L'aeroporto era pieno di gente, per fortuna dovevamo partire con il Jet privato di Javier.
«Ecco Thomas» disse alzandosi dalle sedia che dava la visuale sulla pista.
Lo seguí e dietro Thomas si fece spazio una ragazza stupenda, occhi chiari e capelli sul biondo, sembrava una Barbie.
«Ciao» mi disse dolcemente «Io sono Miriam la moglie di questo rompi scatole» ridacchiò.
«Io sono Calithea..accompagno beh..Javier» dissi nervosa..io in realtà per lui non ero nessuno.
«Wow però è la prima volta che il mio amico è accompagnato da una ragazza tranquilla..facciamo progressi» ridacchiò Thomas.
«Dobbiamo continuare o possiamo dirigerci al Jet che ci sta aspettando?» Javier era al quanto irritato.
«Si andiamo prima che diventi una bestia ne facciamo scappare tutti» Thomas li diede una pacca sulla spalla.
Una volta saliti prendemmo posto, Javier vicino Thomas mentre io vicino Miriam.
«Sai per un attimo speravo fossi la sua ragazza» disse giocando con una ciocca di capelli.
«Oh..no io beh..non sono nessuno» dissi gesticolando.
«Calithea io sono convinta che con te lui può cambiare» sorrise.
«É un potente capo della mafia..come potrebbe una ragazzina come me semplice e insignificante farlo cambiare?».
«Basta aprire il nostro cuore..alle persone che vogliamo che entrino nella nostra vita» mi guardò con i suoi bellissimi occhi.
Oltre che bella era pure una maestra di vita.
«Io così ho fatto con Thomas, lui era spietato..cattivo, ma poi eccoci qui» ridacchiò e mostrò la sua fede nuziale.
«Ci proverò, anche se sarà difficile» abbassai lo sguardo.
«Nulla è impossibile» mi fece l'occhiolino.
Chissà forse aveva ragione, forse Javier aveva solo bisogno di qualcuno che lo amava per quello che era, lui mi piaceva fisicamente era comunque un ragazzo che sapeva il fatto suo, ma caratterialmente non lo sapevo neanch'io ero abbastanza confusa.
Dopo un paio di ore arrivammo finalmente in Russia e ci dirigemmo verso il nostro hotel, un imponente e struttura di lusso nel centro di Mosca.
«Non fate casino che la notte vogliano dormire» ci disse Thomas prima di sparire in camera sua.
Ero al quanto in imbarazzo.
«Peccato il letto lo dobbiamo dividere» disse Javier sistemando le sue cose nell'armadio.
«Per me non c'è problema» cercai di mostrarmi dolce.
«Per me invece si, io dormo con una donna solo se mi da piacere altrimenti no» sbuffò.
«Ma soltanto al sesso pensi tu?» lo guardai.
«Le donne sono nate per questo..soddisfare un'uomo a letto» incrociò il suo sguardo con il mio.
«No ti sbagli caro» mi avvicinai «Siamo tutti uguali e le donne non sono un'attrazione su cui potete fare le vostre porcate!» strinsi i pugni.
«Se non ti chiudi la bocca lo sai già come andrà a finire» alzò la voce.
«Vai su uccidimi pure..tu solo quello sai fare uccidere!» sbottai all'improvviso.
Stavo giocando con il fuoco..ma già sapevo che avrebbe avuto la meglio su di me.
Mi spinse contro il muro e le sue possenti mani toccarono il mio collo violentemente.
«Tu non sei nessuno» iniziò a stringere la presa.
«Neanche tu lo sei» dissi tossendo..voleva strozzarmi assurdo.
«Benvenuta nel tuo incubo peggiore» mi lasciò.
«Già lo ero prima di venire con te» mi accarezzai il collo che era diventato tutto rosso.
«Preparati a dire addio alla tua purezza..io quello che non mi viene dato me lo prendo da solo!» con un sorrisetto sulle labbra mi lasciò sola in stanza.
Questo ragazzo era impossibile, perfino un leone avrebbe paura di lui, voleva togliermi la verginità..per lui ero quello un divertimento da usare quando voleva sfogarsi..e io stupida che cercavo sempre di essere gentile, non chiedevo molto volevo solo una persona accanto che mi amava.
STAI LEGGENDO
Siamo un capolavoro dell'universo
Storie d'amoreLei..luminosa come una stella, capelli marroni come la terra e due occhioni marroni che brillano come delle gemme preziose. Lui..cattivo, un mostro senza sentimenti e spietato. Un capo della mafia spagnola-russa che prova divertimento nel vedere gli...