Appena finí mi fece cambiare, avendo la brillante idea di uscire dalla camera.
Bokuto's pov
La feci cambiare e io mi diressi verso i genitori di T/n per chiedergli delle cose che lei non sapeva.
Bokuto:"HEY HE....Ehm è permesso?"
Mamma:"Certo caro entra pure"
Papà:"No!"
Mamma:"Eddai non ha combinato nulla! Anche tu eri così alla sua età!"
Bokuto:"Volevo chiederle se mercoledì potevo portare t/n a Tokyo per restare fino a sabato..., In quei giorni non avrebbe neanche scuola.."
Papà:"NON SE NE PARLA"
Mamma:"Io penso sia un'idea bellissima invece!, È così romantico!"
A quell'affermazione diventai rosso, ma cercai di nasconderlo il più possibile.
Mamma:"Va bene se te lo diciamo domani?"
Bokuto:"Certo, la ringrazio"
In quel momento arrivò t/n che mi sorrise, indossava un paio di jeans e una maglietta corta con delle stampe colorate e sopra portava una felpa nera, era davvero bella.
Bokuto:"Oh le dispiace se andiamo a fare una passeggiata?"
Mamma:" Ma va! Divertitevi e fate attenzione mi raccomando!"
T/n's pov
Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso un parco non molto distante, il gufo era silenzioso, fin troppo, così decisi di rompere il silenzio.
T/n:"Di che stavate parlando?"
Non mi rispose. Mi misi davanti a lui camminando all'indietro per vedere il suo viso, non era dei più allegri.
T/n:"HEY TERRA CHIAMA BOKUTO!"
Mi guardò per qualche secondo e poi tornò a fissare il pavimento. Decisi così di fermarmi e gli diedi un grosso abbraccio mettendo la mia testa nell'incavo del suo collo, lui ne approfittò e mi prese in braccio.
T/n:"COSA FAI GUFO HAHAHHA"
Bokuto:"Mi diverto un po'!"
T/n:"Mettimi giú!"
Bokuto:"Non se ne parla piccola!"
T/n:"Eddai!"
Bokuto:"Mhhh vediamo un po'. Ti metto giù solo se..."
Bokuto:"... Solo se mi dai un bacio!"
T/n:"Cosa!?"
Bokuto:"Va bene, se tu non mi baci accetti di stare in braccio!"
Bokuto:"Guarda che non succede mica nulla eh! È un bacio non ti sto chiedendo di..."
Si fermò come se avesse voluto dire qualcosa di stupido e dopo averlo cancellato dalla mente mi guardò sorridendo.
Bokuto:"Un bacio non significa nulla"
Questo lo sapevo bene, ancora non capivo cosa provavo per lui e ciò mi terrorizzava.
Gli diedi un leggero bacio sulla guancia e dopo mi pietrificai per l'imbarazzo.
T/n:"O-ora Mettimi giú!"
Bokuto:"Scusa? Quello non era un bacio, chi sono io tua nonna?"
Iniziò a guardarmi negli occhi e dolcemente mi posò a terra, ma non mi lasciò comunque e gli occhi erano ancora posati su di me. Mi prese il viso con le mani, le nostre facce si avvicinarono sempre di più fino a quando le nostre labbra non si toccarono. Ci stavamo davvero baciando. Sentivo le farfalle nello stomaco e mai e poi mai avrei voluto staccarmi.
Bokuto:"Visto era facile no? E poi non vuol dire nulla!"
T/n:"S-si assolutamente nulla..."
Da lontano vidi Hinata arrivare e corsi a salutarlo, mi disse che stava tornando a casa e che non poteva rimanere con noi così tornammo sui nostri passi.
Finalmente arrivammo al parco, mi misi nel prato e iniziai a giocare con il fili d'erba, ero abbastanza nervosa, aveva deciso lui di uscire e non sapevo cosa aspettarmi.
Bokuto:"Quindi che vuoi fare?"
T/n:"Che intendi?"
Bokuto:"Ci vieni con me a Tokyo?"
T/n:"Se ai miei va bene, certo!"
Le parole mi erano uscite dalla bocca senza che io le volessi davvero pronunciare, volevo davvero stare insieme a Bokuto ma allo stesso tempo avevo paura di ciò che provavo.
Bokuto:"EVVIVA!"
Restammo lì a chiacchierare fino a quando il cielo si ricoprì di grossi nuvoloni nero carbone e iniziò a piovere.
Il gufo raccolse la coperta da terra e ci incamminammo verso casa con passo spedito, le gocce d'acqua iniziarono a bagnarci i capelli e l'asfalto era più scivoloso che mai. Mi avvicinai a Bokuto inconsapevolmente, e dopo 10 minuti ci ritrovammo davanti al portone di ingresso.
Suonai il campanello, nessuna risposta, nessun rumore, luci spente. In casa non c'era nessuno e io non mi ero portata le chiavi dietro, sicura che al nostro ritorno ci sarebbero stati i miei genitori; mi girai verso bokuto e lo guardai disperata.
Bokuto:"Tutto ok?"
T/n:"Siamo chiusi furi..."
Controllai velocemente il cellulare per vedere se mi avessero scritto, ma nulla, non potevano entrate e stava diluviando.
Ci sedemmo sulle scale bagnate del portico senza fare nulla, mi guardai attorno, il cielo era grigio e il rumore delle gocce che cadevano sulla terra era come un a triste melodia, non c'erano altri rumori, solo acqua sull'asfalto. Il "profumo" della strada bagnata mi inondò le narici e subito dopo ebbi un brivido. Bokuto mi guardò preoccupato e prese la coperta usata prima per poi coprirci entrambi, ero davvero tanto vicino a lui, sentivo il suo calore addosso, i suoi respiri e a tratti anche il suo cuore.
Passarono diversi minuti, nessuno aveva detto nulla forse tutti e due eravamo troppo immersi nei nostri pensieri per riuscire a comunicare; il silenzio che si era creato fu interrotto da un tonfo, poi un altro e infine delle luci accecanti illuminarono tutto il vialetto di casa.
Due figure scesero dalla macchina e ci vennero incontro preoccupate, appena notarono che stavamo tutti e due bene fecero un sospiro di sollievo e aprirono la porta di casa. Salii di corsa le scale per andarmi a mettere qualcosa di asciutto seguita da Bokuto.
T/n:"Gufo vado a cambiarmi in bagno, ti faccio portare dei vestiti, poi vediamo per i capelli."
I suoi capelli ricadevano sulla fronte umida, sembrava quasi un'altra persona.
Bokuto:"Va bene grazie! HEY HEY HEY GUARDA CHE SE VUOI TI PUOI CAMBIARE DI QUI EH!"
Scoppiammo tutti e due a ridere e dopo aver preso qualcosa dall'armadio mi diressi in bagno.
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Gli occhi del gufo//Bokuto×reader
FanfictionT/n si è da poco trasferita nella prefettura di Miyagi insieme a suo padre. Proverà ad entrare nel club di pallavolo, sport che fin da piccola l'ha sempre appassionata, purtroppo non potrà giocare vere partite e per ciò resterà in panchina, prendend...