<<Ehi bellezza, porta altro vino!>>
La fanciulla sbuffò all'ennesima ordinazione ma nascose tutto dietro un sorriso e si voltò elegantemente con il vassoio tra le mani, sopra di esso c'erano due boccali pieni di vino.
<<Arrivano subito>>
Gli abiti, gonna scura e corpetto bianco, valorizzavano forme generose e la pelle chiarissima.
I lunghi capelli color miele erano lasciati sciolti e un paio di vispi occhi turchesi risiedevano su un volto dolce e bello.
Posò i due boccali sul tavolo e disse sorridendo :
<<Sono altre due monete d'oro>>
Uno degli uomini, brutto, basso e quasi calvo, la fissò malizioso.
<<E per altro?>>
<<Cosa intende?>>
<<I tuoi servigi, bambolina>>
Si sentì gelata.
Ecco l'ennesimo ubriacone che scambiava una ragazza che lavorava in una taverna per una prostituta.
Non ne poteva più.
<<Signore, qui non si offrono servigi di nessun tipo. Trovate un bordello per la vostra lussuria>>
Fece per andare via ma fu afferrata per un braccio.
<<E se volessi te?>> domandò con l'alito fetido.
Le venne da vomitare.
<<Io non faccio queste cose indecenti!>> sbottò con le guance rosse.
<<Non fare la preziosa, prima o poi dovrai pur conoscere un vero uomo>> biascicò dandole una pacca sul sedere.
<<Dai, mostra la mercanzia!>> urlò l'altro uomo allungando una mano verso il corpetto.
<<Lasciatemi andare!>> sibilò scostando con violenza la mano e cercando di liberare il braccio.
<<Siamo clienti affezionati. Dai, Viaja, sii buona>>
Viaja non ci vide più dalla rabbia e schiaffeggiò con forza l'uomo sul viso lasciandogli un vistoso segno rosso.
Questi si toccò la guancia incredulo.
<<Brutta sgualdrina!>> urlò.
Prima che potesse reagire, un pugnale si conficcò sul tavolo.
Era a lama lunga e dal manico argentato con una pietra blu che fungeva da pomolo.
Viaja ringraziò mentalmente il suo salvatore e notò un uomo dai capelli ricci e neri, con una barba ben curata e la cotta argentata, che aveva il viso sul bancone.
Alla cintura portava una grossa spada e sollevò la mano guantata.
<<Scusi, lady, potrei avere del vino?>> mormorò.
<<Arrivo subito!>> rispose correndo via.
I due uomini erano ancora gelati dalla paura.
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<<Ah, Jagga! Mio caro, vecchio amico, Jagga>>
L'anziano accanto a lui sospirò. Ormai aveva perso il conto di quanto vino avesse bevuto.
<<Grevan, non ti sembra di esagerare?>>
Grevan fissò l'amico.
Jagga aveva almeno il triplo dei suoi anni con una folta barba bianca e capelli grigi.
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La Spada dei Dannati
FantasíaPer secoli, il continente di Kallirhoe è stato luogo di scontro tra i demoni di re Limal e le divinità della Grande Dea Chaelta. A guidare le schiere opposte vi sono Dreal, possessore della temuta Spada dei Dannati, ed Emerald, detentrice della Spad...