CAPITOLO 15

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Sono qui sdraiata su questo letto e non mi posso muovere,non vedo niente ma sento tutto e questo mi uccide.
Sento aprirsi la porta e posso capire che chiunque sia sta piangendo.
"Piccola." Sussurra. Capisco subito chi è non confonderei mai quella voce,è Marco.
"Sono io...non so se tu mi senti,ma spero di si." Tira su con il naso per le lacrime.
"Sai,ora che sei qui ho paura di perderti più che mai,anche se ho sempre questa paura... Sai..." Afferra la mia mano e continua. "Ci sono delle cose che non ti ho mai detto e che però devo tirar fuori... Tu sei una persona fantastica,la mia migliore amica,una ragazza da sposare...eh si...sai non é vero che ti voglio bene." Mi prese una fitta al petto. "Io..t-ti amo. Mi sono innamorato del tuo sorriso,dei tuoi occhi,della tua dolcezza,di tutto,di te."
Oddio. Mi ama. Una sua lacrima mi cade sulla mano e poi un'altra e un'altra ancora.
"Ciao piccola." Si avvicina a me e mi stampa un bacio sulle labbra e esce.

***
"Ciao Ale..." Una voce sottile mi impaurisce.
"Non so se tu mi senti." Mamma mia tutti con questa affermazione.
"Comunque sono Niccolò...ti devo dire una cosa molto importante,io ti amo,son dal primo momento in cui ti ho vista e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo,ma ora che ti sto per perdere devo fare di tutto. Sei bellissima anche così,ci vorrebbe solo uno dei tuoi bellissimi sorrisi. Ciao." Mi da un bacio sulla fronte e se ne va. Cosa?
Marco e Niccoló? Mi amano? E viene fuori proprio ora?!
Scommetto che alla fine mi troverò a dover rispondere.
Ancora non riuscivo a svegliarmi e non sapevo cosa fare. Quando i dottori venivano a visitarmi dicevano che avevo bisogno di uno stimolo o altrimenti mi avrebbero operato tra meno di un mese.
Avevo bisogno di qualcosa che mi avrebbe fatto alzare ma non so cosa...dovevo solo aspettare.
***
"Hey" una voce interrompe il silenzio.
"So che mi odi e che non vuoi vedermi." A quelle parole il mio sangue si congelò è Lorenzo. "Ma capiscimi,si era iniziato tutto come gioco,no che tu sia una brutta ragazza o altro,ma so che ti sei fatta questo per me e non lo meriti. Io mi stavo davvero innamorando di te,ma non avevo il coraggio di dire ai miei amici che mi piacevi e che non era più una scommessa per me. Perdonami." Afferra il mio braccio e mi bacia i polsi,non so cosa abbia sto ragazzo ma il mio cuore inizia a ribattere e ho voglia di prenderli la mano,non so come ma riesco a spostare il braccio e stringerli la mano.
"O cazzo!" Urla. Apro gli occhi e vedo entrare i dottori che chiedano a Lorenzo di uscire.
Dopo vari controlli decidano che sto bene e che posso tornare a casa,tra una settimana.

<< UNA SETTIMANA DOPO>>
"Buongiorno sorellina." Mio fratello entra in camera senza bussare.
"Pronta ad andartene?"
"Ovviamente." Sorrido.
Vado a vestirmi nel bagno e afferro la mia borsa,mia mamma firma un paio di fogli e poi possiamo andarcene.
Arrivo a casa e apro la porta.
Cosa sono questi? Pensai guardando i petali di rose sul pavimento.
Mio fratello stranamente se ne era andato e mia mamma con lui. Decido di seguire i petali che portano fino alla mia camera. Apro la porta e trovo la camera piena di foto appese e rose,riconosco le foto mie e di Marco e capisco che è opera sua,mi giro e sulla parete vedo uno striscione con scritto "Tu sei il mio ne vale la pena" sto piangendo,sento delle mani che mi afferrano la vita,mi giro e lo abbraccio. Poi lo guardo,è bellissimo. Non l'avevo mai visto sotto questa luce.
Ci fissiamo negli occhi,si avvicina e mi da un bacio sulla guancia. Resta con me tutto il pomeriggio,guardiamo un film e cerchiamo di fare dei pancake anche se l'unica cosa che viene fuori è la cucina imbrattata in ogni angolo.
Mi addormento sul divano,con la testa sul suo petto.
***
È passata una settimana da quando sono tornata a casa e Niccolò non si è fatto vedere. Marco è fisso qui e siamo più uniti di prima,Lorenzo non mi ha richiamata e sinceramente ne sono contenta. Riccardo? Non so perché mi é venuto in mente,ma a lui ci tengo nonostante lo conosco da poco e mi manca.
"Alexia!" La voce di mia mamma interrompe i miei pensieri.
"Dimmi."
"Vieni qui ti devo parlare." Mi preoccupo.
Mio fratello si unisce a noi e ci sediamo al tavolo.
"Alexia,prossima settimana te ne vai da tua zia,in California. Solo per un po', non puoi restare qui stai solo male e stai prendendo una cattiva strada,so che fumi e altro e non mi va bene. Prepara le valigie saluta tutti e da lunedì inizierai una nuova vita lì,magari ti educa un po'. "
Ero a bocca aperta,non poteva farmi questo. So che non potevo farle cambiare idea quindi mi limitai a correre via in lacrime.
*toc toc*
Bussarono alla porta e vidi mio fratello entrare mi abbracciò subito e io lo strinsi.
"Mi mancherai."
"Anche tu stellina."
"Perché...non è giusto."
"Lo so."
***
"Non puoi andartene!" Marco stava dando di matto. Piangeva.
"Tesoro lo so,ma non posso farci nulla."
Lo abbracciai forte.
"Ci sentiremo ogni giorno te lo prometto." Gli dissi.
"E io prometto che verrò la ogni volta che potrò." Gli stampai un bacio sulla guancia e lo salutai.
Stavo tornando a casa. Qualcuno mi afferrò il braccio,mi girai di scatto e lo vidi,era lì perfetto in tutto il suo splendore.
"Che vuoi?!" Dissi fredda.

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