cap 20

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eva;

Ho sbagliato a venire in Brasile, ho sbagliato ad intrufolarmi in casa di Ney anche se lui ha apprezzato il nostro arrivo: ho sbagliato.

Potevo immaginarmi tutto ma non questa reazione da parte di sua madre. Da come Ney me l'aveva descritta sembrava tutt'altra persona, ma quando ho incrociato i suoi occhi ho capito che non le piacevo anzi, era proprio disgustata. 

In questo momento vorrei trovarmi in un aereo diretto a Parigi e buttarmi alle spalle l'accaduto che si ripete in loop nel mio cervello fino allo sfinimento. Il sole sta tramontando e qui a San Paolo la vista è a dir poco stupenda, il cielo è macchiato di così tanti colori che non riesco nemmeno a distinguerli.

<<ehi preciosa>> mi stringo a me sentendo le mani di Ney poggiarsi sui miei fianchi e sospiro per poi prendere un bel respiro profondo, le sue labbra si poggiano sul mio collo e lascia un umido bacio su di esso. Abbozzo un sorriso.

<<come va?>> sussurra e giro il viso verso il suo.

<<potrebbe andare meglio>> lui annuisce e mi fa sedere sulle sue gambe. 

Non parliamo, restiamo a guardare gli ultimi minuti di luce che poi verranno seguiti dal buio e dalle stelle.

<<senti, che ne dici di andare a cena. Solo noi due e nessun altro>>

<<e Odette?>>

<<a Bell non dispiacerà tenerla, non sai quanto si è affezionata>> ride e la stessa cosa faccio io.

<<va bene>> mi alzo e lui mi lascia un bacio.

<<vai a farti bella>> 

Mi reco in bagno e libero il mio corpo da ogni tipo di tessuto che ho addosso, non appena entro sotto il getto dell'acqua il mio corpo viene ricoperto di brividi. Passo circa 15 minuti e poi esco iniziando a vestirmi, decido di indossare un semplice vestito nero corto fino a metà coscia e delle scarpe non molto alte.

<<sei pronta?>> chiede Ney e rido annuendo rumorosamente così che possa sentirmi anche da dietro la porta che si apre successivamente.

<<wow, sei, beh, stupenda>> sorride mettendo le mani in tasca ed io arrossisco un po'. Amo i suoi dolci complimenti.

Lui è sempre perfetto, nulla da dire, nulla da invidiare.

<<andiamo dai>> mi prende per mano e ci rechiamo in macchina.

Il tragitto non è molto lungo e passiamo quei 5 minuti cantando, parlando e soprattutto pensando ad altro. Amo questi momenti con lui e so che non esiste niente di meglio in questo o forse non esiste proprio.

<<eccoci preciosa>> scende dalla macchina e poi mi apre la portiera facendomi scendere. 

Guardo un piccolo tavolino in spiaggia e sorrido, la serata è veramente magica. Le stelle ricoprono il cielo e la luna le illumina. 

<<è veramente stupendo qui..>> sorrido guardandomi intorno non appena mi siedo.

<<qui è sempre tutto stupendo, ma oggi ancora di più>> mi prende la mano e le lascia un bacio.

Iniziamo a cenare.

Ogni tanto mi perdo a guardarlo, sono così attratta da lui che è impossibile spiegare a parole ciò che davvero provo.

<<vieni qui>> lo seguo togliendomi le scarpe e lo rincorro.

<<NON SONO VELOCE COME TE UFF>> rido e lui mi prende la mano tirandomi verso di lui, i nostri petti si scontrano e le nostre labbra pure senza però toccarsi.

<<che fai mi vuoi baciare?>> rido e lui scuote la testa sdraiandosi sulla morbida sabbia, lo imito e mi stringo a lui.

<<vedi quella stella?>> mi indica una stella, forse la più luminosa che c'è.

Annuisco.

<<quello è Davi>> sorride e la stessa cosa faccio io, le sue dita sfiorano il mio braccio e i suoi anelli freddi si poggiano sulla mia pelle.

<<e da oggi quella è Odette>> i miei occhi si illuminano e asciugo una piccola lacrima che è appena scesa sul mio volto.

<<sai, voglio bene a Odette come se fosse mia figlia e voglio proteggerla con tutto me stesso.>> sorride fissando i miei occhi ormai zuppi di lacrime. 

<<non hai idea di quanto io sia grata a te, sono grata a questo mondo per averti incontrato e ti giuro che non ti ringrazierò mai abbastanza per tutta la felicità che mi stai donando e che stai donando a Odette.>> lui mi asciuga con il pollice gli angoli degli occhi umidi e mi bacia dolcemente.

Ogni volta che ci baciamo per me è sempre come la prima, gli stessi brividi, gli stessi sentimenti ne più ne meno.

<<e tu non hai idea di quanto ti amo Eva.>>

Mi ama?

Ha davvero detto ti amo?

Sorrido come una scema e lo ribacio.

<<ti amo anch'io>> mi accarezza delicatamente i capelli e restiamo abbracciati per un tempo infinito che vorrei non finesse mai.

<<ho sempre avuto paura ad amare o ad essere felice ma stavolta lo sono.>> il suo sorriso al chiaro di luna è ancora più bello. 

Lui è lui-

Io sono io.

Credo che insieme siamo la combinazione perfetta per la nostra felicità.

Perchè si, siamo felici, sono felice.

𝐎𝐮𝐬𝐚𝐬𝐢𝐚;𝐧𝐣𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora