Capitolo ventisei

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<<La spada è mutata>> disse Viaja sconvolta.

<<Vuole chiudere i conti>> rispose Jagga.

<<Reilba ha fatto una strana espressione alla sua vista>>

Il vecchio stregone rise.

<<È una spada molto potente contro un demone di quel calibro>>

<<Cosa cambia dalle altre?>>

<<È nata da una piuma>>

<<Come?>> chiese confusa.

Ma Jagga non rispose e continuò a osservare il suo protetto con orgoglio.

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Reilba sibilò alla vista della lucente lama e Grevan fece un passo avanti.

<<Cosa ti prende? Hai paura?>>

<<Io? Paura di te?>> chiese beffarda.

Grevan agitò la spada con forza, il colpo del fendente fu così potente da tagliare in due il masso dietro la demone.

Reilba spalancò gli occhi quando un taglio si formò sulla sua guancia colando sangue.

La donna lo asciugò con il pollice e lo fissò con puro odio.

<<Vi credevo estinti. Vi abbiamo uccisi tutti>> sibilò.

Grevan non rispose e Daventh lo fissò.

<<Estinti? Ma chi sei tu, davvero?>>

<<Non ha importanza, oggi avrò solo la mia vendetta>>

Veloce e leggero come il vento, Grevan si trovò a pochi centimetri da Reilba e questa volta fu la donna a parare il colpo mettendosi sulla difensiva.

Il cavaliere era veloce e forte quasi quanto lei, ma non tollerava che un mortale la mettesse con le spalle al muro.

Era la spadaccina più forte del Caos, incuteva timore a tutti.

Allora perché lui non indietreggiava? Perché non aveva paura?

Furente, pronunciò un incantesimo nella lingua del caos e le rune nere ripresero a pulsare come prima.

Grevan parò il raggio oscuro con la spada che fu assorbito dalle rune di diamante e poi rispedito a Reilba con il doppio della forza.

Il demone riuscì a tagliare in due la sfera di energia pura e la rabbia ne sconvolse i bei lineamenti.

<<Non ho più alcun dubbio, appartieni all'ordine dei Cavalieri Divini. Com'è possibile? Eravate tutti morti!>> urlò.

Cercò tra i suoi ricordi, li aveva uccisi tutti. Come poteva esserne sopravvissuto uno?

Inoltre era troppo giovane, qualcosa non tornava. Eppure quella spada apparteneva a loro.

Arma disgustosa e immorale.

Grevan parò un colpo indirizzato al suo fianco e il successivo diretto al collo.

Riusciva a prevedere le sue mosse.

Era così ovvia? No, non poteva essere vero.

Per la prima volta nel corso della sua lunga vita immortale, Reilba sentì il suo cuore oscuro battere per la paura.

Normalmente un duello la eccitava, specialmente quando l'avversario era alla sua altezza.

Ora cosa le stava succedendo?

La Spada dei DannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora