Capitolo quattordici

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La dolce brezza estiva scompigliò i lunghi capelli di Daventh, l'ibrido osservò gli splendidi occhi viola di Amaranta e annuì.

<<Giuro che sarò abbastanza forte da resistere ad ogni sussurro della spada>>

La regina sorrise.

<<Hai una grande forza di volontà>>

<<Voi sapete dirmi se mio padre...insomma...>>

Amaranta scosse la testa.

<<Non lo percepisco più da anni>>

Daventh chinò la testa e Viaja gli strinse la mano, lui la fissò stupito e la giovane gli sorrise.

<<Sono sicura che sia vivo. Forse è tenuto prigioniero da qualche parte ma non morto>>

<<Vorrei essere ottimista come te, Viaja>>

<<Ora cosa farai?>> chiese Eulalia.

<<Andrò alle Sorgenti d'Argento per fare rifornimento, dopodiché partirò alla ricerca della spada>>

Il cuore di Viaja sussultò a quelle parole. Rischiava davvero di non rivederlo più?

<<Giovane Daventh, sai che nel momento in cui metterai piede in quella terra avrai tutti i demoni contro? Sei una minaccia troppo grande per loro. Ci sono demoni che escono anche alla luce del sole e due di questi sono proprio Busla e Raxsas>>

<<Lo so, ma non ho altra scelta. Se mio padre è tenuto prigioniero devo salvarlo, altrimenti mia madre non avrebbe pace>>

Lo sguardo di Amaranta si fece triste.

<<L'anima di tua madre non sarebbe in pace nemmeno se tuo padre non fosse stato catturato>>

<<Cosa vuole dire?>> domandò teso.

<<La maledizione che colpì Emerald non riguardava solo la vita ma anche la morte, non avrebbe mai conosciuto gioia e pace. La Grande Dea non permette alla sua anima di ascendere ed è bloccata in un limbo di eterno dolore>>

Daventh si sentì gelato.

Non solo suo madre era stata umiliata nonostante avesse protetto per secoli Dee e umani, ora non trovava pace nemmeno dopo la morte?

No. Doveva spezzare la maledizione.

<<Immagino che Chaelta possa spezzarla>>

Amaranta annuì.

<<Dopo aver trovato la spada la convincerò a farlo>>

<<La Grande Dea è molto potente, non sottovalutarla>>

<<Non lo farò>> concluse con un piccolo inchino.

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Viaja ed Eulalia erano rimaste da sole nel grande salone, la fata osservava l'amica.

<<Conosco quello sguardo. Viaja, non vorrai davvero andare con lui?>> domandò preoccupata.

Viaja aveva lo sguardo basso.

<<Io...>>

<<Ti prego, non farlo. È pericoloso>>

<<Non posso lasciarlo solo, Eulalia. Sento che devo andare con lui>>

<<Non sai combattere i demoni e rischi di morire. Non può sempre proteggerti laggiù>>

La Spada dei DannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora