capitolo 15: l'asilo nido dell'invidia

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Dopo quanto accaduto, i ladri fantasma salirono sulla limousine di Irisviel per tornare nelle loro case. "Quindi siete stati salvati da un servant ma non siete riusciti a vedere di chi si trattava e nemmeno del suo padrone?" Questa era la domanda di irisviel dopo aver sentito quello che era successo al gruppo.
"Sì, è così. Era nascosta nell'ombra ma, a giudicare dalla voce, sono sicuro che fosse una ragazza." Continuò Ren. "Aveva uno scudo gigantesco e la sua arma nobile si concentrava sulla difesa. Credo sia una servant di classe shielder come ne aveva parlato Albert." Saber annuì. "Inoltre, la sua arma nobile si chiamava "lord Camelot". Può provenire dalla mia epoca e forse è uno dei miei cavalieri della tavola rotonda." "Chiunque sia, facciamo attenzione: Potrebbe essere un alleato o un nemico." In effetti, ruler non aveva tutti i torti; questa shielder poteva benissimo averli aiutati soltanto per raggiungere i suoi scopi personali, qualunque essi siano.
La limousine si fermò di colpo facendo sobbalzare tutti. Irisviel era arrabbiata ma manteneva il suo sorriso materno il che faceva venire i brividi a chiunque. "Sella, leysritt, mi sembrava di avervi insegnato che non si frena così bruscamente quando ci sono ospiti." Sella indicò qualcosa davanti a loro. "Mi dispiace, madame ma potremmo avere un problema." Guardarono tutti ciò che indicava sella e videro che davanti a loro c'erano Misa takeyama e semiramide. "Uscite fuori! Lo sappiamo che siete lì dentro!"
I ladri fantasma fecero riapparire i loro abiti e uscirono dal veicolo assieme ai loro servant. "Cosa ci fai qui, takeyama?" "Lo sai bene perché: siamo in guerra e una sola squadra uscirà viva. Inoltre, ho avuto la strana sensazione che voi aveste visto i miei segreti." "Già. Sappiamo che estrai violentemente il DNA delle persone e poi le getti nella spazzatura iniettando loro farmaci per l'amnesia per assicurarti il loro silenzio." Saber concordò con joker. "E tutto per cosa? Perché non vuoi accettare il fatto che sei sterile!" Questo fece infuriare parecchio takeyama. "Io non sono sterile! Io voglio avere figli ed è grazie al Graal che otterrò il mio desiderio realizzato." "E quando otterrai figli Che cosa ne farai delle tue "cavie"?" "I loro servigi non saranno più richiesti e finiranno nella spazzatura assieme a tutti gli altri. Non ho bisogno di un marito: alcuni di loro stuprano i propri figli, violentano le loro mogli o sono serial killer. Non correrò simili rischi ed ecco perché sarò l'unico genitore che i miei piccoli avranno bisogno." I ladri fantasma si misero in posa da combattimento mentre semiramide si fece avanti.
"Mi basterà un solo colpo per eliminarvi. Giardino sospeso di Babilonia!" La struttura apparve di nuovo e si preparò a sparare un raggio gigantesco quando saber fece la sua mossa. "Non lo farai! Excalibur!" Con la sua spada di luce, il re di Camelot riuscì a tagliare l'arma nobile di semiramide facendola scomparire. "ehi! Non ho neanche cominciato! E va bene allora, vi distruggerò il più lentamente possibile!" Si aprirono diversi portali e da lì uscivano diversi raggi laser che i ladri fantasma schivavano subito.
"Persona! Ariadne Picaro! Tessitore bestiale!" "Vai, artemis!" Il colpo combinato dei persona di Joker e Hunter riuscì a colpire semiramide che si protesse con una barriera che fu non tanto efficace. "Avanti, assassin! Rialzati! C'è in gioco il mio futuro da madre!" "Lo so, padrona. Ho bisogno solo di riprendermi." Stava per tornare a combattere quando i ladri fantasma e takeyama videro un elicottero della polizia che li circondava. "Qui è la polizia! Mettete tutti le mani sopra la testa o apriamo il fuoco!" Takeyama era seccata dal fatto che la loro battaglia fosse durata così presto e che c'erano già degli scocciatori che ostacolavano il suo sogno di diventare madre. "Continueremo Un'altra volta! Assasin, sbarazzati dei testimoni!" Semiramide sorrise e con una catena creata dal portale distrusse la coda dell'elicottero.
I poliziotti rischiavano di morire mentre Misa takeyama fuggiva col suo elicottero ma joker si lanciò verso tutta velocità verso il velivolo che precipitava; saranno poliziotti ma facevano il loro dovere e avevano famiglie, non meritavano una fine così orribile per una stupida guerra che nessuno dovrebbe sapere. "Arsène!" Il suo primo persona volò in alto e afferrò l'elicottero prima di appoggiarlo delicatamente sul pavimento, facendo uscire i poliziotti. Era questione di tempo prima che sarebbero arrivati i rinforzi per le forze dell'ordine ma in quel momento la limousine di irisviel si mise davanti ai ladri fantasma. "Tutti dentro! Non abbiamo molto tempo!" I ladri fantasma tornarono con i loro abiti da civili e, assieme a ruler, entrarono nella macchina che partì all'istante.
"C'è mancato poco...." Ammise rin. "Ma com'è ha fatto la polizia a trovarci?" Ren aveva una teoria. "Credo sia stata l'arma nobile di semiramide ad attirare l'attenzione. In ogni caso, dobbiamo sprigarci a trovare il suo tesoro: non passerà molto tempo prima che takeyama decida di sperimentare tutti gli uomini della città e uccidere le altre squadre pur di avere il suo bambino." Trovare il tesoro era come cercare un ago in un pagliaio e il pagliaio di takeyama era estremamente grande e sorvegliato; doveva essere custodito in una stanza a lei cara ma nessuno aveva idea di dove fosse ne che aspetto aveva ma poi ruler ebbe un'idea. "Potrebbe avere una stanza per il suo bambino che non ha mai avuto." La cosa catturò l'attenzione di tutti. "Pensateci bene: qual'è la prima cosa che un genitore fa quando sta per avere un bambino?" Fu Ren a rispondere. "Compra una culla, dei giocattoli e altro ancora. È lì che potrebbe tenere il tesoro." Doveva essere così. Takeyama aveva preparato la camera per il suo bambino che arrivava solo per scoprire che non sarebbe mai nato, continua a sperare di diventare incinta anche a costo degli altri. "Quindi, qual'è il piano, senpai?" Chiese Sakura. "Ci incontreremo domani al castello dei von einzbern per esplorare ancora di più il palazzo di takeyama. Per adesso, andiamo a casa." Illya abbracciò Ren calorosamente. "Spero di rivederti presto, onii-chan!" E il leader dei ladri fantasma le accarezzò la testa. "Tranquilla, ci sono sempre." Irisviel commentò dolcemente. "Ooooh, sei come il figlio che non ho mai avuto. Spero che tu venga ancora, tesoro." Questo fece arrossire molto ren: conosceva da poco irisviel ma lei sembrava comportarsi come se fosse sua madre, la stessa che era la sua prima di venire incastrato da shido. Irisviel era dolce, premurosa e comprensiva....ma la madre di Ren? Lo sarebbe stato anche lei? Oppure avrebbe respinto il suo stesso figlio? Tanti timori preoccupavano il giovane ragazzo e temeva che I suoi genitori avrebbero ripudiato il sangue del loro sangue credendo a tutto quello che aveva detto shido. Non voleva finire per strada e frequentare gente orribile, non lo avrebbe sopportato.
"Ren? Stai bene?" La voce di saber lo fece uscire dalla sua trance. "Sì, sto bene. Stavo solo riflettendo. Niente di qui preoccuparsi." La limousine si fermò al food and cool e Ren e saber scesero prima di salutare il loro gruppo e le von einzbern. "Ci vediamo domani, ragazzi." "A domani, onii-chan!" E la macchina partì.
Ren e la sua servant rientrarono nel ristorante e trovarono chieko che era seduta a leggere un album dopo l'orario di chiusura; la ristoratrice sembrava immersa nella lettura ma poi si accorse dei suoi due ospiti. "Oh. Bentornati." "Ciao, chieko. Sembri spenta." "Non preoccupatevi, stavo guardando una delle cose che mi scalda il cuore: l'album con i ricordi di mia figlia asuka." Saber e Ren si misero accanto a lei e guardarono le foto con chieko.
Le foto raffiguravano asuka da piccola e aveva un'aria molto innocente e adorabile mentre altre foto erano ciò che la figlia avrebbe trovato imbarazzante. "Mi raccomando, non ditelo ad asuka. Ah, questa è la mia preferita in assoluto!" In una foto c'era chieko nel lettino da ospedale che teneva, tutta commossa, una neonata appena nata. "È il giorno in cui ho dato alla luce la mia piccola asuka. Partorire è stato estremamente doloroso, credetemi ma né è valsa la pena perché ho avuto la luce della mia vita; la foto è stata scattata dai miei parenti che erano venuti a sostenermi. Se mio padre fosse vivo, sarebbe così fiero di essere nonno assieme a mia madre." Saber sorrise alla gioia che aveva provato chieko ad essere una madre ma notò una cosa. "Non ci sono affatto foto di tuo marito ma è comprensibile." "Già, non riesco a immaginare quel coglione interessarsi di nostra figlia."
Indicò la prossima foto: era asuka che andava col triciclo in un bel parco. "Questa è stata quando aveva solo tre anni. Stavamo giocando insieme e le stavo insegnando ad andare in bicicletta." "Davvero carina." Ammise Ren. "Ma l'hai cresciuta tutta sola?" "Ovviamente no. Per le volte che ero indaffarata col ristorante, c'erano la babysitter e i miei zii che se ne prendevano cura. Essere una madre single è dura ma mi sono sempre fatto forza. Uh, questa era durante il suo 5° compleanno." In una foto c'era la piccola asuka che soffiava le candeline di una torta. "Quel giorno avevo organizzato una festa con tutti i suoi compagni di classe e le ho regalato il suo primo manga; lo custodisce con così tanta cura. Qui invece, è quando è andata per la prima volta ad una fiera di manga e lì ha incontrato il suo idolo mangaka." Ren non poteva fare a meno di sorridere ricordando i bei vecchi tempi di quando trascorreva momenti con i suoi genitori. Poi le venne in mente una cosa. "Sei davvero felice di essere madre." "Certo. L'amore è tutto ciò che conta, nient'altro ha grossa importanza. Chissà cosa diventeremo senza di esso." Le parole di chieko riecheggiavano in testa al leader dei ladri fantasma e le venne in mente una cosa: takeyama desiderava assolutamente diventare madre ma non lo faceva per eredità ma per amore, per la gioia di essere una madre e avere un figlio da volere bene. Avevano scoperto che era sterile ma, e se ci fosse stato un momento tragico nella vita che l'ha resa sterile? Doveva controllare subito. "Dove vai, Ren?" "Scusa, chieko. Devo fare una cosa assieme ad artoria." "Fate pure. Io non mi immischio negli affari dei giovani d'oggi." Ren e saber andarono nella stanza del giovane crespo e quest'ultimo tirò fuori il suo smartphone. "Che stai cercando, ren?" "Qualcosa che può essere stato il fattore scatenante di takeyama." Girò per la rete finché non trovò un vecchio articolo di giornale che fece vedere alla sua servant.
TRAGEDIA STRADALE.
Durante un inseguimento della polizia, il gangster okuyasu kirishima si è scontrato con la macchina contro la decapottabile della CEO Misa takeyama mentre era incinta; quest'ultima si è salvata e okuyasu kirishima è stato arrestato ma i danni provocati dall'incidente hanno lacerato il feto uccidendo il bambino che doveva partorire il Giorno dopo.
La notizia era triste per tutti così come il fattore scatenante. "Oh mio Dio....." "Un figlio che muore prima del giorno in cui deve nascere è un bel fattore di stress. Non c'è da meravigliarsi che odi tutti gli uomini su cui fa esperimenti." Ren poi continuò. "Qui c'è scritto che è caduta in una fortissima depressione e abbia tentato il suicidio parecchie volte. Tuttavia si è ripresa un mese fa......il Giorno in cui ha sentito parlare del sacro Graal e convocato la sua servant." "Ha perso il figlio che tanto desiderava per colpa di un uomo e ora tenta di riaverne uno nuovo col sacro Graal. Non si fermerà davanti a nulla finché non avrà ciò che vuole e, chiunque si metterà in mezzo, lo ucciderà." Bisognava avvertire i ladri fantasma il giorno dopo e cambiare in fretta il suo cuore.
In una villa fuori città, takeyama si stava agitando nel sonno. "No.....allontanati da me.....il mio bambino.....NO!!!!" Si svegliò di soprassalto e cominciò a piangere a dirotto mentre semiramide la consolava. "Un altro incubo, vero?" "Sempre il solito.....solo quello......da un fottuto anno!" Stringeva le coperte per la rabbia verso tutte le madri che erano felici e il bastardo che ha osato renderla sterile. "Non temere, padrona. Elimineremo tutte le squadre avversarie e, una volta fatto, il tuo bambino tornerà da te. Finalmente sarai madre." A quelle parole, takeyama sorrise in maniera sinistra. "Sì.....con il sacro Graal...... riavrò un bambino da amare.....finalmente tornerò ad essere madre......e chiunque si metterà sulla mia strada......non esiterò ad ucciderlo fra atroci sofferenze! Perché una mamma sa sempre il meglio!!!" Scoppiò a ridere follemente mentre la sua servant sorrideva cupamente.
Il giorno dopo a scuola, i ladri fantasma erano radunati sul tetto con i loro servant e stavano sentendo da ren tutto ciò che ha letto sul giornale. "Ma è terribile....." Disse debolmente Sakura piangente mentre rider la consolava. "È terribile, lo so Ma non giustifica quello che fa." Continuò Ren. "Dobbiamo rubarle il cuore alla svelta." C'erano anche illya e ruler. "La mia mamma ha detto che sono libera di venire con voi quando voglio." "Io avevo detto che qualunque cosa ti servisse, ti avrei aiutata. Quel giorno è arrivato. Anche se non so molto sul metaverso, farò il possibile per esservi utile." Il leader dei ladri fantasma sorrise alle due ragazze. "Grazie, Siete molto premurose. Illya, non ci hai detto esattamente qual'è l'arma nobile del tuo berserk." Illya fu felice di rispondere. "Sono felice che tu me l'abbia chiesto, onii-chan. L'arma nobile di Eracle si chiama "nove vite", la stessa che ha usato per uccidere l'idra: ogni volta che la usa, berserk perde del tutto il controllo e la sua potenza aumenta a livelli smisurati. Sarà molto utile in battaglia." "Ho già avvisato chieko che non saremo fuori. Dopo la scuola, si torna al palazzo." Tutti erano d'accordo e quindi tornarono a lezione, o nel caso di ruler e illya, ad aspettarli fuori.
Il pomeriggio, tutti gli studenti erano tornati a casa tranne i ladri fantasma radunati. "Okay. Siete tutti pronti?" Tutti annuirono e allora Ren accese l'app del navigatore che portò i ladri fantasma nel palazzo. Tornati nell'asilo, ruler si guardò attorno stupita da dove si trovava. "Così è questo un palazzo. A giudicare dai temi infantili e colorati, non mi meraviglia che sia di takeyama." Prima di entrare però, i ladri fantasma parlarono con ruler. "Quindi ti unisci a noi?" Chiese joker. "Proprio così." "allora ti servirà un nome in codice. Il mio è joker." "Il mio è Sky." "E il mio è wizard." "E gli altri servant?" Chiese ruler. "Hanno deciso di farsi chiamare con i loro nomi da servant." "Allora penso proprio che il mio sarà semplicemente ruler." Joker sorrise. "Molto bene. Ora entriamo." I ladri fantasma entrarono nell'asilo approffitandone del fatto che non c'era nessuno in vista; probabilmente i bambini cognitivi erano a fare il riposino con le tate, meglio così. Il gruppo tornò nella sala grande dove fecero di nuovo lo scanner dell'età ed entrarono nel laboratorio. "Ora mettiamoci a cercare il tesoro." Le stanze già visitate le evitarono e si concentrarono su quelle inesplorate, evitando le guardie. Fin'ora c'erano soltanto laboratori ovunque ma, secondo quanto analizzato, il tesoro era nella camera del bambino che takeyama non ha mai avuto; dove poteva essere la stanza? Lontana dal laboratorio pieno di pericoli. Per loro fortuna, notarono un corridoio molto lungo che separava completamente le altre, doveva essere quello.
I ladri fantasma corsero verso il corridoio e arrivarono davanti ad una gigantesca porta di metallo con una scritta di divieto d'accesso a ovunque. "Dev'essere qui." Rispose joker. "Non vedo serrature. Come facciamo ad aprirla?" Hunter sorrise e si fece avanti. "Permetti? Berserk~?" Il suo servant sollevò la clava e con un colpo solo distrusse la porta. "hunter! Sei impazzita? Potrebbero sentirci!" "Non temere, wizard. Ho lanciato un incantesimo silenziatore: nessuno verrà allertato di niente. E ora vediamo....." Entrati dentro, i loro occhi si spalancarono: la stanza era una gigantesca camera rosa e blu con schiere di giocattoli ovunque e librerie piene di libri per bambini, Sulle pareti c'erano quadri vuoti ma nell'esatto centro della stanza c'era una culla raffinata con tanto di carillon; sopra la culla c'era una sfera di luce fluttuante.
"Bingo. Il tesoro." Rispose joker. "La stanza è sia blu che rosa." Osservò saber. "Vuol dire che a takeyama non importa se è un maschio o una femmina, per lei deve nascere." "E i quadri sono vuoti: rappresentano i momenti d'infanzia che devono ancora avvenire." Il leader annuì a quello che dissero i suoi compagni e poi pianificò il piano. "Okay, ragazzi. Sappiamo dov'è il tesoro e conosciamo i moventi di takeyama. Torniamo nel mondo reale, dobbiamo andare da asuka e inviare il biglietto di sfida." Tutti annuirono e joker attivò l'app del navigatore; la sfida finale contro la madre ambiziosa stava per cominciare.
Continua.....

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