Sì, ti voglio sempre così, davvero
fammi male ora che sto qui con te
sì, l'amore uccide, sei il mio sicario
vai ti voglio sempre così, maleducata- Maleducata, Achille Lauro.
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Victoria
"Ma sabato Marco Villa della 5B organizza una festa di inizio anno scolastico!" Si lamenta Alessia, quando le racconto della conversazione avvenuta ieri con mio padre. Siamo in classe e stiamo aspettando la professoressa Ricci di storia e filosofia per iniziare la lezione.
"Lo so." Sbuffo sonoramente, "Ma non posso farci niente. Quando mio padre si mette una cosa in testa, non lo distoglie nessuno." Le spiego e lei ridacchia.
"Mi ricorda qualcuno." Mi fa la linguaccia, alludendo a me e io la spintono leggermente.
"Stronza." Dico scherzosamente e nello stesso momento entra la prof. Ricci che ci saluta e ci spiega a grandi linee quale sarà il programma di storia e filosofia di quest'anno, per poi iniziare con il primo argomento di storia: La Restaurazione ed il Congresso di Vienna.
Pazzesco, siamo solo al secondo giorno e già i professori iniziano a spiegare pesantemente.
Mi metto comoda, poggiando il viso sulla mano e cerco di prestare più attenzione possibile alla spiegazione nonostante il mio banco sia vicino alla finestra, dalla quale entra un caldo bestiale.
Alla terza ora, non riesco più ad ascoltare la professoressa di matematica che sbraita perché abbiamo dimenticato gli argomenti dell'anno scorso, quindi alzo la mano e chiedo di andare in bagno e la prof mi accorda il permesso.
Tiro un sospiro di sollievo nel momento in cui il mio corpo entra in contatto con l'aria del corridoio che è nettamente più fresca di quella della classe, che in confronto sembra una serra. Inizio a camminare per il corridoio fino al distributore per prendere un caffè.
"Romano." Sento pronunciare il mio cognome ed alzo lo sguardo dalla macchinetta per posarlo su un paio di occhi marroni che mi scrutano ed un sorrisetto divertito.
Mattia Berretta appoggia il braccio sul distributore vicino a quello che sto usando io ed incrocia i piedi uno dietro l'altro, squadrandomi dall'alto in basso.
"Mattia." Dico soltanto, accennando con la testa una sottospecie di saluto per poi volgere la mia attenzione nuovamente al cappuccino che sta uscendo dalla macchinetta.
"Salti le lezioni adesso, huh?" Mi punzecchia lui, ma io lo ignoro, abbassandomi per prendere il bicchiere di plastica ed inizio a mescolare il contenuto con la palettina.
"No papà, sto solo prendendo un caffè." Lo prendo in giro e lui ridacchia, passandosi una mano tra i ricci castani. Mattia è uno dei ragazzi oggettivamente più belli della nostra scuola: alto, fisico atletico, un paio di occhi nocciola e ricci castani che farebbero sbavare qualsiasi ragazza etero ed un sorriso da mozzare il fiato. Peccato che come il suo migliore amico Lorenzo, sia un grandissimo stronzo. "Tu piuttosto che fai fuori dalla classe? Non hai gli esami quest'anno?" Lo punzecchio.
Lui sbuffa, alzando gli occhi al cielo. "La Bettin è una rottura di coglioni, siamo al secondo giorno e già rompe il cazzo con il saggio breve." Dice infastidito e mi scappa una risata. Mattia e la scuola sono due rette parallele che non si incontreranno mai, non sarei sorpresa se riuscisse a farsi bocciare l'ultimo anno di liceo. "Stiamo tutti nella scala antincendio, vuoi venire?" Mi chiede e io scuoto la testa.
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Scintille
Novela JuvenilVictoria e Lorenzo si conoscono da quando sono bambini, ma a differenza dei loro genitori, amici di vecchia data, loro non si sopportano. Victoria è una diciassettenne intelligente e testarda, porta avanti i suoi ideali a testa alta e vede in Lorenz...