capitolo 2

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neymar;

Continuo ad allenarmi con i ragazzi ma non riesco a concentrarmi. Penso da ieri a quella ragazza in quel pub, dio se era bella e non parlo della sua figura da ballerina, parlo di lei quando l'ho vista uscire senza neanche un filo di trucco.

<Ney oh>> mi giro di colpo sentendo la voce di Kylian.

<dimmi> mi limito a dire passandomi una mano in fronte.

<ti chiamo da un'ora> ride lui ed io annuisco.

<che succede?> chiede preoccupato.

<<non lo so, io vado> gli do una pacca sulla spalla e mi alzo dalla panchina afferrando il mio borsone e mettendolo in spalla.

<bro, oi> mi blocca e scuoto la testa andando via.

Alzo il mio giubbotto e guardo la luna, oggi è particolarmente bella, la sua luce infatti illumina tutta la strada. Mi ritrovo nuovamente davanti a quel pub, la voglia di entrare supera ogni limite infatti seguo il mio istinto.

Non appena entro sento il suono amplificato della musica che rimbomba alle mie orecchie. Sorpasso varia gente che sta ballando ed alzo il cappuccio della felpa per non farmi riconoscere. Mi intrufolo dentro uno stanzino e tiro un sospiro di sollievo.

<oh cazzo> non appena vedo una ragazza vestirsi poggio subito le mani sugli occhi.

E quella ragazza è proprio quella di ieri sera.

<DIO MIO CHE CI FAI QUI> sussurra lei indossando nuovamente la felpa.

Tolgo le mani dagli occhi e la guardo. Avevo ragione sulla sua bellezza che non si smentisce mai.

<DI NUOVO TU> sbuffa e annuisco.

<scusami non sapevo fossi qui dentro>

_

eva;

<mi dici che ci fai qui di nuovo?? dio se spunta Lou mi ammazza> sbuffo preoccupata e lui incrocia le braccia dietro la sua testa.

<hei hei rilassati>> si avvicina a me ed io mi allontano.

<ti ho detto che non devi infastidirmi.> non appena la porta sento delle voci fuori dalla porta sbianco. Lou, se mi trova così mi caccerà fuori in un battibaleno. Nella mia mente frulla un'idea folle ma perfetta per allontanarlo.

<non ho intenzione di perdere il lavoro per colpa tua. Dietro questa cazzo di porta ci sta il proprietario che se mi vede ancora così mi licenzia.>

<e quindi? non è di mio interesse>

<se mi licenzia potrò dire addio alla mia bambina.> lo guardo dritto negli occhi e lui spalanca la bocca.

<dobbiamo fare finta di avere un rapporto sessuale, solo così lui si allontanerà e mi lascerà continuare.> il ragazzo sembra aver capito perfettamente e sorride.

<beh solo a una condizione>

<tutto quello che vuoi basta che mi salvi il culo.>

<<dimmi come ti chiami.>> 

Sbuffo.

<dopo te lo dirò però adesso levati la maglia> lui annuisce fiero di se stesso e si avvicina a me facendo scontrare i nostri corpi.

<quanto ci metterà?> chiede sussurrando ed io scuoto la testa.

Non appena la porta si apre lo bacio subito e lui mi stringe a se iniziando ad accarezzare i miei fianchi, non è uno di quei baci viscidi ma un bacio dolce.

<oh> Lou mi guarda immobile ed io mi stacco dal brasiliano che mi regge.

<ho interrotto qualcosa?> chiede ridendo e annuisco sorridendo.

<non lo vedi che sono impegnata qui capo>  rido e lui fa la stessa cosa.

<buona serata allora> chiude la porta ed io allontano Neymar da me, si chiama così giusto?

<dio mio, grazie davvero> passo una mano in fronte e mi giro verso lo specchio iniziando a stuccarmi.

La mia serata finisce qui.

<non dimentichi qualcosa?> chiede lui.

<cosa?> rido e lui scuote la testa mordendosi le labbra.

<come ti chiami?> giro gli occhi.

<Eva> rido e lui fa la stessa cosa.

<hai davvero una figlia?> chiede prendendo posto nuovamente sulla sedia e annuisco.

<e come mai qui?>

<il jolly era solo uno non due> rido.

<hai ragione> dice giocando con un mio pennello.

<e quindi sei tu la ragazza di cui tutti qua dentro sono innamorati, me compreso> ride ed io mi giro verso di lui levandogli il pennello dalle mani e mettendolo al suo posto.

<sono tutti innamorati della figura che mi costruisco non di questa sfigata> mi indico levando le extension dai miei capello.

<non penso proprio> sorride.

Poso tutto il materiale dentro il borsone e chiudo la cerniera.

<beh allora vado> lui scuote la testa e mi blocca.

<non potrò contattarti vero?> chiede e rido girandomi verso di lui.

<come sei insistente> ride e afferro la sua mano, prendo una penna e gli scrivo il mio instagram su di essa.

<profilo chiuso> esco e vado via.

Certo che ne esiste di gente strana

𝐎𝐮𝐬𝐚𝐬𝐢𝐚;𝐧𝐣𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora