Capitolo 7 - Guerra

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Ciao a tutti! Capitolo più corto ma al solito, unito con il prossimo sarebbe venuto un mezzo romanzo 😅
Non arrabbiatevi troppo e abbiate fiducia 🙏🏻
Buona lettura!

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Tornare a Silverstone per me e Lando quest'anno ha un sapore un po' particolare. 

E' proprio qui infatti che lui ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1 l'anno scorso, una vittoria molto combattuta contro Lewis Hamilton. Ma soprattutto nel dopo-gara con un (pazzo) gesto clamoroso, lui mi aveva chiesto di diventare sua moglie. Spero che nessun giornalista mi faccia domande a riguardo, il solo pensiero ancora mi imbarazza parecchio. 

Sorrido osservando l'anello che luccica al mio dito, Lando che è seduto al mio fianco se ne accorge subito e mi sorride furbo "Ci stai pensando anche tu, vero?"

"Come potrei non pensarci. Quel gran premio ha cambiato tutto." 

Lui mi bacia il dorso della mano sinistra "In meglio, spero."

Potrei punzecchiarlo anche in questo momento, ma preferisco lasciarlo tranquillo di concentrarsi sul turno di prove libere. 

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Le libere trascorrono tranquille, le monoposto Ferrari hanno trovato un assetto discreto, piazzandosi sempre entro i primi 4 posti. 

Purtroppo però il giorno delle qualifiche il tempo si rannuvola, le temperature crollano di quasi 10 gradi e tutto il lavoro di setting delle prove libere è vanificato. 

Che meraviglia, il clima inglese. Una delle cose che mi mancavano meno di questo paese.

Charles riesce a ottenere il quinto posto, Lando il settimo. 

La gara di domenica resta in dubbio fino all'ultimo, perchè tutta la regione è sferzata da un temporale fin dalle prime luci dell'alba. All'ora di pranzo la situazione migliora leggermente, ma la pioggia (anche se con meno intensità) continuerà per tutto il giorno. 

Al 32° giro Lando e Charles sono uno dietro all'altro, rispettivamente al quinto e quarto posto. Max è terzo a poca distanza dai due piloti Ferrari, ed è in difficoltà con un alettone incidentato, stiamo sperando tutti che debba rientrare a sostituirlo, ma per ora resiste. 

I due piloti spingono per guadagnare su di lui, soprattutto Lando che sembra avere qualcosa in più rispetto al monegasco. Lo sento nella radio che tra le righe cerca di ottenere un ordine di scuderia, che Charles lo lasci passare. 

Ma quella direttiva non arriva, e Lando cerca di sorpassare Charles in un brutto punto. Dovrebbe allargare per mantenere una traiettoria favorevole alla curva successiva, ma la pista bagnata non glielo permette. Svirgola leggermente con le gomme anteriori e urta la monoposto numero 16. Finiscono entrambi nella ghiaia. E la loro gara è finita. 

Dire che sono circondata dal disappunto è riduttivo. Grida di frustrazione, Karen e Jon sono con le mani nei capelli. Mattia Binotto passa dietro di me con la faccia più scura che gli abbia mai visto, e dire che lui è uno che non si altera mai. Lo sento bofonchiare "Adesso mi sentono." 

Lando e Charles rientrano separatamente dopo l'incidente. Non ho modo di parlare con nessuno di loro, hanno ancora indosso i caschi quando si rinchiudono in sala riunioni con Mattia. Siamo tutti fuori ad attendere, quasi aspettandoci di sentire rumori di rissa, ma la sala è opportunamente insonorizzata. 

Quando escono i volti di tutti sono scuri. Lando e Charles camminano via in direzioni opposte, Binotto si è tolto gli occhiali e si sta massaggiando il ponte del naso "L'analisi della gara è rimandata a domani pomeriggio, quando saremo rientrati in Italia. Raccogliete tutto." 

Mentre la squadra inizia a recuperare la strumentazione, io mi dirigo nella stanza di Lando. Con la coda dell'occhio vedo Charlotte che farà lo stesso con Charles. Quando entro lui è seduto su una poltrona con la testa bassa, una sedia pieghevole è in un angolo ribaltata. Io la raccolgo e controllo che non sia rotta, prima di accomodarmi. Non so cosa dire. O meglio, sono terrorizzata di dire la cosa sbagliata. 

"Ho fatto una stronzata." E su questo posso essere d'accordo. Non avrebbe dovuto provare il sorpasso lì, soprattutto non sotto la pioggia. "Ma dovevo provarci, ne avevo di più per alzare il ritmo, checché ne dicano gli altri."

"Com'è stato il colloquio con Mattia?"

"Un disastro." Si slaccia la parte superiore della tuta per prendere fiato. "E' incazzato. E ho litigato con Charles."

Lo fisso confusa, invitandolo a proseguire. 

"Pensi sempre di essere quello più forte, beh non lo sei. E hai rovinato il weekend a tutti, bel risultato, bravo. Cos'è, dopo l'anno scorso credi di essere il re di Silverstone o qualcosa del genere?" Imita la cadenza dell'inglese di Charles. 

"Era solo arrabbiato, non dare peso a qualcosa che di sicuro non pensava veramente. Dovete solo farvi una bella chiacchierata e..."

"Non lo so, credo che si sia rotto qualcosa." E' davvero molto sconfortato. "Lo sapevo che sarebbe potuto succedere quando ho firmato per la Ferrari, ma non pensavo così presto. E non credevo che avrebbe fatto così male."

Continuo a ripetermi che lui ha scelto in autonomia di cambiare squadra, ma se da una parte questo mi solleva dalle mie possibili colpe, dall'altro mi fa desiderare di poter condividere con lui la responsabilità, di alleggerirgli questo fardello. Continuo a pensarci, e non ho idea di cosa fare.

Maledizione.

My kind of drug 2 // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora