neymar;
2 anni dopo..
Mi preparo per la partita, forse la mia ultima partita dato che sto riscontrando dei problemi al ginocchio. Oggi non è solo questione di vincere e basta, oggi si gioca per la finale di Champions.
Sono successe così tante cose in questi ultimi anni, tutte positive però senza nessun imprevisto, nessuna delusione solo tanta felicità e vita.
Vita che non sentivo dentro le mie ossa ormai da anni ed ora è sempre presente in me.
Sistemo le calze e indosso le mie amate scarpe che ho realizzato insieme al brand della Puma.
<<uu Brasileroo>> ride Kylian dandomi un colpo sulle spalle e sorrido.
<<come va?>> chiede indicando il ginocchio e sospiro.
<<così così, potrebbe andare meglio>> Annuisce e anche lui si cambia.
Non appena entriamo in campo la tifoseria si fa sentire e mi da la giusta carica per dare il massimo.
Le partite di Champions sono le mie preferite ma non quando il tuo avversario è proprio il tuo migliore amico: Leo Messi.
Ho passato gli anni migliori della mia vita a Barcellona con lui, Luis, Gerard e tutti gli altri che in questo momento stanno rincorrendo la palla. Sono così distratto ed ho paura di fare male, non voglio portare la mia squadra alla rovina quindi mi do da fare.
Tra tiri, palleggi, dribbling e passaggi arriva il primo goal da parte di Angel che corre ad esultare davanti alla telecamera corro anch'io verso di lui e lo abbraccio forte.
Ripartiamo subito in attacco e tutto sembra andare bene.
Il tempo scorre e quasi non mi sento le gambe, mi accascio a terra dal dolore e sospiro.
<<Ney oi>> si avvicina Mauricio ed io scuoto la testa, non riesco più. Lui mi sorride passandomi una mano sulla fronte e mi fa portare via dallo staff dei medici.
<<siamo campioni di Europa Neymar>> guardo i minuti rimanenti e sta per finire il recupero, i miei occhi si riempiono di lacrime e tremo dalla forte emozione che mi stringe lo stomaco.
L'ultima coppa che ho sollevato è stata proprio per il Barça.
Il fischio finale arriva subito questo mio pensiero ed io provo a correre verso i ragazzi che sorridono venendomi a prendere, esultiamo, piangiamo.
Le emozioni che si provano sono tante e non si possono nemmeno spiegare a parole.
Guardo la tribuna e salgo verso Eva e Isabel che hanno seduti accanto Odette e Davi, non appena la mia ragazza incontra il mio sguardo mi sorride abbtacciandomi subito ed io la bacio.
<<quanto ti amo>> sussurro tra un bacio e l'altro.
<<siamo orgogliosi di te campione>> sorride passandomi una mano tra i capelli che sono complemente zuppi di sudore, rido e poi abbraccio Isabel che è emozionata tanto quanto me.
<<ti voglio bene>> le lascio un ha in guancia e lei sorride.
<<io di più>>
Mio figlio si arrampica in braccio a me strattonandomi dalla felicità, quando lo vedo così spensierato, così felice per qualcosa di così importante per me il mio cuore vibra.
Odette fa la stessa cosa riempiendomi di baci.
<<bravo papà!!>> sorride la piccola.
Io e Eva ci guardiamo entrambi emozionati.
Mi ha davvero chiamato papà.
<<come hai chiamato Neymae Odette?>> chiede incredula Eva.
<<papà!>> le abbraccio entrambe e poi faccio scendere i piccoli giù con me per la premiazione, scattiamo tantissime foto con la coppa, con le medaglie e tutto il resto.
Chiedetemi se sono felice?
La loro risata, come il suono di uno scontro di stelle, come l'unione di due pianeti, come l'amore vero.
E infine c'è lei, l'amore della mia vita, Eva, se non fossi mai andato in quel locale tutto questo non sarebbe stato possibile.Mi sdraio sul prato verde e Isabel, Odette, Davi e Eva fanno la testa cosa. Uniamo le nostre mani e chiudiamo gli occhi.
Questa è la mia vita, ed è l'inizio di una nuova era, la nostra era.
fine.