Prologo

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La grande sala in marmo bianco e dorato splendeva lucente grazie alle ampie finestre da cui facevano capolino i raggi del sole.

Un imponente trono d'argento con zaffiri incastonati rendeva possibile la visuale completa della sala.

Seduta su di esso vi era una meravigliosa figura femminile.

Aveva abiti candidi, con lunghi capelli del colore della neve e occhi come le gemme dello scranno.

Impugnava un grande scettro d'argento con una gemma blu posta sopra, il volto bello fissava impassibile la donna davanti a lei.

Al centro della sala, su un grande simbolo dorato che rappresentava il sole, Emerald osservava la sua sovrana, Chaelta.

La sua bellezza non aveva nulla da invidiare a quella della regina, con lunghi boccoli dorati e occhi color smeraldo puro.

Era alta, dal corpo forte ma sinuoso e femminile con due immense ali candide che si trovavano dietro la schiena.

<<Dunque, mia fedele Emerald, che notizie mi porti?>> domandò con voce leggera come una nuvola.

<<Abbiamo ricacciato tutti i demoni nelle profondità della terra, il continente di Kallirhoe è al sicuro>> rispose mesta.

<<Non potevo aspettarmi nulla di diverso da te, la guerriera più forte delle Dee del cielo. I demoni tremano quando ti vedono arrivare sul campo di battaglia>>

Emerald chinò il capo rispettosa e Chaelta si alzò dal trono.

<<Tuttavia, mi sono giunte voci a dir poco ingiuriose e squallide e vorrei la conferma da te. Suppongo siano false>>

<<Mia signora?>> chiese confusa.

Chaelta la guardò con i suoi grandi occhi azzurri e subito dopo le porte si aprirono facendo entrare un'altra figura alata.

Emerald strinse la mano sul pomolo della grande spada legata alla cinta alla vista di Riria, Dea del tempo.

Non aveva abiti candidi come lei e Chaelta ma neri, sensuali e provocanti, che contrastavano la pelle diafana e i lunghi capelli chiari.

<<Riria, cosa ci fai qui?>>

<<Sono venuta ad assicurarmi che tu non dica il falso, mia cara Emerald>> disse sorridendo.

<<Rispondi>>

Lo sguardo di Emerald tornò alla sua regina.

<<Emerald, mia prode guerriera, è vero che ti sei lasciata corrompere da uno sporco demone? Di aver infranto il tuo voto di obbedienza e lealtà verso le Dee?>>

Per un momento ebbe dei brividi lungo la schiena e il sorrisetto di Riria la irritò profondamente. Sapeva.

<<Io...>>

<<Non esitare e rispondi subito!>>

Emerald si inginocchiò solenne.

<<Mia regina, l'ho fatto. Ma lasciatemi spiegare...>>

<<Ha osato violenza su di te? Tu, che puoi spazzare via i nemici con la forza della Spada del Cielo?>>

La voce della Grande Dea era alterata ma Emerald non si scompose.

<<Nessuna violenza, maestà. Egli è diverso...>>

<<Silenzio!>> urlò.

La voce rimbombò per tutta la sala chiara ed Emerald abbassò lo sguardo.

Chaelta si passò la mano tra i capelli setosi.

La Spada dei DannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora