Capitolo 9 - Love boat

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Godetevi un po' di sano fluff prima del dramma ☕

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Non è ancora passata una settimana dalla cena quando ricevo una telefonata da Charlotte, che invita me e Lando per una breve gita. Pensavo che saremmo andati da qualche parte via terra, invece mi dice che avremmo preso la nuova barca di Charles. O almeno io credo sia una barca, in realtà è un vero e proprio piccolo yacht. 

"Cavoli, ti tratti bene Charles."

"Forse dovrei valutare anch'io di comprarne una" dichiara Lando pensieroso.

"Potrei darti lezioni di guida"

"Era una vita che sognavi di dirmelo, vero?"

"Touchè" sogghigna il monegasco.

Io e Charlotte sistemiamo le nostre borse, abbiamo in programma infatti di restare fuori per la notte. Charles invece si mette al timone, e in poco tempo ci stiamo dirigendo all'esterno del porto di Fontvieille.

"Capitano, dove siamo diretti?"

"Ho pensato che potremmo fare un giro delle Hyères, io e Charlotte ci andiamo spesso"

"C'è un mare favoloso" aggiunge la mia amica.

In effetti quando arriviamo ci ritroviamo in un'acqua così cristallina da poter vedere il fondo. 

Charles butta l'àncora in una rada tra l'Ile du Levant e l'Ile de Port-Cros, per fortuna siamo i soli in tutto il golfo (probabilmente perchè la maggior parte delle persone si spinge fino alla più rinomata Ile du Porquerolles)

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Charles butta l'àncora in una rada tra l'Ile du Levant e l'Ile de Port-Cros, per fortuna siamo i soli in tutto il golfo (probabilmente perchè la maggior parte delle persone si spinge fino alla più rinomata Ile du Porquerolles).

Trascorriamo la giornata tra risate, chiacchiere, bagni in mare e innumerevoli partite a carte.

Dopo cena lascio un attimo gli altri a divertirsi davanti ad un videogioco sottocoperta, io mi stendo a pancia in sotto su una delle mie zone preferite: una rete elastica sospesa a poca distanza dall'acqua color della notte. 

Con questo buio sembra di essere sospesi nel cielo stellato, mi ricorda quella scena delle meduse in "Vita di Pi". Speriamo non arrivi una balena come in quel film. 

Rido tra me e me per questo stupido pensiero, quando sento avvicinarsi qualcuno. Volto leggermente la testa e sorrido a Lando che si accoccola al mio fianco, facendo attenzione a non calpestarmi. "Non ti disturbo, spero."

"Non potresti mai."

Mi raggomitolo contro di lui, e resto a fissare l'acqua mentre in silenzio mi accarezza un fianco. Ecco, se potessi scegliere di prolungare un momento della mia vita all'infinito sarebbe esattamente questo. 

Charles e Charlotte si sono già ritirati nella loro cabina, noi li imitiamo quando fuori l'aria sta diventando troppo fresca. Ma non abbiamo ancora voglia di spegnere la luce, perciò Lando risponde ad alcuni messaggi, mentre io leggo un libro. Si sente solo il leggero sciabordare delle onde, sembra quasi di stare in una culla. 

E poi un colpo, seguito da un altro, e un altro ancora. Io e Lando ci fissiamo con gli occhi spalancati, probabilmente entrambi pensiamo ad un arrembaggio di pirati. E poi l'ennesimo colpo è seguito da un gemito. E capiamo che non sono i pirati, ma i nostri compagni di viaggio che si stanno amando

Scoppiamo a ridere in contemporanea, così forte che probabilmente veniamo sentiti anche dai diretti interessati. Rido così forte che perdo il segno del mio libro, lo lascio cadere a terra mentre mi asciugo gli occhi. Anche Lando è paonazzo per le risate, ci mette diversi minuti a prendere fiato. 

"Sai, io e te sapremmo fare di meglio."

"Ah sì?"

"Ne sono sicuro."

"Mmmh..." Mugugno con un finto dubbio, mentre mi accomodo sul suo bacino, muovendo leggermente le anche. "Ne sei proprio sicuro? Sembravano parecchio convincenti di là."

Lui sospira, sollevandosi un poco per potermi baciare. Mi sveste in pochi secondi, cosa che faccio anch'io. Gli bacio il collo e le spalle, non potendo andare più in basso senza spostarmi. Non sto cercando di fare rumore di proposito, ma quando il suo pollice inizia a massaggiarmi mi sfugge un lungo gemito che potrebbero aver sentito fino alla terraferma. 

Lando ride, ma io con una mano libera circondo il suo membro e lo sento diventare duro sotto di me. Lo bacio e gli mordicchio il labbro inferiore, ben sapendo quando lo faccia impazzire. Quando mi penetra mi toglie il fiato per qualche secondo, come ogni volta. Poi quando inizia a muoversi io lo imito, assecondando le sue spinte con i fianchi. Mi tengo salda con una mano alla sua spalla, con l'altra ad una mensola sopra la testiera del letto.

Dio ti prego, non farmi rompere niente o sai che figura di merda... Ma è un pensiero che dura mezzo secondo, perchè poi mi perdo dietro all'ondata di piacere che ci travolge. Resto appoggiata al petto di Lando, troppo provata per parlare.

Anche lui ha ancora il fiatone, ma riesce comunque a dichiarare "Mi sa proprio che abbiamo dato spettacolo." Io ridacchio, non ho la forza di fare nient'altro.

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Mi sveglio durante la notte con la bocca che sembra coperta di sabbia, ho una sete del diavolo.

Riesco a liberarmi dalla stretta di Lando senza svegliarlo, e senza fare rumore raggiungo la cucina, dove riempio un bicchiere con l'acqua fresca del frigorifero. Non ho idea di che ore siano, non ho il cellulare con me. Ma l'oscurità è davvero tale, e sulla terraferma si nota solo qualche luce sparsa dell'illuminazione stradale. Mi accomodo su uno dei divanetti esterni e lascio che l'aria salmastra mi riempia i polmoni. 

Lo sciabordare delle onde mi sta quasi facendo addormentare seduta, ma sobbalzo quando sento dei passi alle mie spalle.

"Anche tu con l'insonnia?" Mi domanda Charles mentre si riempie anche lui un bicchiere d'acqua.

"No, solo sete." Sospiro sorridendo. "E' davvero bello qua fuori."

"E' uno dei motivi per cui adoro restare fuori in barca durante la notte." Si accomoda al mio fianco.

"A Charlotte non dispiace che la abbandoni a letto? A parte che dopo ieri sera dovrebbe..." Ridendo mi mordo la lingua di colpo, ho parlato troppo.

"Devo lamentarmi con il costruttore, mi aveva garantito che le cabine fossero insonorizzate. In effetti mi sembrava di aver sentito dei rumori sospetti, ma avevo pensato fosse un gabbiano."

Scoppio a ridere fragorosamente "Come fai a scambiare certi rumori per il verso di un gabbiano?"

"Lasciami stare, avevo in mente altro in quel momento."

"Eh, ce ne siamo accorti..." 

Lo guardo ridendo ancora per qualche secondo, poi uno sbadiglio mi obbliga ad alzarmi per tornare in cabina. Faccio per prendere il mio bicchiere ma Charles mi interrompe alzandosi "Lascia, faccio io."

Gli regalo un veloce bacio sulla guancia per ringraziarlo e mi allontano.

In cabina ritrovo Lando a letto, nella stessa identica posizione in cui l'ho lasciato. Mi distendo dandogli le spalle e subito sento il suo braccio in vita che mi stringe a sé. Sorrido istantaneamente, e probabilmente sto ancora sorridendo mentre mi addormento.

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Note

La foto è davvero delle isole Hyères. Ci sono stata in gita anni fa, ma ai tempi non avevo ancora una buona fotocamera, quindi questa è presa da Google :P

My kind of drug 2 // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora