Cap.13

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Arrivò il grande giorno, ero super agitata ma con indosso quell'abito mi sentivo un po' come una principessa che stava per realizzare il suo sogno.

«Oh..amore sei un incanto» disse mia madre mentre mi finiva di posizionare il velo.

«Grazie mamma..» cercai di non piangere per non rovinare quel meraviglioso trucco che Elisa la truccatrice mi ha realizzato.

«Prima di andare tesoro prendi il bouquet che facciamo qualche scatto» arrivò il fotografo, Federico un ragazzo sui 30 anni che sapeva metterti a proprio agio.

Scattai qualche foto da sola o con vari parenti e ci dirigemmo in chiesa, decorata da fiori bianchi e petali di rose bianche sempre per restare in tema.

«Papà..» mi avvicinai.

«Pronta principessa?» disse prendendomi la mano, nei suoi occhi brillavano le lacrime..era molto emozionato.

«Pronta» alla fine una lacrima mi scese e la vidi appoggiarsi su uno dei fiori che decorava il mio bouquet.

POV'S JAVIER.

Ero molto teso, ero un mafioso ma anch'io mami agitavo per delle cose e in questo caso l'agitazione prese il sopravvento quando la musica iniziò a suonare dolci melodie.

Alzai lo sguardo e la vidi entrare con suo padre..sembrava proprio una principessa..o meglio la mia quasi regina.

Appena si mise vicino a me strinsi la mano al padre e i miei occhi furono rapiti dalla sua bellezza..non potevo desiderare altro nella vita..oggi ebbi la certezza che stavo per sposare la donna giusta, Calithea la mia donna.

Durante la cerimonia la vidi nervosa così dopo lo scambio delle fedi le presi la mano e gliela accarezzai per rassicurarla.

«Per il potere conferito dalla chiesa..io vi dichiaro marito e moglie..può baciare la sposa» disse il prete sorridendo.

Musica per le mie orecchie, l'attirai a me e la baciai mentre nella chiesa risuonavano gli applausi dei nostri parenti e amici.

«Ora sei mia» sussurrai accarezzandole sempre la mano.

«Ero già tua» sussurrò a sua volta e mi ribaciò velocemente prima di uscire dalla chiesa.

Le sue parole mi riempirono di gioia, si sentiva da tempo già mia..era un amore..una donna.

Dopo che ci lanciarono addosso petali di rose e un po' di riso ci fu la foto di gruppo.

«Ci vediamo in sala» disse mia moglie salutando alcuni invitati.

Salimmo sulla Lamborghini bianca che avevo comprato, uno dei ultimi modelli e a tutta velocità partì.

«Anche il giorno del nostro matrimonio dobbiamo fare Fast and Furious» ridacchiò.

«Sai che amo la velocità e poi voglio arrivare prima così finiamo prima è così a mia volta ti potrò fare mia prima» la guardai con un sorrisetto.

«Sei incredibile» mi lasciò un bacio sulla guancia e tornò a guardare il panorama.

Arrivammo alla sala, un elegante tenuta in periferia.

Appena entrammo tutti ci accolsero sempre con un applauso e noi prendemmo posto al nostro tavolo decorato da ninfee bianche.

«É tutto perfetto» sorrise bevendo un po' d'acqua.

«Lo sarà stanotte» la guardai.

«Che marito impaziente» mi sussurrò all'orecchio.

«Sei tu che mi mandi in tilt, sembri una dea».

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