Mi misi un vestitino rosa largo che metteva in mostra la mia bellissima pancia ormai da nono mese, oggi dovevamo vederci con Thomas e la sua nuova ragazza e ci eravamo dati appuntamento in un bar approfittando della bella giornata di sole.
«Pronta bellezza?» disse mio marito che già era giù con la sua camicia bianca che metteva in risalto i suoi pettorali.
«Un po' tesa ma ci sono» lo tirai dolcemente dalla camicia per stamparli un bacio sulle labbra.
«Non ti preoccupare ci sono io amore..e poi lo già conosciuta ieri e credimi è un amore ti piacerà» mi rassicurò.
«Di te mi fido..ora sto più tranquilla».
Andammo in macchina e dopo qualche minuto arrivammo, ci fermammo nei tavolini fuori il bar dove avevano già preso posto Thomas e Antonia..era bellissima lei.
«Salve gente!» Thomas con la sua solita allegria ci accolse.
«Ciao Thomas» ci sedemmo e mio marito mi accarezzò una mano.
«Ciao Calithea io sono Antonia» mi sorrise dolcemente.
«Che piacere conoscerti» le sorrisi mentre con l'altra mano mi accarezzavo la pancia.
«Il piacere è mio..sai Thomas mi ha detto che sei una ragazza meravigliosa e beh..tuo marito che sei la perfezione in persona» ridacchiò.
«Hanno esagerato, io mi vedo una comune ragazza che è super innamorata del suo uomo» dissi in imbarazzo.
«Tutte ci vediamo così, ma le persone che ci amano o che ci vogliono bene ci vedono sempre perfette».
«Si..hai ragione».
«Quando nascerà il piccolo?» i suoi occhi si posarono sulla mia pancia.
«In realtà in questi giorni ormai ci siamo e non vediamo l'ora che arrivi».
«Io adoro i bambini, non vedo l'ora di vederlo anch'io questo bimbo».
Era diversa da Miriam questa volta Thomas aveva fatto centro.
Arrivarono le ordinazioni, ovviamente stando incinta quella che più esagerò fui io visto che ordinai una crêpes piena di nutella accompagnata da un letto di fragole e tanto zucchero sopra.
«Niente critiche io mangio per due» subito mi difesi mentre mi gustavo il dolce.
«Tranquilla mammina lo sappiamo che per dare alla luce un bambino come si deve ha bisogno di mangiare molto» ridacchiò Thomas.
«Ecco, e poi ne e felice perché quando mangio dolci scalcia» ridacchiai.
«Al papà piacciono molto i dolci avrà preso da me» si intromise Javier sorridente come non mai, quando si parlava di me o di suo figlio era sempre così..e per me era una delle dimostrazioni che ci amava.
«Che famiglia dolciosa» rise Thomas finendo il suo caffè.
La giornata proseguì bene e dopo il bar facemmo un giro in centro senza esagerare visto che ero agli sgoccioli mi stancavo facilmente, quando rientrammo in casa mi cambiai e andai nella camera che sarebbe stata del nostro piccolo, i miei occhi si posarono da quelle piccole tutine e non potetti resistere all'emozione.
«Immagina il nostro piccolo con indosso tutte queste cose» entró Javier che si guardò attorno.
«Sarà un bambino alla moda» ridacchiai e mi asciugai le lacrime.
«Già mi immagino tu che lo fai addormentare tra le tue braccia mentre io li accarezzo il capo e ti tengo stretta a me» sussurrò guardando la culla.
«Saranno ogni giorno momenti magici appena sentiremo il suo pianto riempire la sala parto».
«Io i miei momenti magici già li ho iniziati da quando sei entrata tu nella mia vita».
«Per me non sono momenti quelli con te, tu ormai sei parte di me e ormai è indescrivibile ciò che sento con te..sei la cosa più bella che mi poteva capitare».
«Vale lo stesso per me..sei stata la luce nel mio tunnel oscuro».
«É tu la mia luce nel mio tunnel oscuro».
Avvicinammo le nostre labbra che si unirono in un bacio passionale..uno dei tanti nostri baci..era tutto perfetto..mancava solo nostro figlio.
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Siamo un capolavoro dell'universo
RomansaLei..luminosa come una stella, capelli marroni come la terra e due occhioni marroni che brillano come delle gemme preziose. Lui..cattivo, un mostro senza sentimenti e spietato. Un capo della mafia spagnola-russa che prova divertimento nel vedere gli...