𝑳𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒔𝒃𝒓𝒐𝒏𝒛𝒂

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Casey

Incredibilmente l'esame fu un successo. Derek non ci poteva credere, men che meno io. Anche se sotto sotto ci speravo, dopotutto ero stata la sua insegnante per una settimana, era scorretto nei miei confronti pensare che non ce l'avrebbe fatta. La mia punizione finì istantaneamente e io fui libera di ritornare alla mia vita di sempre.

Due giorni dopo Emily venne a trovarmi a casa, a detta sua con ottime notizie.

"Cas" esordisce entrando trafelata dalla porta sul retro, mentre io faccio una delle mie lavatrici quotidiane.

"Stasera c'è una festa da sballo in un locale. Ci viene praticamente tutta la scuola. Devi venire" queste sono le sue buone notizie. Nonostante la cosa mi alletti un pò, preferirei restare a casa. Sto cercando di prepararmi per l'audizione di ballo per entrare nel club della scuola.

"Mmh, non lo so Emily. Lunedì c'è l'audizione, vorrei esercitarmi. Sono un pò agitata" confesso.

"Ma che agitata, ti ho visto ballare. Sei bravissima"

"È da quando mi sono trasferita qui che non ballo più, ho proprio bisogno di esercizio" dico infilando altra roba nella lavatrice.
Emily sbuffa insoddisfatta.

In quel momento entra Derek. È sudato, i capelli appiccicati alla fronte. La giacchetta leggera aperta su una canotta scollata, un pallone sottobraccio. Emily è letteralmente a bocca aperta. Io lo guardo disgustata, la puzza di sudore arriva fino al mio naso sottile.
Senza alzare gli occhi su di noi, prende un asciugamano sporco che avevo poggiato sull'asciugatrice e se lo passa sulla faccia per pulirsi. Adesso sono io quella con la bocca aperta. Per l'orrore.

"Fai schifo lo sai?" eslamo attirando la sua attenzione. Mi guarda e viene verso di me, ignorando completamente il saluto speranzoso di Emily, e mi strizza una guancia tra due dita, avvicinando il suo viso al mio.

"Tu dici?" Sorride beffardo. Esce dalla lavanderia e se ne va.

"Che odioso" ultimamente ha preso l'abitudine di toccarmi molto di più. Prima teneva le distanze, ma dopo che abbiamo dormito insieme si è preso spazi e confidenze a lui non consentiti. Probabilmente euforico della sua promozione, sembra essersi dimenticato del suo astio. Oppure si prende solo gioco di me, cosa molto più probabile.

"Odioso? Sei così fortunata" dice Emily con una smorfia sconsolata.

"Fortunata? Per aver ricevuto un buffetto da quello lì?" Rispondo indignata. Finisco di caricare la lavatrice, ma l'espressione di Emily mi impietosisce.

"A che ora c'è la festa?" Sospiro. I suoi occhi si riaccendono di entusiasmo.

Ne io ne Emily facciamo in tempo a comprare qualcosa di nuovo per quella sera, anche se non avrei potuto comunque permettermi niente, dato che meno di un mese fa avevo già speso tutta la mia paghetta per il famoso vestito nero usato per la festa in casa, e rovinato in meno di una serata.
Emily si propone di prestarmi uno dei suoi tanti vestiti, ma so già che non mi starebbe mai niente del suo guardaroba. Quindi alla fine scelgo un semplice jeans nero e un vecchio top rosa, neanche troppo scollato. Vestiario non proprio adatto ad una festa, ma Emily mi ci abbina un suo decolté, e il gioco è fatto. Almeno sulle scarpe abbiamo lo stesso numero.
George e mia madre non hanno niente da ridire sulla festa. Sono convinti che avere vicini la responsabilisissima Emily, basti a tenermi al sicuro. Pensiero più sbagliato non può esserci.
Derek non si è più fatto vedere, ma sono sicura che lo incontreremo alla festa. Non si farebbe mai scappare una cosa del genere.

La festa si svolge al centro di Toronto. Siamo quasi in estate, quindi la sera in giro per la città ci sono molte più persone del solito. Mi rendo conto appena scesa dalla macchina di Emily, che di sera non ero ancora mai uscita da quando mi sono trasferita, quasi 3 mesi fa.
All'entrata del locale, riconosco un sacco di volti della scuola, ma nessuno con cui ho mai parlato. Emily mi trascina frenetica per un braccio, mentre io zoppicante cerco di mantenermi in equilibrio sui suoi vertiginosi tacchi a spillo. La musica spaccatimpani all'interno del locale diventa quasi insopportabile, e mi tappo istintivamente le orecchie.

V.E.N.T.U.R.IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora