POV'S KARINA.
Oggi era l'ultimo giorno dai miei genitori, domani finalmente sarei tornata a casa del mio amato Alessandro e non potevo esserne più felice.
Era abbastanza tardi ed ero indaffarata a sistemare la valigia per la mattina seguente, solo ora realizzo di aver portato tutto il guardaroba.
«Lì dentro non ci entra più nulla, mi stupisco come si erano ficcate tutte queste cose quando sei venuta qui» disse la tenera voce di mia madre che risuonò nella mia stanza.
«Non lo so neanch'io mamma, sarà perché da Ale mi aveva aiutato Giulia con la valigia» ridacchiai mentre inserivo le ultime cose.
«Allora ti aiuterò io, altrimenti non si chiuderà neanche se ti ci metti seduta sopra» ridendo iniziò a sistemare le cose.
Mi guardai attorno, qui dentro non è cambiato proprio nulla..e pensare che fino a pochi mesi fa ero chiusa in questa stanza ogni giorno a vedere film o ascoltare musica.
«Tutto bene tesoro?».
«Si mamma, e che cavolo la mia vita è cambiata da un giorno all'altro» la guardai.
«Per il meglio» sorrise «Alessandro è il ragazzo giusto per te..fidati di tua mamma».
«Si..è proprio la mia persona speciale» sussurrai mentre accarezzavo un anello con incisi i nostri nomi.
«Non chiedermi come ma la valigia si è chiusa, ora a dormire che domani rivedrai il tuo amato» mi lasciò un bacio sulla guancia.
«Grazie mille mamma sei la migliore è come sempre la mia salvezza» l'abbracciai «buonanotte».
Mi misi nel letto con gli occhi puntati verso la finestra, il cielo stellato era una delle cose che più mi piaceva.
Purtroppo il silenzio venne interrotto da dei rumori strani provenienti dalla cucina.
«Sarà sicuramente mamma o papà» dissi tra me e me per cercare di trovare la soluzione più logica.
Appena richiusi gli occhi quel rumore si fece sempre più forte, mi alzai come una furia e andai a vedere cosa fosse.
Appena scesi le scale non vidi nessuno «Mamma papà siete voi?» mi guardai attorno.
«Non sono mamma e papà ma la tua dolce amichetta a cui mancavi molto» quella voce, una voce da strega che avevo già sentito in precedenza..Perla.
Mi girai e la trovai in salotto insieme ad un'uomo che tra le mani aveva una pistola già pronta per essere usata.
«Sai non mi sarei mai aspettata che mi facessi arrivare a tanto» si avvicinò mentre io indietreggiai leggermente.
«Alessandro ama me, cazzo mettitelo in quella testa, non perdere tempo con un'uomo che non ti ama è piuttosto trovatene uno che lo faccia, il mare è pieno di pesci devi solo..tuffarti ecco».
«Karina» ridendo mi guardò con un'aria perfida «Perché mai dovrei trovare un'altro pesce quando basta fare fuori te per ottenerlo» inclinó la testa come per fare un segnale a quell'uomo che era con lei.
Approfittando che era un attimo distratta sgattaiolai fuori ma troppo tardi ormai mi rendo conto che era stata una pessima idea, due mani più possenti di quelle di Alessandro mi sorreggono portandomi fuori casa, sapevo già a cosa stavo andando incontro.
«É un vero peccato che tu non abbia fatto ciò che ti dissi di fare, altrimenti ora non ti troveresti in questa situazione» la sua risata malefica finì appena l'uomo mi scaraventò per terra, eravamo in una stradina squallida, sporca e piena di insetti di cui neanch'io ne sapevo la provenienza.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...