Mettetevi comodi per un capitolo lungo e denso di eventi.
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Alla fine era capitato, senza un motivo apparente. Soltanto il mio istinto che mi aveva detto "Va bene così".
Io e Lando stavamo rivedendo per l'ennesima volta "La casa di carta", accoccolati sul divano. Devo ammettere che non ero molto concentrata sul televisore, la verità è che mi ero un po' persa dietro ai ricordi di quando avevamo visto proprio questa serie durante il lockdown in Inghilterra.
Ma la mia distrazione principale è dovuta al pensiero di quello che sto per dire. Quando l'episodio termina e ci prepariamo per andare a letto, decido che è arrivato il momento di lanciare la bomba "Volevo avvertirti di una cosa. Sono un paio di giorni che non prendo la pillola." Probabilmente sta già pensando al cassetto del comodino dove era solito ritirare i preservativi. "E ho pensato che magari... potrei smetterla del tutto."
Ci mette qualche secondo a capire cosa intendo. Alle tue condizioni. Anzi, alle nostre. Questa era una delle frasi che mi aveva detto un giorno dopo il nostro riavvicinamento, in seguito all'aborto. Aveva capito che non ero pronta, che non lo era nessuno di noi due. "Potrà succedere in futuro, oppure no. Lo vedremo. E se succederà sarà alle tue condizioni, anzi alle nostre."
Le mie condizioni erano arrivate. Quando mi ero resa conto che avevo dimenticato il contraccettivo e avevo pensato "Non sarebbe così male se..." Una botta improvvisa di istinto materno, totalmente inaspettata.
Quando stiamo facendo l'amore poco dopo mi domanda di nuovo se sono sicura. Io non lo fermo. E' giusto così.
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Ovviamente non ero rimasta incinta subito, come succede nei film. Ma non ne avevamo fatto una tragedia.
Una nuova cosa che avevo imparato ad amare di Lando era il suo approccio "Se succede bene, se non succede va bene lo stesso". E per fortuna né le nostre famiglie, né i nostri amici o la stampa sapevano nulla. Affrontare tutto questo senza pressioni esterne era stata una benedizione.
Avevo scoperto di essere incinta con un semplice test comprato in una farmacia texana. Tenere questa notizia per me era stato maledettamente difficile, ma non volevo distrarre Lando dalla sua gara (o di sicuro non sarebbe riuscito ad arrivare secondo come effettivamente era successo). Tanto meglio che dopo questo circuito avremmo avuto 10 giorni di riposo, e avrei potuto organizzare qualcosa di carino per comunicargli la novità.
L'idea mi era venuta girando online, e quando avevo trovato una piccola automobile a pedali rossa (ovviamente corredata di adesivo del cavallino rampante), l'avevo acquistata e spedita all'attenzione di Karen. Lei ovviamente non sapeva nulla, mi ero giustificata dicendo che fosse un semplice regalo per Lando.
Il giorno del suo compleanno l'avevo incartata e nascosta in garage. Dopo cena avevo consegnato il pacco a Lando, che l'aveva scartato in pochi attimi "E' bellissima ma non credo di riuscire a entr..." Si era interrotto a metà frase, gli occhi che saltavano freneticamente da me alla vettura di plastica "Vuoi dirmi che..."
Avevo semplicemente annuito, e lui si era lanciato ad abbracciarmi, sollevandomi per aria. Erano stati giorni bellissimi, con la gioia di dirlo alle nostre famiglie e a pochi amici selezionati.
Il bello di non avere un fisico da modella è che avevo potuto nascondere completamente la gravidanza, ancora più che (purtroppo) non avevo avuto molte possibilità di farmi vedere in giro dai paparazzi.
La gravidanza infatti non era stata per nulla semplice. Poco dopo il terzo mese erano iniziate le nausee, che mi avrebbero accompagnato quasi fino al termine. Avevo festeggiato il mio 29° compleanno distesa nel letto con Joy a coccolarmi e Lando a prepararmi una tisana zenzero, limone e miele (che almeno per un po' era riuscita ad aiutarmi).
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My kind of drug 2 // Lando Norris
FanfictionAlice e Lando sono tornati. Li aspetta una nuova vita in Ferrari, un nuovo campionato, le difficoltà di un matrimonio ma soprattutto quelle personali, da affrontare insieme. - - - SEQUEL DI "MY KIND OF DRUG" (La lettura della prima parte non è fon...