Busla sembrava soddisfatto del suo lavoro, l'addome e il torace di Dreal si stavano rimarginando più lentamente del normale ma il demone aveva resistito e non aveva ceduto.
Il sangue macchiava la sua pelle e il pavimento in un'inquietante pozza scarlatta ai suoi piedi.
Leccò il liquido cremisi dalla lama del pugnale e gli afferrò i capelli sollevandogli la testa.
<<Ho affondato una lama intrisa di magia del Caos nelle tue budella e ancora non parli. Perché sei così testardo, Dreal? Sono questi i sentimenti di un padre verso il figlio?>> sibilò a pochi centimetri da lui.
Dreal tossì appena.
<<Sono cose che...non potrai mai...capire>> mormorò.
<<Non posso? Hai ragione, sono cose che ti rendono debole e inetto. Guardati, sei patetico. Quando eri spietato tutti ti temevano, anche lo stesso sovrano>> disse.
<<Non voglio più essere quel demone>>
<<Questo è impossibile, Dreal. Il Caos scorre nelle nostre vene altrimenti non avresti mai impugnato quella spada e lei non ti avrebbe mai riconosciuto come degno>>
<<E tu...credi di poterla usare...senza conseguenze?>>
Busla assottigliò lo sguardo pericolosamente.
<<Sono molto più forte di te>>
<<La tua volontà è debole, la spada coglierà subito questo tuo lato e ti corromperà facendoti diventare un suo burattino>>
<<Come osi darmi del debole?!>> urlò.
La lama affondò ancora una volta nel suo addome e Dreal quasi urlò per il dolore atroce, il sangue riprese a scorrere.
Busla lo baciò, sentendo il sapore ferroso, e rise.
<<Prima o poi cederai, Dreal. È solo questione di tempo>> disse estraendo la lama.
Dreal gettò la testa in avanti, i polsi gli dolevano tantissimo e si sentiva stordito per la troppa perdita di sangue nonostante la rigenerazione.
Da quando avevano percepito la presenza di suo figlio, i torturatori non gli avevano dato un attimo di tregua.
Era stanco, motivo per cui la rigenerazione stava rallentando.
<<Dreal, non voglio ucciderti>>
Il tono di Busla sembrò stranamente sincero e lo guardò.
La sua espressione fredda e quasi arcigna aveva lasciato posto ad altro, quegli occhi blu parvero brillare per un momento.
Il demone gli diede le spalle e solo dopo Dreal capì.
<<Busla...>>
<<Stai zitto, non dire nulla. Manderò Reilba alla ricerca di tuo figlio, il suo sangue sarà una fonte di richiamo per la spada dato che non vuoi collaborare>> disse a denti stretti.
<<Ragazzo...>>
Un forte schiaffo lo colpì in pieno viso, Busla si era girato velocemente e nei suoi occhi c'era rabbia.
<<Non sono più un moccioso che puoi comandare a bacchetta! Tra tutti hai scelto lei. Tu, traditore del tuo stesso sangue!>> urlò.
Era la prima volta che Dreal lo vedeva perdere la sua fiera compostezza.
<<Abbiamo perso molti fratelli e sorelle, in più il nostro re. Maledetto! Ti maledico!>>
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La Spada dei Dannati
FantasíaPer secoli, il continente di Kallirhoe è stato luogo di scontro tra i demoni di re Limal e le divinità della Grande Dea Chaelta. A guidare le schiere opposte vi sono Dreal, possessore della temuta Spada dei Dannati, ed Emerald, detentrice della Spad...