POV'S KARINA.
Fissavo dalla grande vetrata aeri che partivano o che arrivavano, era una cosa che mi piaceva fare soprattutto da piccola con mio padre.
«Quello è il nostro aereo» arrivò Giulia che mi indicò un Boeing tutto bianco e la cosa su un rosa scuro.
«Non vedo l'ora di salire lì sopra» sorrisi emozionata.
«Sempre se poi l'aereo non si schianta nel mare» mister simpatia si aggiunse alla conversazione, come sempre molto divertente.
«Tanto che accadrà tu ti salverai, sono sicura che arriveranno i tuoi uomini in tuo soccorso» lo guardai.
«Lo vedi che quando vuoi la testa ti funziona» ridacchiò.
«Non iniziare dai, cerchiamo di goderci questa vacanza» sospirò Adam.
«Si hai ragione» fulminai Alessandro con lo sguardo e dopo ci mettemmo in fila.
Uscì il mio porta passaporto di Victoria's Secret con la carta d'identità.
«Passaporto e carta d'identità per favore» mi guardò l'hostess sorridendo.
«Ecco a lei» gliele diedi mentre lo sguardo di Alessandro continuava a studiarmi.
«Perfetto, buon viaggio» mi ridiede le cose.
«Grazie» rimisi le cose nella mia borsa e iniziai ad andare avanti.
Una volta saliti iniziai a cercare il mio posto, era impossibile su un aereo così grande.
«Hey Karina vieni il 155 C è lì infondo» mi informò Adam.
«Oddio Adam sei la mia salvezza» ridendo mi incamminai dove mi disse.
Ero seduta vicino due signore polacche, sembravano molto simpatiche ma non potevo scambiarci neanche due parole visto che non parlo la loro lingua.
«Hi..» mi dissero dolcemente mostrando i loro occhi azzurri come il mare.
«Hi» ricambiai il sorriso e finalmente riuscì a mettere la valigia sopra.
Mi misi la cintura e vidi che l'uomo seduto vicino Alessandro guardava il telefono tremando, sicuramente sapeva chi era e aveva paura, poverino non lo invidio minimamente.
«Well ladies and gentleman, please fasten your seat belts, we are about to take off, thanks for your attention» il comandante finì di parlare e mentre tutti si allacciavano la cintura io guardavo le hostess che come in ogni aereo mostravano cosa fare in caso sarebbe successo qualcosa.
Quando l'aereo iniziò a salire sul cielo sentì una sensazione strana nello stomaco, mi veniva sempre le poche volte che lo prendevo, le signore accanto a me erano già cadute in un sonno profondo mentre io guardavo dal finestrino il cielo azzurro con al disotto le nuvole, sembrava di stare nella favola di Jack e il fagiolo magico.
Durante il viaggio notai che Alessandro stava ascoltando la musica, sicuramente non riusciva a dormire come me, presi la rivista dell'aereo e sfogliai un po' le pagine, mancavano ancora un paio d'ore per arrivare.
Quando rimisi la rivista al suo posto notai che l'aereo si era un po' abbassato, provai a chiudere gli occhi e per mio grande stupore mi addormentai.
Sentí qualcuno toccarmi il braccio, appena aprì gli occhi vidi un hostess «Señorita hemos llegado» sorrise.
«Oh..ehm..gracias».
«De nada» andò via.
Mi stiracchiai e vidi che dal finestrino si vedeva la pista d'atterraggio, dormire aveva dato i suoi frutti.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...