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Pov Jessie

<But now I'm only standing here
Completely paralyzed with fear
The fear of who I'll come to be
Of all the weaknesses in me
I truly thought I was prepared
But now I'm panicked and I'm scared>

"Jackson ma dove stiamo andando?!"
Domando mentre lo vedo camminare avanti e indietro davanti a un muro per tre volte.
Poi ecco che, dal nulla, una porta compare proprio in mezzo al muro aprendo un passaggio.
"La Stanza delle Necessità" sussurra Sirius.
Jacks gli lancia uno sguardo trovo, chiedendosi forse come Merlino faccia lui a saperlo e, sinceramente, me lo sto chiedendo anche io.
"Ma di che diavolo parli?" chiedo infatti.
"Scusa, bambolina, segreto di Malandrino" dopodiché entra insieme a Jackson lasciandomi, come sempre a questa risposta, con l'amaro in bocca.

La Stanza si presenta a noi come un luogo accogliente, con tre sedie e un camino a tenerci al caldo.
Una volta preso posto, mio fratello respira profondamente prima di iniziare a parlare.

"Parto dal presupposto che non potrò rivelarvi ogni singolo particolare della questione, quindi non insistete nel pormi domande alle quali non potrete ottenere risposta-"
"Jones, sputa il rospo!"
Mi guarda male per un momento, poi riprende subito.
"Come stavo dicendo, sorellina mia, c'è una questione davvero delicata da affrontare. Come ben sapete, il Signore Oscuro sta ottenendo il sostegno, sempre maggiore, di tantissimi maghi, certo, non tutti si sono sottomessi a lui di propria spontanea volontà; c'è chi è stato minacciato, cruciato a lungo, altri non hanno retto il peso delle torture invece, e sono morti. Ora, io resterò qui al castello come nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure, con l'intenzione e con la promessa di formarvi completamente, al fine che possiate essere pronti... "
"A cosa..?" chiedo sottovoce, anche se un'idea già ce l'ho.
"A combattere". Sirius è serio, e dopo il piccolo cenno di assenso di Jacks, realizzo la situazione.

La guerra è vicina.
Noi siamo pochi.
Noi non siamo grandi maghi, non sappiamo cosa fare.
Le cose che ci hanno insegnato fin'ora non sono mai andate al di là della mera pratica scolastica.
Come affrontetemo tutto questo?!
Sento di essere paralizzata dall'ansia crescente in me.
Sirius mi prende la mano stringendola alla sua dolcemente, trasmettendomi un senso di protezione e tranquillità immediata.

"Ragazzi, arriverà un momento in cui sarete posti dinanzi ad una scelta importante, che segnerà irrimediabilmente le vostre vite, per sempre".
"Jackson.."
"JJ, non posso dirvi altro, mi dispiace. Sappiate solo che sono a vostra completa disposizione e sarò sempre dalla vostra parte, quindi, se mai dovesse accadere qualcosa, una qualsiasi cosa, o se semplicemente aveste bisogno di un aiuto, a livello accademico o meno, sarò qui. Sempre".
Lo vedo alzarsi e, dopo avermi lasciato un dolce bacio in fronte, va via lasciando me e Sirius da soli.

"Che merda.." affermo nervosamente.
"Hey, Jones, non ti disperare ora!"
"Black, ma hai sentito che ha detto?! Dovremo combattere prima o poi!"
"Si beh, non era forse già chiaro?!! Che ti aspettavi eh?! Che Voldemort si ritirasse spontaneamente chiedendo scusa a tutti?!"
"Sta calmino, Black! Ho il diritto di essere spaventata! E tu ti permetti di prendermi per il culo anche in una situazione come questa! Sei incredibile! Ma come fai eh?!"
"Non ti sto perculando, sto cercando di farti capire che è inutile fondersi il cervello con paranoie che, non metto in dubbio, sono lecite, semplicemente ti sto dicendo di fartene una ragione! Quando sarà il momento, se ci sarà bisogno, noi combatteremo!"

 "Hey, Jones, non ti disperare ora!" "Black, ma hai sentito che ha detto?! Dovremo combattere prima o poi!" "Si beh, non era forse già chiaro?!! Che ti aspettavi eh?! Che Voldemort si ritirasse spontaneamente chiedendo scusa a tutti?!" "Sta calmin...

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Non ho ben capito come siamo passati all'urlarci contro, fatto sta che non mi piace per niente il tono che sta utilizzando con me in questo momento, quando avrei solo bisogno di un suo abbraccio che mi conforti.
Lo guardo sbigottita.
"Io non so se combatteró.." mi ritrovo a dire ad alta voce prima di accorgermene.
Non lo avessi mai fatto.
"Che stai dicendo?!"

 "Che stai dicendo?!"

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"Io.. Io non sono sicura di poterlo fare! Mi dispiace anche per le Mandragole quando devono essere passate da un vaso all'altro, come posso pensare di togliere la vita a qualcuno?! Come puoi pensare di fare tu una cosa così?!"
"Come penso di fare?! Jess, ci troveremo difronte a mostri senza cuore che uccidono per il semplice gusto di farlo, per un'idea del cazzo, per un concetto che non sta né in cielo né in terra! Ecco come penso di fare! Penserò a tutto il male che quei bastardi hanno provocato!"
"... Possiamo per favore cambiare discorso adesso?"chiedo con un groppo in gola, cercando di evitare il suo sguardo che, per la prima volta, sento essere pesante e pieno di giudizio su di me.
"Jones, ho bisogno di sapere che sarai al mio fianco in quel momento".
"..Non lo so".

"Codarda"

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"Codarda".

Senza più dire una parola, lascia la stanza dove passo il resto del tempo a piangere come una fontana.

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Ciao!
Scusate l'assenza, davvero, perdonatemi! Cercherò di postare altri capitoli il prima possibile!
Intanto spero vi siano mancanti un pochino i nostri cari protagonisti che ho appena deciso di shippare con il nome di #JERIUS  ahah ❤️
Vi lascio con un po' di sano dramma adolescenziale, notte cari!

𝑆𝑛𝑜𝑤𝑚𝑎𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora