fino alla fine." Ride.
"Cosa?! Lorenzo è vero?" Sento le lacrime minacciare i miei occhi e cerco di respingerle,non voglio farmi vedere debole da lui. Lui non risponde e capisco che è la verità.
"Brutto stronzo! E io che mi fidavo di te! È finita. Non farti più sentire ne vedere." Urlo e me ne vado.
"Marco andiamocene per favore."
Dico e lui annuisce.
***
A casa non c'è nessuno,mia mamma è andata a fare la spesa e mio fratello è fuori con quella ragazza. Salgo in camera,poso le mie buste sul pavimento e mi butto sul letto.
Mi ha sempre tradito,stava con lei mentre mi diceva che mi amava.
E io mi sono fidata,che scema,pensare che lui mi amasse davvero.
Mi bruciano gli occhi da quanto sto piangendo,ma infondo forse me lo merito. Infondo nemmeno io mi sarei scelta è ovvio che lui volesse stare con lei non con me che faccio schifo.
Mi alzo dal letto e vado in bagno,mi guardo allo specchio e continuo a piangere,apro un cassetto e afferro le piccole forbicine.

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