capitolo 25: un samurai fittizio

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Era una giornata di pioggia in Fuyuki, e il team blu più Ruler erano nella villa dei Von Einzbern a pranzare con Irisviel.
Chieko era a festeggiare il compleanno di una sua amica perciò il Food&Cool era chiuso fino al suo ritorno.
Ren provò la cotoletta con gli spinaci e i suoi occhi luccicavano da quanto era buono. "Vedo che ha catturato la tua attenzione la cucina della nostra servitù." Osservò amichevolmente la matriarca. "già. vorrei farti conoscere il mio custode Sojiro: lui è un ottimo cuoco e una vera figura paterna per me e Futaba. ma purtroppo, non è disponibile." Saber e Ruler si intrigarono a quel nome. "era una dei ladri fantasma che hai formato a Tokyo?" "già. il suo nome in codice è Oracle. vi piacerebbe conoscerla: è come una sorella per me." Ilya era molto intrigata: sarebbe stato bello avere anche una sorella maggiore.
dopo aver finito di pranzare, Irisviel sorrise e si alzò. "bene, ragazzi. ora che abbiamo finito di mangiare lavatevi subito i denti e tornate qui, per favore. non vorrete che vi vengano le carie, vero?" caspita, se era una madre dolce e spaventosa allo stesso tempo.
Dopo essersi lavati i denti, tornarono in soggiorno e furono accolti non solo da Irisviel, ma anche da due nuove conoscenze: il primo era un ragazzo più grande di Ren, aveva i capelli castani con un ciuffo dipinto di verde, indossava una giacca nera di pelle lunga, una t-shirt con disegnata una bomba a miccia, aveva degli jeans eleganti con stivali da motociclista e degli anelli argentati; il secondo invece era un uomo attraente con lunghi capelli indigo legati ad una coda, indossava un Kimono da samurai viola con ciabatte di legno e teneva in mano una katana rinchiusa in un fodero.

Dopo essersi lavati i denti, tornarono in soggiorno e furono accolti non solo da Irisviel, ma anche da due nuove conoscenze: il primo era un ragazzo più grande di Ren, aveva i capelli castani con un ciuffo dipinto di verde, indossava una giacca ne...

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"Yo!" Salutò il ragazzo mentre il team blu lo fissava stranito. "Voi dovete essere il team blu di cui parlava miss Von Einzbern! Lasciate che mi presenti: sono Shun Nanba e lui è il mio servant di classe Assassin Sasaki Kojirou! È bello conoscere la mia squadra!" E Ren gli strinse la mano; caspita quant'era strambo e rumoroso il nuovo arrivato, ma avrebbe matto del suo meglio per andarci d'accordo così come lo avrebbero fatto anche il resto del team Blu. Poi, Rin si ricordò di aveva già sentito parlare quel nome. "Aspetta.....hai detto Shun Nanba? Allora tu sei l'erede della famiglia Nanba." Il leader dei ladri fantasma e Ruler si intrigarono al fatto che Rin lo conoscesse. "La famiglia Nanba?" "Sì. È una tra le famiglie più potenti della città nel campo dell'architettura." Sentendo ricordare a che famiglia apparteneva però, il ragazzo divenne triste. "Già......erede.....lo ero finché i miei genitori non mi hanno tolto tutto affinché imparassi le difficoltà della vita fuori dalle mura.....E sapete qual'è la parte peggiore? Che i miei "amici" del liceo hanno detto che mi frequentavano solo per i soldi.....appena hanno scoperto che mi hanno diseredato, mi hanno tutti voltato le spalle......."
Sentendo ciò, Ren, Sakura e Illya cercarono di consolarlo. "Ci dispiace per quello che ti è accaduto." "Tranquilli. Devo pur andare avanti." Shun si era subito ripreso e aveva recuperato il sorriso; sapeva come riprendersi. "Allora. Joker, giusto? Miss von Einzbern mi ha parlato bene di tutti voi." Già, Irisviel sapeva come parlare bene di chiunque; Ren strinse la mano al nuovo compagno. "Joker è solo un nome in codice. Puoi chiamarmi Ren Amamyia." "Ovviamente. Ma non dovete preoccuparvi: non dirò a nessuno della vostra vera identità nemmeno se mi interrogassero." Lo avevano conosciuto da poco e già sentivano che si stava formando un ottimo legame.
"Io sono te, tu sei me. Hai Forgiato un nuovo legame, esso diventerà le ali della ribellione che spezzeranno le catene della prigionia. Con la nascita del persona della torre, hai ottenuto le ali della benedizione che si tramutano in un nuovo potere."
Era così bello conoscere dei nuovi amici; Ren però sperava che tutti i membri delle squadre avversarie non fossero nemici come quelli che avevano affrontato fin'ora.
Il leader dei ladri fantasma fu interrotto dai suoi pensieri quando ricevette una chiamata sul suo cellulare. Chi era? Kokonoe! Non era un buon segno.
Il Trickster premette il tasto verde e rispose alla chiamata. "Pronto?" "Ren! Oh, grazie al cielo. Scusa se ti chiamo così all'improvviso, ma ho bisogno che tu e tutto il resto del Team blu veniate qui in questo indirizzo che ti invierò su WhatsApp: abbiamo un problema e di quelli grossi." "Ricevuto. Ci mettiamo subito al lavoro." E la chiamata si concluse.
Irisviel sorrise perché aveva sentito tutto e allora schioccò le dita: la Limousine guidata dalle gemelle sfondò la porta del salotto e risucchiò dentro il Team Blu, i loro Servant e anche Ruler prima di partire verso la destinazione. Era incredibile; quelle cameriere sembravano saper leggere i pensieri della loro padrona.
Intanto, un uomo su una sedia a rotelle era nel suo ufficio a cancellare i nomi di una lista mentre il suo Servant era inginocchiato in segno di rispetto. "Mio signore." Il suo padrone alzò la mano per interromperlo, ma non usò un tono di voce autoritario; usò solo un tono calmo e comprensivo. "Assassin, ti prego. Sono il tuo padrone, ma vorrei che ci parlassimo come amici." Il Servant sorrise mentre rimaneva inginocchiato.
"Siete molto generoso, ma perché non usare i sigilli del comando?" "Sarebbe come costringere qualcuno ad obbedire. Ma io non sono quel tipo di combattente....." L'uomo sulla sedia a rotelle tossì sangue a causa della sua malattia, ma il Servant corse subito ad aiutarlo dandogli le medicine. "Non dovete sforzarvi! Il Team Verde ha bisogno di voi! Perché non esaurire il desiderio della vita eterna al sacro Graal?" Il suo padrone smise di tossire e poi guardò il Servant con gentilezza. "Amico mio.....l'immortalità è solo una maledizione.....prima di lasciare questo mondo a causa del tumore.....voglio esaudire il più grande dei desideri che nessuno nelle guerre del sacro Graal ha mai pensato di esprimere.....la giustizia eterna.....hai eliminato quei bastardi?" "Certo. Ho dato a loro il castigo a cui sono fuggiti e ho punito coloro che li proteggevano. Ma c'è un problema: il Team Blu è sulle nostre tracce."
L'uomo sulla sedia a rotelle sorrise e poi si rimise gli occhiali prima di leggere il giornale. "Non temere.....il loro evocatore......Joker.....ha i miei stessi ideali come me.....desidera la giustizia.....e se unissimo le nostre forze.....potremmo realizzare i nostri sogni....."
Continua.....

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