Cap 1. Nuovi incontri

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La sveglia continuò a suonare per circa due minuti fino a quando finalmente non decisi di sporgermi per spegnerla. Di solito mi svegliavo presto, a volte anche prima che suonasse, essa era impostata alle 8, stanotte però non avevo chiuso occhio... Era Il primo giorno nella nuova casa, in una nuova città a me ancora estranea.
È normale per noi trasferirci, anzi lo facciamo di continuo, spesso anche solo per pochi mesi ed è soprattutto per questo che non mi piace affezionarmi alle persone.
Mia madre vive all'estero da 4 anni e mio padre cambia lavoro di continuo, ragion per cui cambiamo casa in modo frequente.
Scesi le scale e salutai mio padre per poi uscire di casa e mi diressi verso il parco, era l'ultimo giorno di vacanze e l'indomani sarei andata a scuola, avevo scelto il liceo karasuno. Decisi così di fare la strada che avrei dovuto fare il giorno dopo, arrivata davanti al grande edificio fui distratta da un urlo.
??: "È STATO MAGNIFICO!"
Mi girai attorno per vedere da dove provenisse la voce ma non vidi nessuno, pensai provenisse dall'interno e dato che io avrei iniziato il liceo una settimana dopo gli altri alunni , decisi di entrare.
Finalmente capii da dove veniva quel frastuono e mi diressi li. Era un edificio vicino alla scuola, non molto grande e dal quale provenivano ulra e baccano.Vidi una finestra e decisi di affacciarmi per sbirciare cosa stesse succedendo all'interno.
C'erano molti ragazzi intenti a giocare una partita di pallavolo, avevo sempre amato quello sport e dalla 3 elementare avevo anche iniziato a giocare. vidi un ragazzino che si faceva notare per la sua altezza, anche se non era il più basso. Il ragazzo aveva capelli arancioni come una carota e come ho detto non superava il metro e sessantasette, nonostante ciò faceva degli attacchi assurdi, ma penso fossero soprattutto merito dell'alzatore.
Iniziò a suonarmi il cellulare che mi fece prendere un colpo, lo presi dalle tasche e notai che era mio padre, così risposi.
Papà: "T/n dove sei finita? Dovevi essere a casa per le 11!"
T/n: "oddio papà scusa, arrivo subito."
Scesi dall'impalcatura che mi permetteva di guardare dalla finestra e corsi a casa.
Dopo pranzo andai in camera mia per stare un attimo tranquilla e per pensare a cosa fare l'indomani, ma dopo poco mi addormentai.
Mi svegliarono le urla di mio padre provenienti probabilmente dal salotto.
Papà: "Guarda che così farai tardi a scuola t/n!"
Scesi dal letto per vedere l'ora e notai che erano le 7:50, iniziai a sbraitare e ancora assonnata mi infilai la divisa sopra la quale misi una felpa. La divisa era bellissima, la amavo.
Scesi di corsa al piano di sotto e dopo aver salutato mio padre corsi fuori di casa, percorsi la strada fatta la mattina prima e all'incrocio incontrai il ragazzo dai capelli arancioni, era in bici, lui non fece caso a me e mi sorpassò.
Poco dopo arrivai davanti alla scuola ed entrai con passo felpato per non attirare troppo l'attenzione, non servì a molto dato che sentivo gli sguardi di tutti i ragazzi addosso. Passai davanti alla presidenza e sentii una voce chiamarmi.
??: "T/n!"
T/n: "hem si?"
??: "Ciao Io sono Kiyoko, il preside mi ha chiesto di farti da guida, ora ti accompagno nella tua classe e nella pausa pranzo ti farò fare il giro della scuola."
T/n: "oddio grazie! per quanto riguarda i club come posso fare?"
Kiyoko: "ne parleremo oggi, ora vieni con me."
Ci dirigemmo verso la mia classe e arrivate alla porta lei mi fece segno di entrare, la spalancai e guardai i miei nuovi compagni di classe, tra di loro vidi un volto conosciuto, era lui!, La piccola carota!
Salutai il professore che mi invitò a sedermi vicino al ragazzo dai capelli arancioni il quale mi rivolse un enorme sorriso, gli sorrisi a mia volta e presi posto.
Finalmente suonò la campanella della pausa pranzo e sentii una voce chiamarmi dalla mia destra.
??: "Ciao t/n Io sono Shoyo Hinata! Piacere di conoscerti!"
T/n: "Ciao!"
Hinata: "E lui è Kageyama.."
Mi presentò un ragazzo molto alto, con dei capelli blu/nero e uno sguardo terrificante, i due ragazzi erano agli antipodi ma sembrava andassero d'accordo.
T/n: "Ciao Kageyama"
Il ragazzo mi rivolse un cenno del capo e dopodiché si girò per andarsene, Hinata a quel gesto iniziò a seguirlo e la mia attenzione fu distratta dal rimbombo del suono del mio nome. Mi girai verso la porta e vidi Kiyoko che mi disse di seguirla, ora che ci facevo caso era davvero bella. Mi fece fare il giro della scuola come mi aveva detto e poi iniziammo a parlare.
Kiyoko: "Come ti sembra la scuola?"
T/n: "è bellissima, la adoro!"
Kiyoko: "Sono felice ti piaccia, sai io sono all'ultimo anno e pensare di non essere qui il prossimo mi mette un non so che di tristezza."
Kiyoko: "Allora t/n che club ti piacerebbe frequentare?"
T/n: "mi piacerebbe un sacco praticare il club di pallavolo!"
Kiyoko: "Allora, il club femminile ha già iniziato i campionati e entrare ora vorrebbe dire non giocare... Però se ti va potresti venire con me ed aiutarmi come menager nel club maschile, dato che sono all'ultimo anno e il prossimo non ci sarò più volevo iniziare a passare il mio ruolo a qualcun'altra. Potresti anche solo stare per un po', tempo che il primo giro del campionato femminile finisca e poi iscriverti a quello..."
T/n: "Penso sia un'ottima idea! Ti aiuterò!"
Kiyoko: "Perfetto allora ci vediamo oggi pomeriggio in palestra!"
Salutai Kiyoko e mi diressi verso la mia classe quando, passando vicino a una porta che dava sull'esterno, vidi Hinata che faceva dei passaggi con un altro ragazzo, mi avvicinai sperando non mi vedessero ma non fu così.
Hinata: Hey t/n! Ti piace la pallavolo?
T/n: "Hem... Si molto"
Hinata: "che bello! Ti va di fare due passaggi con me e Sugawara?"
T/n: "Certo"
Il ragazzo insieme ad Hinata era abbastanza alto, aveva dei buffi capelli grigi e degli occhi marroni/verdognoli che trasmettevano sicurezza e serenità.
Mi unii a loro per passare gli ultimi momenti della pausa e notai che Hinata faceva davvero schifo nelle basi così io e Sugawara iniziammo ad aiutarlo, fino a quando non suonò la campanella.
Le lezioni furono lunghissime e quando finalmente finirono mi diressi verso la palestra. Entrai all'interno e tutti i ragazzi vennero da me a presentarsi, evidentemente Kiyoko gli aveva detto del mio arrivo, mi avvicinai alla ragazza e la salutai.
??: "C'È L'HO FATTA!"
I ragazzi guardarono con un enorme punto interrogativo l'uomo che stava entrando in palestra, così il capitano della squadra prese la parola.
Daichi: che succede professor Takeda?
Professor Takeda: Questo sabato andremo a Tokyo per un'amichevole!!
I ragazzi iniziarono a urlare e festeggiare .
La settimana passò molto in fretta, mi trovavo bene con tutti e finalmente arrivò l'atteso sabato.

Gli occhi del gufo//Bokuto×readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora