Il continente di Kallirhoe era detto anche " dalla splendida, chiara corrente" per la grande varietà di fiumi, sorgenti e cascate che possedeva.
Una risorsa inestimabile di acqua pura e dolce che donava vita a ogni cosa.
Dove vi erano sorgenti e fiumi c'era pesce in abbondanza e l'acqua nutriva gli alberi rendendoli alti, forti e ricchi di frutta dolce e profumata.
Kallirhoe non aveva città ma piccoli villaggi e i boschi erano i regni di fate ed elfi.
<<Dryto, l'hai presa?>>
<<Non ci arrivo!>>
Sotto un grande albero di mele rosse e mature una bambina di otto anni teneva sulle spalle il fratellino di cinque.
Avevano entrambi occhi turchesi e capelli dorati come il miele, molto spesso venivano scambiati per gemelli.
La piccola si mise quasi in punta di piedi.
<<E adesso?>>
Dryto allungò la manina e il polpastrello sfiorò il frutto.
<<Ci sono quasi, Viaja>>
Quando afferrò la mela un sorriso nacque sui loro volti.
<<Questa la dividiamo in due>> disse Dryto.
Un piccolo scoiattolo sbucò tra le foglie verde smeraldo e il bambino si spaventò.
Viaja cercò di mantenersi in equilibrio ma caddero tutti e due. Fu la maggiore a rialzarsi di scatto, i fili d'erba tra la gonna color crema e i capelli, e si guardò attorno preoccupata.
<<Dryto!>> chiamò allarmata.
<<Sono quassù>>
Guardò sopra e vide Dryto tenuto per i fianchi da una fata dai capelli rossi e occhi di indaco.
I vestiti erano color topazio e le ali presentavano sfumature dell'arcobaleno.
Viaja sorrise e sollevò le mani.
<<Eulalia, che bello!>> esclamò.
La piccola fata rise, era poco più grande di Viaja e posò Dryto sul prato. Il bambino stringeva la mela.
<<Cosa stavate facendo?>> chiese curiosa.
Dryto le mostrò il frutto e lei si mise a ridere.
<<Davvero? Stavate rischiando per una mela?>>
<<Ma le mele che crescono qui sono le più buone di tutta Kallirhoe>> protestò Viaja.
Eulalia ridacchiò.
<<Perché non me lo avete detto? Vi aiutavo>>
La fata volò verso l'albero e posò la mano sul grande tronco.
<<Cosa fai?!>> chiese Dryto, curioso.
<<Chiedo all'albero il permesso di cogliere le mele>>
<<Ma gli alberi non parlano>> disse Viaja.
<<Ti sbagli, ogni cosa vivente può comunicare. Noi fate lo sentiamo, anche i fiumi ci parlano>> rispose Eulalia.
<<Anche io voglio farlo!>> esclamò Dryto.
<<Ed io vorrei tanto avere delle ali bellissime come le tue>> disse Viaja con aria sognante.
La fata sorrise, poi toccò il ramo scuotendolo appena. Tre mele caddero e Viaja le raccolse avvolgendole nel grembiule della sua gonna.
Lei e Dryto si fissarono, dopo il loro sguardo si posò sull'albero e sorrisero.
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La Spada dei Dannati
FantasyPer secoli, il continente di Kallirhoe è stato luogo di scontro tra i demoni di re Limal e le divinità della Grande Dea Chaelta. A guidare le schiere opposte vi sono Dreal, possessore della temuta Spada dei Dannati, ed Emerald, detentrice della Spad...