Capitolo 10 - Impossibile

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Ciao a tutti! Sopravvissuti alla gara di ieri? Io sono ancora un po' amareggiata per Charles, ma passerà.
Ha inizio una parte un po' difficile di questa fanfiction. Non odiatemi e abbiate fiducia 🙏🏻

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Dopo il gran premio del Belgio trascorro dei giorni abbastanza complicati. Lando andava e veniva dalla sede Ferrari, perchè nonostante il weekend di pausa ha dovuto lavorare con la squadra su alcune modifiche aerodinamiche. Io invece sono stata alle prese con un ascesso alla gengiva, non esagerato ma estremamente doloroso. Ho seguito una breve terapia con antibiotici, e l'intervento del dentista ha risolto tutto in poco tempo.

Dopo quello partiamo per il gran premio in Olanda, e al nostro rientro ho a che fare con l'ennesima grana. Da quando utilizzo la pillola contraccettiva, la precisione del mio ciclo è migliorata, ma questo mese proprio non ne vuole sapere di arrivare. Ho due settimane di ritardo.

Confidando nell'affidabilità della contraccezione, compro un test di gravidanza e lo faccio mentre Lando si sta allenando. Sono certa che sarà negativo, una farmacista non può che avere fiducia nella chimica. Quando il test mostra un deciso segno positivo resto interdetta.

Leggo e rileggo le istruzioni, non può essere. Effettuo anche il secondo test della confezione, ma pure quello dà esito positivo.

Non è possibile.

Sono sempre stata precisissima con i medicinali... E poi ripenso a quella sera che era iniziata con una normale cena e poi era degenerata in una notte di passione, così lunga che avevamo dimenticato di puntare la sveglia per il giorno successivo e Lando era arrivato a lavoro con un'ora di ritardo. Fottuti antibiotici.

Io, farmacista, fregata da un'interazione farmacologica. Non fossi sul punto di avere un attacco di panico scoppierei a ridere.

Io non sopporto i bambini, ho sempre preferito gli animali. I miei amici con figli avevano cercato invano di coinvolgermi, di darmi i loro pargoli in braccio qualche volta. Ma non ce la facevo. Avrei preferito dover tenere in mano un'anguilla viva.

E adesso ero incinta. Cazzo, cazzo, cazzo. La mia vita è finita.

Mentre sono accasciata contro le piastrelle del bagno ho un blackout. Per un lungo secondo sono nell'afa dell'estate dei miei 19 anni, la pelle appiccicosa per il caldo, i vestiti sporchi perchè dato che non lascio casa mia da settimane non occorre cambiarli così spesso. Ho mal di pancia per l'abbuffata che ho appena terminato, probabilmente sto per vomitare. Sono sola, ad affrontare tutto, come sempre.

Respiro a lungo finchè non rimetto a fuoco il bagno attorno a me, ma il profondo senso di solitudine non mi lascia. Ed è proprio questo enorme peso tra cuore e stomaco, che mi porta ad accarezzare per alcuni lunghissimi istanti l'idea di affrontare tutto da sola, come ho sempre fatto: se me ne occupo io, con discrezione, posso recarmi in ospedale con una scusa e non far sapere nulla a chi mi sta intorno. Se starò male non importa. Perchè quel dolore sarà la giusta punizione per la mia stupidità. Ci penso seriamente a chiudermi nella negazione.

Ma poi Lando entra in bagno e mi trova così: il viso rigato di lacrime, il respiro accelerato, la pressione alle stelle. Si inginocchia davanti a me, mi serve parecchio tempo per metterlo a fuoco.

"Amore mio, ti prego dimmi cosa succede" Segue il mio sguardo verso gli stecchi in plastica bianchi e blu. Quando vede il risultato fa quello che ho fatto io poco prima: controlla le istruzioni più volte. "Ma come... cioè lo so come, ma pensavo che la pillola bastasse per..."

"Gli antibiotici. Gli antibiotici possono renderla inattiva."

"Ah."

Si siede al mio fianco, quasi incastrato tra me e la doccia. Io piango silenziosamente.

"Vuoi che chiami qualcuno?"

"No, ti prego." Vorrei non dover lasciare questa stanza per il resto dei miei giorni.

"Guardami per favore." Mi volto verso Lando, ma il mio sguardo è fuori fuoco e fisso un punto indistinto all'attaccatura del suo naso. Penso di trarlo in inganno, ma lui se ne accorge. "Ho detto guardami."

Poi cado nelle sue iridi chiare, ed è come se una droga sedativa potentissima mi entrasse in circolo. Respiro più lentamente, il cuore rallenta, le lacrime si fermano. E' la pace.

"La risolviamo insieme."

Aiutami, Lando. Aiutami ancora una volta. Perchè io da sola non ce la faccio.

My kind of drug 2 // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora