Era il grande giorno, io e Javier eravamo diretti al ginecologo per sapere il sesso della nostra creaturina.
Miriam non si era fatta vedere per fortuna, anche se avevo un po' di paura di lei, mentre Thomas veniva a trovarci quasi ogni giorno.
«Sono così nervosa» sussurrai mentre stringevo la mano di Javier.
«Andrà tutto bene piccola» provò a rassicurarmi anche se era più teso di me.
Quando una coppia uscì entrammo anche noi e salutammo il ginecologo.
Mi stesi e mi alzai la maglia, ormai era una cosa che avevo imparato, era come di routine.
Iniziò a passarmi sopra la crema fredda (non so come si chiama scusate) che mi fece venire i brividi sul monitor comparì il nostro amore.
Accarezzai la mano di Javier mentre una lacrima mi rigò la guancia.
«É stupendo» sussurrò Javier osservando il monitor.
«Vi mostro meglio il viso facendo un'altro tipo di ecografia» disse il ginecologo dolcemente, si vede che amava il suo lavoro.
Dopo qualche minuto comparse il viso del nostro bimbo e a quel punto abbracciai in lacrime Javier..era lì nella mia pancia che già rideva e faceva la linguaccia..era una cosa unica.
POV'S JAVIER.
Vedere mio figlio già così felice dentro la pancia di mia moglie mi fece scogliere, quando Calithea mi abbracciò in lacrime lasciai che anche le mie emozioni uscivano e le lacrime rigarono il mio viso.
«In tutti i miei anni di carriera con tutte l'ecografie fatte raramente mi è capitato di guardare una cosa simile, questo bambino emoziona anche me» disse il ginecologo porgendoci la foto che mostrava il nostro bambino.
Ovviamente continuai a guardare solo la foto del suo viso, che mi suscitava emozioni uniche.
«Giusto che sbadato mi sono scordato di dirvi il sesso» ridacchiò il ginecologo pulendo la pancia di mia moglie.
«Cos'è?» dicemmo insieme io e lei.
«É un maschietto» sorrise.
Avrò un figlio maschio, se non avevate mai visto un mafioso piangere quello ora era il momento di vederlo perché a breve avrei formato un nuovo mare.
«Abbiamo un cucciolo» sussurrò mia moglie.
«Il nostro cucciolo» le lasciai un bacio sulla pancia.
POV'S CALITHEA.
Il mio piccolino era un macchietto, sarà forse l'istinto da mamma ma erano mesi che me lo sentivo.
Una volta usciti dal ginecologo iniziammo una delle mie attività preferite..shopping.
Entravamo in vari negozi di ogni tipo e iniziammo anche a strutturare la camera per il bambino.
«Questo monello prima mi ha fatto emozionare» ridacchiò Javier per poi accarezzarmi la pancia.
«Sa come emozionare i suoi genitori» dissi entrando in casa distrutta.
Andammo in stanza e io ammirai tutte le cose che abbiamo preso per il bambino.
«Da domani iniziano i lavori della camera per il nostro piccolo boss» disse mio marito baciandomi.
«Ma sentilo il piccolo boss» ridacchiai.
«Eh si il nostro piccolo boss che riempiremo d'amore».
Sorrisi e mi sistemai nel letto, ormai dormivo solo in intimo faceva caldo e il piccolo sembrava stare più comodo.
«Non vedo l'ora di averti tra le mie braccia» sussurrai parlando con il mio piccolo e in quel momento sentí i suoi calci riempirmi di gioia.
Ero ancora un po' impaurita per Miriam, non si è fatta sentire per niente e questo non era da lei, in questo momento però dovevo godermi il mio bambino che insieme a Javier era la cosa più importante, Javier non avrebbe mai buttato per strada me e il bambino, lui era diverso, era un'uomo che amava sua moglie e suo figlio è mai l'avrebbe fatto.
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Siamo un capolavoro dell'universo
RomanceLei..luminosa come una stella, capelli marroni come la terra e due occhioni marroni che brillano come delle gemme preziose. Lui..cattivo, un mostro senza sentimenti e spietato. Un capo della mafia spagnola-russa che prova divertimento nel vedere gli...