eva;
Qualcosa è di intralcio ed è proprio la voce di mia figlia, mi stacco subito da Neymar e sorrido guardandola.
<<mami, ti cercavo ho avuto paura>> corre lei in braccio a me stringendomi.
Stringo il suo esile corpicino e le lascio diversi bacini sul collo.
Intanto Neymar fa un passo indietro e sorride guardandoci.
<<sto bene amore>> la rassicuro e lei sbadiglia poggiando la sua guanciotta sulla mia spalla.
<<entriamo dentro?>> lei annuisce.
<<hai intenzione di rimanere fuori?>> chiedo a Ney ridendo e lui scuote la testa seguendoci.
Guardo l'orario.
4:30 am.
<<quindi tu sei l'amico della mamma?>> chiede Odette a Neymar e lui ride.
<<beh si>> prende posto sul divano accanto a noi e Odette continua ad osservarlo.
La mia bimba ha una capacità assurda di osservare e capire determinate situazioni che anche per me a volte sono impossibili da capire.
Poggia il suo sguardo sulle mani del brasiliano che successivamente afferra.
<<sei veramente bello, sei francese?>> gli chiede sorridendo.
<<sono brasiliano ma abito a Parigi ormai da anni>> le pizzica la guancia e Odette passa sulle sue gambe.
I miei occhi si appesantiscono e mi addormento.
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neymar;
<<lo sai che io un papà non lo ho?>> il mio cuore si stringe a queste parole e le accarezzo i capelli.
I bambini sono così fragili ed hanno il cuore troppo buono in qualsiasi momento.
La dimostrazione la può dare anche mio figlio, Davi, ha 10 anni ma ha il cuore più buono di questo mondo.
Non mi sarei mai perso la sua nascita e soprattutto la sua crescita nonostante io non stia più con la madre.
Come ha potuto abbandonare questo scricciolo.
Ha i capelli castani, gli occhi verdi e due fossette sulle guanciotte.
Somiglia tantissimo a Eva.
<<ma hai la mamma che ti ama tantissimo>> sorrido e la piccola annuisce.
Ormai il sole è sorto e Eva continua a dormire beatamente sul divano, io non ho chiuso occhio, ho ascoltato tutte le storie di Odette.
<<andiamo a preparare la colazione alla mamma?>> chiede e annuisco alzandomi.
La piccola sale in braccio a me ed io la stringo forte andando in cucina.
<<a mamma cosa piace la mattina?>>
<<preparale il latte con i biscotti>> sorride.
Inizio a preparare il latte.
<<e tu una fidanzata la hai?>> mentre sistemo i biscotti Odette mi pone questa domanda.
<<per il momento no>> sorrido.
<<e allora vorresti essere il mio papà?>>
Rimango immobile mentre verso il latte.
L'ingenuità dei bambini.
Tutti siamo stati bambini.
Nella mia vita ho ricevuto tantissime domande ma questa mi ha spiazzato.
<<buongiorno!>> sentiamo dire da Eva che entra in cucina.
<<mamii guarda Neymar ti ha preparato il latte!>> sorride la piccola portandole la tazza.
<<grazie mille amore>> le lascia un bacio e poi si avvicina a me ridendo.
<<sicuro che non l'hai avvelenato?>>
<<sono uno chef>> rido e lascia anche a me un bacio in guancia.
Le sue labbra sulla mia guancia bruciano.
Ci sediamo a tavola.
Mangio qualche biscotto e bevo un caffè.
<<dai amore, adesso però fai la brava ok?>> le guardo attentamente.
Eva ha una siringa in mano, la poggia sulle labbra della piccola che inizia a tirare il liquido.
Sbianco.
<<bravissima>> ride Eva che contagia pure Odette.
<<okok basta>> le sistema la coda.
<<vado a giocaree>> urla la piccola correndo verso il salotto.
Restiamo solo noi due in questa cucina così piccola ma piena d'amore.
Un amore sconfinato quello che lei prova per la sua piccola, mi ricorda me con Davi.
<<Odette ha carenza di vitamine quindi la mattina prende queste fialette>> sorride lei indicandole.
<<avevo intuito>> le sorrido dolcemente.
<<scusa..per la domanda che ti ha fatto, ma i bambini son->> la blocco.
<<oi>> le prendo la mano e le lascio un bacio.
<<non mi ha dato fastidio, assolutamente>> sorrido e lei chiude gli occhi.
<<anche io ho un bambino>>
<<e me lo dici così?>> chiede ridendo ed io annuisco.
<<è la mia fortuna>>
<<come Odette per me>>
Entrambi sorridiamo.
Mi perdo nei suoi occhi, ancora da scoprire, da esplorare.
