eva;
<dai Eva, tocca a te, alza il completino su> ride Lou aiutandomi a salire il completino in lingerie nero, mi guardo allo specchio e sospiro. Lavorare di notte e soprattutto in un bar pieno di uomini sconosciuti mi fa paura, tanta paura.
E se vi state chiedendo perché lo faccio ecco a voi la mia risposta.
Ho una figlia, si chiama Odette ed ha solamente 3 anni e mezzo ed io sono il suo unico pilastro nella sua vita dato che il padre durante la gravidanza mi ha completamente abbandonata. Ancora mi chiedo con quale coraggio sia riuscito a fare questa merdata.
Studio per diventare ballerina e questo lavoro anche se sporco mi permette di mantenere Odette e i miei studi.
<ripassa il rossetto, oggi ce ne saranno delle belle> Lou mi passa il rossetto e lo strofino sulle labbra dando più volume ad esse.
Lou è il proprietario del pub.
Mi guardo allo specchio schifata dalla mia stessa figura. Questa non sono io, sono quasi del tutto nuda, truccata al massimo, capelli finti e lentine azzurre.
Entro in scena sul piccolo palchetto e mi guardo intorno, tantissimi uomini sono poggiati sotto che mi guardano quasi con la bava alla bocca. Che schifo. Ogni sera è ormai la stessa storia.
Inizio a muovermi lentamente senza farmi sovrastare dai mille pensieri.
Spero che un giorno Odette possa perdonarmi per tutto questo.
<Kylian oh, vieni qui> guardo sotto di me notando un ragazzo con una giacca rossa.
<che mangi oh per essere così perfetta> mi giro nuovamente e sorrido debole, che schifo.
<non rispondi?> chiede nuovamente e tengo la bocca chiusa ignorandolo del tutto, odio quando mi distraggono mentre lavoro.
<beh allora starò qui a vederti> si siede sul palchetto e continua a guardarmi dalla testa fino ai piedi senza un pizzico di decenza.
Mi abbasso alla sua altezza arrivando al suo orecchio.
<alza il culo e va via.> lui mi guarda male e scuote la testa ridendo.
<ti bastano questi?> dice porgendomi delle banconote, le prendo e le conto.
Cazzo. Ci sono circa due mila euro.
Li metto nella tasca del vestitino e continuo la mia serata.
<balli benissimo, non ti meritano qui>
Ma questo oggi si è fissato con me? Rido leggermente e scuoto la testa.
Che serata.
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La serata è giunta al termine e finalmente mi libero dei miei vestiti indossando una calda felpa.
Prendo in mano i soldi di quel ragazzo e sorrido, con questi finalmente potrò pagare i mesi arretrati dell'affitto di casa mia. Anche se è stato scorbutico alla fine si è dimostrato un ottimo cliente.
Indosso il giubbotto ed esco dal camerino, ormai non è rimasto nessuno.
<EVA CHI CAZZO TE LI HA DATI?> urla Lou avvicinandosi a me e levandomi i soldi dalle mani, rimango immobile.
<ti prego lo sai per cosa mi servono, per favore.>
<te lo scordi, se vuoi mantenere tua figlia e realizzare il tuo cazzo di sogno vai a fare la prostituta.> urla lui spingendomi via e mettendo i miei soldi nella sua tasca.
<va via ora, per favore> sussurra calmandosi ed io mi reco verso l'uscita.
Mi sento tirare il braccio e quando mi giro noto il ragazzo dei soldi, i suoi occhi sono super verdi quasi simili ai miei.
<oh, sei tu la ragazza che ballava?> ride e annuisco.
<senti non ho tempo da perdere che ti serve?> chiedo schietta.
<solo sapere il tuo nome>
<non ho un nome>
<impossibile signorina> ride.
Vuole prendersi gioco di me il ragazzino?
<senti ho un sacco di cose da fare e non posso perdere tempo con te> apro la porta per uscire.
<<allora vuol dire che verrò ogni sera per scoprire il tuo nome misterioso.
Strano che tu non mi conosca, sono Neymar Jr, il calciatore del PSG e del Brasile>>Neymar Jr?
Santo cielo solo un calciatore mancava alla lista dei pervertiti di Parigi.<ciao Neymar> vado definitivamente via.
Non appena arrivo a casa trovo Jasy, la Baby-Sitter della mia piccola.
<sta dormendo> sorride e annuisco dandole qualche moneta.
<grazie davvero> sussurro e lei scuote la testa.
<lo faccio con piacere, lo sai.> sorride ed esce andando via.
Salgo al piano di sopra senza fare rumore ed apro lentamente la porta della stanza di Odette.
<mami mami> non appena la vedo scendere giù dal letto piangendo il mio cuore si spezza per la millesima volta in una giornata. Si leva il ciuccio tenendolo tra le sue manina e allarga le braccia.
La prendo in braccio.
<amore mio> la stringo forte e lei fa la stessa cosa inalando il mio profumo.
<non andare via la sera.. è brutto lì> singhiozza ed io le accarezzo la piccola schiena.
Non c'è cosa peggiore di vedere la propria figlia stare male per te.
<vuoi dormire con me?> chiedo e lei annuisce, la porto nella mia stanza e ci corichiamo insieme.
<notte mami> chiude gli occhi e si addormenta, le accarezzo delicatamente i capelli e sospiro lasciandole qualche bacio. Esco il mio cellulare dalla tasca dei pantaloni e vado su Instagram cercando quel ragazzo.
Neymar Jr.
Bella merda. Eccolo. Milioni di persone seguono questo sfigato che corre dietro a un pallone?
Oh santo dio perdonami.
Guardo i suoi post con vari commenti di diverse ragazze, beh si tratta bene per essere un morto di figa.
Poso il cellulare e provo a dormire anch'io.
Che vita piena di misteri.