eva;
Ho sbagliato a venire in Brasile, ho sbagliato ad intrufolarmi in casa di Ney anche se lui ha apprezzato il nostro arrivo: ho sbagliato.
Potevo immaginarmi tutto ma non questa reazione da parte di sua madre. Da come Ney me l'aveva descritta sembrava tutt'altra persona, ma quando ho incrociato i suoi occhi ho capito che non le piacevo anzi, era proprio disgustata.
In questo momento vorrei trovarmi in un aereo diretto a Parigi e buttarmi alle spalle l'accaduto che si ripete in loop nel mio cervello fino allo sfinimento. Il sole sta tramontando e qui a San Paolo la vista è a dir poco stupenda, il cielo è macchiato di così tanti colori che non riesco nemmeno a distinguerli.
<<ehi preciosa>> mi stringo a me sentendo le mani di Ney poggiarsi sui miei fianchi e sospiro per poi prendere un bel respiro profondo, le sue labbra si poggiano sul mio collo e lascia un umido bacio su di esso. Abbozzo un sorriso.
<<come va?>> sussurra e giro il viso verso il suo.
<<potrebbe andare meglio>> lui annuisce e mi fa sedere sulle sue gambe.
Non parliamo, restiamo a guardare gli ultimi minuti di luce che poi verranno seguiti dal buio e dalle stelle.
<<senti, che ne dici di andare a cena. Solo noi due e nessun altro>>
<<e Odette?>>
<<a Bell non dispiacerà tenerla, non sai quanto si è affezionata>> ride e la stessa cosa faccio io.
<<va bene>> mi alzo e lui mi lascia un bacio.
<<vai a farti bella>>
Mi reco in bagno e libero il mio corpo da ogni tipo di tessuto che ho addosso, non appena entro sotto il getto dell'acqua il mio corpo viene ricoperto di brividi. Passo circa 15 minuti e poi esco iniziando a vestirmi, decido di indossare un semplice vestito nero corto fino a metà coscia e delle scarpe non molto alte.
<<sei pronta?>> chiede Ney e rido annuendo rumorosamente così che possa sentirmi anche da dietro la porta che si apre successivamente.
<<wow, sei, beh, stupenda>> sorride mettendo le mani in tasca ed io arrossisco un po'. Amo i suoi dolci complimenti.
Lui è sempre perfetto, nulla da dire, nulla da invidiare.
<<andiamo dai>> mi prende per mano e ci rechiamo in macchina.
Il tragitto non è molto lungo e passiamo quei 5 minuti cantando, parlando e soprattutto pensando ad altro. Amo questi momenti con lui e so che non esiste niente di meglio in questo o forse non esiste proprio.
<<eccoci preciosa>> scende dalla macchina e poi mi apre la portiera facendomi scendere.
Guardo un piccolo tavolino in spiaggia e sorrido, la serata è veramente magica. Le stelle ricoprono il cielo e la luna le illumina.
<<è veramente stupendo qui..>> sorrido guardandomi intorno non appena mi siedo.
<<qui è sempre tutto stupendo, ma oggi ancora di più>> mi prende la mano e le lascia un bacio.
Iniziamo a cenare.
Ogni tanto mi perdo a guardarlo, sono così attratta da lui che è impossibile spiegare a parole ciò che davvero provo.
<<vieni qui>> lo seguo togliendomi le scarpe e lo rincorro.
<<NON SONO VELOCE COME TE UFF>> rido e lui mi prende la mano tirandomi verso di lui, i nostri petti si scontrano e le nostre labbra pure senza però toccarsi.
<<che fai mi vuoi baciare?>> rido e lui scuote la testa sdraiandosi sulla morbida sabbia, lo imito e mi stringo a lui.
<<vedi quella stella?>> mi indica una stella, forse la più luminosa che c'è.
Annuisco.
<<quello è Davi>> sorride e la stessa cosa faccio io, le sue dita sfiorano il mio braccio e i suoi anelli freddi si poggiano sulla mia pelle.
<<e da oggi quella è Odette>> i miei occhi si illuminano e asciugo una piccola lacrima che è appena scesa sul mio volto.
<<sai, voglio bene a Odette come se fosse mia figlia e voglio proteggerla con tutto me stesso.>> sorride fissando i miei occhi ormai zuppi di lacrime.
<<non hai idea di quanto io sia grata a te, sono grata a questo mondo per averti incontrato e ti giuro che non ti ringrazierò mai abbastanza per tutta la felicità che mi stai donando e che stai donando a Odette.>> lui mi asciuga con il pollice gli angoli degli occhi umidi e mi bacia dolcemente.
Ogni volta che ci baciamo per me è sempre come la prima, gli stessi brividi, gli stessi sentimenti ne più ne meno.
<<e tu non hai idea di quanto ti amo Eva.>>
Mi ama?
Ha davvero detto ti amo?
Sorrido come una scema e lo ribacio.
<<ti amo anch'io>> mi accarezza delicatamente i capelli e restiamo abbracciati per un tempo infinito che vorrei non finesse mai.
<<ho sempre avuto paura ad amare o ad essere felice ma stavolta lo sono.>> il suo sorriso al chiaro di luna è ancora più bello.
Lui è lui-
Io sono io.
Credo che insieme siamo la combinazione perfetta per la nostra felicità.
Perchè si, siamo felici, sono felice.
