capitolo 14: piccoli giganti crescono

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Quando arrivarono nel palazzo, i ladri fantasma non pensavano che l'avrebbero trovato più colorato e allegro: erano in un immenso giardino fiorito circondato da mura d'acciaio, il cielo era sereno con un sole felice, davanti c'era un edificio rosa che sembrava il più grande asilo nido mai visto, tante e tante giostre per bambini dove c'erano versioni cognitive di bambini dai zero ai dieci anni che giocavano e a badare a loro c'erano le ombre dall'aspetto di cameriere aristocratiche e bambinaie.
"Non trovate un po' strano questo palazzo?" Chiese wizard. "Per il fatto che è letteralmente tutto sole e arcobaleni? Sì è così." Le versioni cognitive dei bambini sembravano comportarsi come bambini normali: giocavano, si divertivano e le ombre facevano loro compagnia e intervenivano in caso di bua come qualsiasi bambinaia che si rispetti. Improvvisamente, si sentì un annuncio da quella che sembrava la voce dell'ombra di takeyama da degli autoparlanti. "Figli miei, è ora di tornare dentro perché è ora del riposino. La mamma vi ha preparato una bellissima storia per tutti voi." La voce sembrava molto dolce e materna e al suo suono, le bambinaie presero i bambini cognitivi in braccio e li portarono dentro l'edificio. "Per essere un palazzo sembra abbastanza carino e normale." Ammise illya ma joker sapeva che le apparenze ingannano; infatti, Archer li chiamò mentre fissava una finestra nel muro d'acciaio. "Ragazzi? Penso che dovreste dare un'occhiata." I ladri fantasma guardarono la finestra e quello che videro li lasciò sotto shock: il mondo oltre il muro era un grosso deserto nero roccioso, il cielo era buio senza sole, nuvole o luna e stelle, i fiumi erano sporchissimi di quello che sembrava sangue, gli alberi erano contorti e appassiti, circolavano creature raccapriccianti impossibili da descrivere e si nutrivano di cadaveri impossibili da identificare.
"Oh mio Dio.....è spaventoso....." Rispose Sky mentre rider le proteggeva la vista dall'orrore. "Ma che cos'è?" Joker e saber avevano una teoria. "Credo che veda così il mondo esterno dal quale deve proteggere i bambini." "I nostri genitori ci proteggono sempre dai pericoli sconosciuti al di fuori della nostra casa e della nostra vita. Lei vede letteralmente il mondo come un posto malvagio e ostile." "Questo spiega questo muro: Per fare in modo che non escano a vedere i pericoli." Concluse rider. "Dobbiamo entrare nell'edificio e trovare il tesoro." E così i ladri fantasma entrarono dentro l'ingresso dell'asilo.
Dentro era la perfetta stanza dei giochi che un bambino possa desiderare: il tappeto ricordava un puzzle multicolore con tanti numeri e animali incisi, c'erano giocattoli di ogni tipo e dimensione, peluche di dimensioni assurde, libricini e tante altre cose. "Alla faccia del viziare i propri figli." Ammise Archer. "Dove sono le guardie?" "Credo siano le bambinaie ma non le vedo da nessuna parte." Davanti alla sala dei giochi c'erano parecchie scale e diverse porte che conducevano chissà dove. "Controlliamo le stanze, il tesoro dev'essere qui in giro." E si misero a ispezionare le stanze. Nella prima c'era la cucina che aveva fornelli rosa con cuoricini lunga chissà quanti metri, un frigorifero gigante che conteneva chissà quanto cibo, un menù che indicava una dieta bilanciata a ciascun bambino, dei depositi di posate, piatti e bicchieri e tanti Carelli che potevano trasportare di tutto. "Con una cucina del genere si può sfamare un intero esercito." Ammise rider. "Almeno sappiamo che il tesoro non è qui." Uscirono dalla stanza per provare quella prossima, il bagno. C'era una vasca da bagno molto larga, gabinetti dentro porte con nomi illeggibili per ciascun bambino, lavandini attaccati l'un l'altro con tanto di scorta di sapone e salviette. C'era anche un lungo tavolo con scorte di pannolini da cambiare per ogni neonato che entrava.
"Quante persone ci vorrebbero per cambiare i pannolini e fare il bagno a tanti bambini secondo voi?" "Ci vorrebbe un esercito: le bambinaie che abbiamo visto sembrano letteralmente essere addestrati per questo. Purtroppo, non vedo il tesoro da nessuna parte." E cambiarono stanza.
Sembrava di cercare un ago in un gigantesco edificio fatto di paglia ma valeva la pena controllare comunque; la prossima stanza era l'infermiera che sembrava di essere in un ospedale militare multi fornito: c'erano tanti lettini, con cardio frequenzimetri e un armadio pieno di quelle che sembrano tutte le medicine del mondo esistenti. "Non vi sembra che sia un pochino ossessiva nei confronti dei bambini?" Osservò Archer. "Fin troppo." La prossima stanza da controllare era la sala da pranzo che consisteva in un lunghissimo tavolo con tantissime sedie. "Non è nemmeno qui. Ma dove potrà mai essere?" Joker pensò un attimo poi gli venne un'idea. "La porta al centro. Non l'abbiamo controllata." Uscirono dalla sala da pranzo si diressero verso la porta al centro della sala dei giochi che era più grande di tutte; senza esitare, la aprirono per vedere cosa c'era dentro.
Aperta la porta si trovarono davanti a quello che sembrava un gigantesco teatro con tantissime sedie dove c'erano seduti i bambini cognitivi e accanto a loro c'erano le tate che lo facevano compagnia. Proprio al centro della stanza, c'era seduto un trono; accanto a quel trono c'era la versione cognitiva di semiramide e seduta sul mobile dorato c'era l'ombra di takeyama: era identica all'originale ma i capelli sono raccolti in una coda legata, indossava dei jeans leggeri, scarpe colorate, un maglione rosa e un grembiule giallo con una faccia felice cucita e la scritta che diceva "chi è il cucciolo della mamma". Restando nascosti, i ladri fantasma videro che stava leggendo ai bambini cognitivi una specie di favola della buona notte. "Dopo aver salvato la principessina dal drago cattivo, la mamma cavaliere la riportò nel castello dove vissero per sempre felici e contenti. Fine." Chiuse il libro. "Piaciuta la storia, bambini?" "Sì!!!" "Sono felice per tutti voi ma ora è il momento di andare a nanna. Assassin vi accompagnerà nei vostri lettini." Un bambino cognitivo alzò la mano preoccupato. "Ma io ho paura di dormire da solo." Mentre una tata faceva le coccole al bambino cognitivo, l'ombra di takeyama sorrise. "Non dovete temere: ci saranno le tate e assassin a dormire con voi e a proteggervi dai mostri cattivi. Buona notte, piccoli miei." "Buona notte, mammina." Risposero tutti e così le tate, guidate da semiramide, accompagnarono i bambini nelle loro stanze.
Mentre rimasero nascosti, i ladri fantasma videro l'ombra di takeyama parlare con una delle sue bambinaie. "Come procede il lavoro nel laboratorio?" "Malissimo, mia signora. Nonostante i nostri risultati, non riusciamo a creare quello di cui ha bisogno." L'ombra di takeyama si arrabbiò tanto ma non alzò la voce per non svegliare i suoi piccoli. "Razza di incompetenti. Non posso più aspettare, voglio il mio bambino adesso." La bambinaia si inchinò. "Ha ragione, è tutta colpa nostra ma rimedieremo." "Sarà meglio." L'ombra di takeyama premette un pulsante che attivò uno scanner che analizzò le due figure.
Verifica età confermata. Blocco di sicurezza rimosso.
Una porta segreta si aprì nella parete e l'ombra di takeyama entrò assieme alla tata prima che l'ingresso si chiuse. "Avete visto? Forse è lì dentro il tesoro." "Qualunque cosa ci sia dentro, dobbiamo entrare." I ladri fantasma uscirono dal nascondiglio e si avvicinarono al trono; dietro c'era un pulsante verde e una scritta d'avviso.
Attenzione: accesso consentito soltanto alla mamma e alle tate. I bambini non sono ammessi al laboratorio poiché è pieno di aggeggi che possono ferirli o peggio. Tutto il personale che tenta di entrare deve sottoporsi ad un controllo dell'età obbligatorio. Se dovesse trattarsi di un bambino, l'accesso verrà negato e una squadra di tate verrà per portarlo in salvo.
Il laboratorio era chiaramente il "lavoro" dell'ombra di takeyama e come ogni genitore che si rispetti, tiene i bambini lontani dal luogo per paura che si facciano male. L'unico accesso per il tesoro era dietro la porta, perciò, o la va o la spacca. Joker premette il pulsante sul trono e la luce del trono si accese analizzando tutti. Mentre venivano analizzati, si ricordarono che illya era con loro ed essendo una bambina, l'ingresso sarebbe stato chiuso. Stavano per avvertirla ma improvvisamente ci fu una sorpresa incredibile.
Verifica età confermata. Blocco di sicurezza rimosso.
La porta del laboratorio si aprì e illya rimase tranquilla mentre tutti gli altri la fissavano incredula. "Che c'è?" "Ma sei una bambina. Come ha fatto lo scanner ad accettarti?" Illya sorrise innocentemente. "Oh, onii-chan che sciocchino che sei: non ho mai detto di essere una bambina perché in realtà ho 18 anni." Il gruppo rimase sorpreso prima di lanciare un urlo di sorpresa ma non troppo forte per non svegliare i bambini cognitivi e avvertire le guardie. "EH???" Decisero di non domandarsi oltre ed entrarono nel laboratorio mentre la porta si chiudeva. Quando furono entrati, videro che il luogo era totalmente diverso dal palazzo allegro in cui erano stati: Era un corridoio buio e tetro pieno di porte metalliche che si aprivano solo col sensore di movimento, finestre antiproiettile dove le tate facevano esperimenti non chiari e prendevano appunti.
"Secondo voi che stanno facendo?" "Non lo so. Con quel vetro non si riesce a vedere granché e non possiamo entrare senza farci scoprire. Meglio proseguire." I ladri fantasma continuarono nel corridoio finché non trovarono una stanza dove non c'era nessuno. "Bingo!" Entrati, videro che era una specie di archivio pieno di documenti e appunti. "Vediamo se c'è qualunque indizio per il tesoro." E così si misero a cercare tra gli appunti e i documenti ma quello che trovarono fu ancora più strano.
Risultato esperimenti:
Tutti i soggetti sono risultati inadeguati. Fin'ora nessuno del loro DNA è riuscito a combinarsi con quello della mamma e, come tutti sanno, la mamma detesta i fallimenti. Bisogna distruggerle la sterilità il più presto possibile in modo che la mamma abbia il suo bambino. Quanto ai soggetti falliti, sappiamo cosa fare.
La cosa non prometteva niente di buono. "Allora avevo ragione: takeyama fa davvero esperimenti sugli esseri umani per cancellare la sua sterilità." Rispose Joker. "C'è scritto che i risultati sono stati negativi. Vuol dire che fin'ora nessuno di quegli uomini è riuscito a darle il suo bambino." Sky aveva comunque un brutto presentimento. "C'è scritto anche che sanno cosa fare con i "soggetti falliti"; cosa pensate che facciano con loro?" "Non lo so ma dobbiamo scoprirlo." Misero via i documenti e uscirono dall'archivio proseguendo nei corridoi. Durante l'esplorazione, trovarono un'altra stanza ma stavolta non aveva nessuna finestra come se l'ombra di takeyama non volesse far vedere a nessuno cosa ci fosse dentro.
La porta si aprì e dentro c'era qualcosa di shockante: una persona cognitiva legata con camicia di forza, incatenata tra le pareti, la testa era completamente coperta e gli occhi e la bocca erano legati. Il gruppo era shockato. Chi era quell'uomo? Perché era legato? C'entrava qualcosa con takeyama? Rimossero lentamente il bavero e la persona cognitiva cominciò a parlare lentamente. "Lei è sterile.....non può avere figli.......lei è sterile......non può avere figli...." Ripeté le stesse parole ancora e ancora. Illya era preoccupata. "Onii-chan, che cos'è?" "Credo sia il medico che ha detto a takeyama che non può avere figli. Lei ha cercato di negarlo e seppellirlo nelle profondità della mente." "Poverina....non si dà pace." Queste erano le parole di Sky ma il gruppo non poteva fare altro che proseguire.
Finalmente arrivarono in una stanza chiusa da una gigantesca porta d'acciaio che catturò l'attenzione dei ladri fantasma. "Okay. Forse il tesoro è qui dentro. Pronti?" Il gruppo annuì ed entrarono nella stanza ma non trovarono il tesoro, invece trovarono qualcosa di molto peggio: sembrava una gigantesca fabbrica, c'erano uomini cognitivi legati a strani macchinari che estraevano brutalmente il loro DNA e c'erano tante tate che prendevano appunti; gli uomini cognitivi che sembravano fallire i test venivano piazzati su una specie di botola che li conduceva nel mondo oltre le mura. I ladri fantasma erano shockati a quello che vedevano e Joker li riconobbe subito. "Sono gli stessi uomini scomparsi che ho visto al telegiornale!" "Allora è vero: takeyama estrae il loro DNA da uomini rapiti per diventare incinta e li scarta se sono negativi." Sky e rider avevano un brutto presentimento. "R...ragazzi? Quelle figure fuori divorati da quei mostri.....non saranno mica......" Archer finì il dialogo. "I test falliti di takeyama? Ho paura che sia così." "Allora è così che vede quelle persone rapite: come cavie da buttare via e da lasciare marcire in caso di fallimento. Non li vede neanche come umani." I loro pensieri però furono interrotti da una voce famigliare. "Oh, cielo. Non dovreste essere qui." Si voltarono e videro l'ombra di takeyama accompagnata dalla semiramide cognitiva prima di essere circondate da moltissime tate.
"Una piccola bambina come quella nel vostro gruppo non dovrebbe stare in un posto pericoloso come questo. Vieni, la mamma ora ti porta al sicuro insieme agli altri piccoli." "Così che tu possa tormentare queste persone per il tuo egoismo? Non credo proprio!" La semiramide cognitiva aprì dei portali dai quali uscirono catene che trascinarono illya vicino all'ombra di takeyama. Berserk provò a venire in soccorso della sua padrona ma le tate si trasformarono e bloccarono la strada. "Oh, sciocchina. Non è questo il modo di parlare alla mamma. Vieni, giochiamo insieme." Illya si dimenava alla presa dell'ombra. "No! Voglio stare con la mia vera mamma e il mio vero papà." "Ma il tuo vero papà ti ha uccisa, dico bene?" Quello che ha detto l'ombra di takeyama lasciò sorpresi i ladri fantasma e anche illya. "E ha ucciso anche tua madre, dopodiché siete state resuscitate trapiantando i vostri ricordi negli homunculus che siete. Come lo so? Perché lo scanner ha analizzato che c'era qualcosa che non andava nel tuo corpo." Illya cominciò a piangere per quelle cose che le aveva detto ma l'ombra di takeyama la consolava. "Shhhhh. Non piangere, la mamma è qui con te e non permetterà più che qualcuno non ti faccia del male; ti coccolerò, ti vestirò, ti laverò, ti nutrirò, ti canterò ninna nanne, giocherò con te, ti terrò al sicuro, ti proteggerò e non ti lascerò mai. E quando arriverà il tuo fratellino, saremo davvero una famiglia." Illya guardò l'ombra. "Ma....la mia vera mamma? E i miei amici?" "Non hai bisogno di loro: perché te li creerò io gli amici che vorrai." "Sarò felice....?" "Sì, per sempre." La vita di illya era stata sofferente nonostante l'amore della madre e il suo carattere allegro e dolce: creata come homunculus, l'hanno tenuta dentro il castello dei von einzbern dicendole che il mondo la fuori era pericoloso e non aveva mai avuto amici. Forse doveva accettare l'offerta di takeyama, forse avrebbe avuto la vita perfetta che non ha mai avuto; sì, forse doveva accettare. Sarebbe stato meglio per tutti.
"Non l'ascoltare, illya!" A parlare era stato il suo onii-chan, Joker. "Noi ti vogliamo bene così come sei, umana o non umana!" "Non metterti in mezzo!" Le ombre lo circondavano di più ma lui non si voleva arrendere. "Non hai bisogno di una vita fasulla nel metaverso perché hai noi! Io non ti vedo solo come una compagna di squadra nella guerra del sacro Graal, ti vedo come un'amica, una persona meravigliosa, la sorellina che non ho mai avuto! Anche se la tua vita non è stata quella che sognavi, tu devi continuare a vivere! E non per vincere la guerra ma perché è il dovere e il diritto di ogni essere umano!" Illya pensò a quanto le aveva detto Joker e annuì liberandosi dall'ombra di takeyama.
"Qual'è il tuo percorso da scegliere nella tua vita?" Quella voce che riecheggiava nella sua mente le procurava un dolore atroce nella sua testa. "Ti hanno privato della tua vita prima e poi te ne hanno dato una che non volevi avendo la faccia tosta di decidere per te. La mia domanda è....che tipo di vita vuoi vivere? Quella che hanno imposto a te quando di hanno "resuscitata" oppure quella che vuoi decidere tu con le persone che ti amano per ciò che sei?" Il dolore si trasformava in forza e la forza si trasformava in potere perché illya sapeva già cosa rispondere. "Decido io della mia vita! Non loro! Voglio stare con chi mi vuole bene!" "Questa sì che è una degna risposta. Io sono te, tu sei me. Prendi la vita che vuoi creare con le te mani e liberati del destino a te imposto!" Sulla faccia di illya apparve una maschera a forma di freccia dorata con decorazioni argentate e la bambina la estrae dal volto venendo avvolta da fiamme blu. "Artemis!!!!"

Illya ora indossava un body femminile viola con con stivali e guanti di pelliccia e tratti d'oro su tutta la divisa. Accanto a lei c'era il suo persona, artemis: era un centauro femminile con le gambe da cervo, indossava una tonaca formata da pelliccia, il volto era coperto da un cappuccio a forma di testa di cervo, al posto volto sotto l'indumento c'era un vuoto assoluto con un solo occhio verde visibile, sulla schiena aveva una fodera con tantissime frecce dorate e per le mani teneva un arco e una freccia che splendevano.
Berserk era confuso a quello che era successo alla sua padrona ma joker e il suo gruppo lo rassicurarono. "Non devi tenere, ha risvegliato il suo persona." Illya Schioccò le dita e artemis scoccò la freccia nell'alto trasformandola in una pioggia di fulmini che distrusse le tate. "È finita, takeyama! Non farò parte del tuo asilo creato dalla tua invidia verso le altre madri! Decido io della mia vita!" L'ombra di takeyama non era affatto contenta. "Non importa. Ti unirai alla mia famiglia, che tu lo voglia oppure no! Il Graal sarà mio! Semiramide! Occupati di lei!" E se ne andò mentre la sua servant cognitiva si preparava a combattere. "I bambini disobbedienti vanno messi in castigo! La mia bellezza ti sculaccerà a dovere!" I ladri fantasma si occupavano delle tate rimanenti mentre Joker, saber e berserk aiutavano illya ad affrontare la semiramide cognitiva. "Persona! Ariadne Picaro! Tessitore bestiale!" Con un colpo potente, il persona di Joker caricò contro la servant nemica facendola schiantare sul muro. "Ehi! Non avevo appena iniziato!" "Scusa ma non posso aspettare che sia il nemico a cominciare a farmi a fettine." "Vuoi il gioco duro, eh? Allora, userò la mia arma nobile più potente! Giardino sospeso di Babilonia!" Dal nulla sbucò una gigantesca struttura volante che ricordava il colosseo e con diversi steli fluttuanti; il Colosseo rimase immobile per un po' prima di sparare un raggio viola che avrebbe distrutto tutto. "Lord Camelot!" Al suono di una voce sconosciuta, delle mura bianche reali si ergero dal pavimento fino a formare una specie di fortezza che bloccò il raggio difendendo i ladri fantasma; Joker e i suoi amici videro una sagoma nell'ombra con un grosso scudo che se ne andò senza neanche presentarsi.
"Artemis! Fulminala!" Il persona di illya sparò infinite frecce che la semiramide cognitiva cercava di parare e berserk ne approfittò per colpire la servant nemica con la sua clava. "Tessitore bestiale!" A finire l'opera fu joker con ariadne che fece stordire il nemico. "Adesso! All out Attack!" Al segnale del leader, tutti i ladri fantasma colpirono la semiramide cognitiva da ogni direzione e illya festeggiò con la sua posa da vittoria. "Ancora, ancora!" Dopo che le tate e la semiramide cognitiva furono sconfitte, i ladri fantasma si radunarono verso illya. "Incredibile, illya! Hai risvegliato il tuo persona!" Illya sorrise al commento di wizard e poi guardò il suo abito. "Sono davvero carina. Penso che mi chiamerò.....hunter!" Joker annuì. "Mi piace." Saber però aveva una domanda. "Qualcuno però sa di chi era quell'arma nobile? Non era di nessuno di noi e dubito che berserk abbia a che fare con esso." In effetti, non conoscevano l'identità del loro Salvatore misterioso. "Ci penseremo un'altra volta. Dobbiamo tornare nel mondo reale ed escogitare un piano." Joker attivò l'app del navigatore e insieme tornarono tutti davanti alla Aphrodite.
Una volta apparsi con gli abiti civili, illya abbracciò sua madre. "Mammina!" "Grazie al cielo stai bene, piccola mia." "Non ti preoccupare, mamma. Avevo il mio onii-chan e c'è una bella notizia: ho risvegliato il mio persona!" Irisviel sorrise alla figlia prima di abbracciarla. "Sono così fiera di te." Illya poi si staccò da sua madre e si avvicinò a Ren. "Fratellone. Sei stato un amico fin dall'inizio e mi hai accettata per quello che sono. Grazie a te ho capito che devo accettarmi per quello che sono e vivere la mia vita. Grazie, onii-chan. Grazie di tutto." E baciò ren sulla guancia facendolo arrossire.
Io sono te, tu sei me. Hai Forgiato un nuovo legame. Esso si tramuterà nelle ali della ribellione che spezzeranno le catene della prigionia. Con la nascita del persona del carro, hai risvegliato le ali della benedizione che si tramuteranno in un nuovo potere.
Continua.....

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