POV'S KARINA.
Appena entrammo in casa di Giulia e Adam fummo tempestati da moltissimi palloncini sparsi in ogni angolo, erano rosa e blu e c'era anche un palloncino a forma di cicogna adorabile.
«É bellissima la casa, le decorazioni sono così tenere» dissi emozionata.
«Spero che un giorno anch'io organizzerò questa festa con te» mi accarezzò la pancia.
Alessandro ormai mi aveva completamente fatto impazzire, e ora che mi sono sentita queste parole sono sicura come non mai di volere lui nella mia vita.
«Ti darò un bambino un giorno, e quando arriverà sarà il mio regalo per ringraziarti» li stampai sulle labbra un tenero bacio.
«Hey voi due venite di lì, stanno già tutti gli ospiti e appena scoppiamo il palloncino andiamo fuori a cenare» ci avvertì Adam.
«Perché devi interrompere sempre i momenti più belli» roteò gli occhi Alessandro.
«Perché i tuoi momenti più belli puoi viverli stanotte a casa tua» dopo che ci fece l'occhiolino mettendomi un po' in imbarazzo raggiungemmo gli altri.
C'era un'enorme palloncino tra Giulia e Adam e mentre stringevo la mano di Alessandro loro erano pronti a rivelarci il sesso del loro primo genito.
«Pronti?» disse Giulia emozionata mentre prendeva l'ago.
«Sii..» urlarono molti compresa me.
Dopo il conto alla rovescia il palloncino scoppiò facendo uscire tanti pezzi di coriandoli rosa, era una femminuccia.
«Date il benvenuto a Bella, che presto si unirà alla nostra splendida famiglia» Adam strinse a se Giulia e la baciò mentre delle lacrime solcarono il suo viso, era così bello vederlo emozionato per l'arrivo di suo figlio.
«Cazzo avrò una nipotina» sorrise Alessandro mentre andavamo a fare gli auguri hai futuri genitori.
Dopo i nostri auguri e quelli di amici e parenti andammo a cenare dove il colore dominante era il rosa o il lilla, ora capisco perché non potevamo prendere posto prima.
«Non vedo l'ora di abbracciare la piccolina» sussurrai accarezzando la mano di Alessandro.
«E io non vedo l'ora di avere un figlio tutto mio» mi guardò facendo un piccolo sorriso.
Aveva paura di diventare padre glielo si poteva leggere negli occhi, e in parte lo capivo era un spietato capo mafioso era normale che avesse paura, ma anch'io come lui desideravo un figlio è un giorno il sogno si sarebbe realizzato.
Dopo che iniziammo a cenare iniziava a fare abbastanza caldo, e per me che odiavo l'estate era intollerabile.
«Io vado un po' fuori a prendere aria» mi alzai.
«Vuoi che venga con te?».
«No tranquillo torno subito» li lasciai un piccolo bacio sulla guancia.
Andai fuori e iniziai a camminare fino a quando non vidi una ragazza bionda con occhi azzurri e limpidi come il colore del cielo venirmi incontro.
«Tu sei la ragazza di Alessandro?» disse freddamente mentre buttava la sigaretta.
Mi sembrava strano che non arrivassero i guai.
«Ehm..si sono la sua ragazza..» dissi nervosa.
Scoppiò a ridere e mi squadrò dalla testa hai piedi «Ha raggiunto l'apice del pessimo gusto, da dove sbuchi dai suoi nightclub?».
«Ma come ti permetti? Sono di buona famiglia e non facevo la puttana nei suoi nightclub!» la guardai male, l'apparenza inganna veramente.
«Beh..da qualsiasi posto arrivi sappi che ti tengo d'occhio» si avvicinò.
«Ma chi sei? Non ti conosco neanche e mi attacchi così..» indietreggiai.
«Alessandro è mio e tu sei solo un giocattolo che presto sparirà!» se ne andò dandomi una spallata contro.
Restai lì ferma, immobile come se mi avessero colpita con qualcosa di pesante, mi sedetti per terra mentre una piccola lacrima mi uscí.
«Karina cazzo mi hai fatto spaventare la prossima volta non vai più da sola in giro» sentì la voce di Alessandro alle mie spalle.
«Scusami e che qui si sta bene..» mentì mentre mi alzavo da terra.
Non feci in tempo a fare un passo che Alessandro mi bloccò dal braccio, ormai mi conosceva abbastanza bene.
«Che cazzo é successo?» chiese serio.
«Niente..» provai a restare tranquilla.
«Mi dispiace per te ma ormai ti conosco troppo bene, stai mentendo» mi tenne stretta a lui.
In quel momento non capì più niente è l'unica cosa che riuscì a fare fu uscire la parte di me fragile.
«Hey no piccola non piangere però» mi prese il viso preoccupato «Che cazzo ti hanno fatto?».
Presi fiato e li raccontai l'accaduto con quella ragazza «Sono solo un giocattolo..» sussurrai.
«Non sei un giocattolo, sei la parte più bella di me Karina..» mi abbracciò facendomi sentire al sicuro.
«Ale però chi era e che cosa voleva da me?».
«Si chiama Perla, era una specie di amica mia e di Adam e sicuramente si è intrufolata qui perché ha saputo di noi, sai lei all'epoca mi voleva ma per me non era niente, era solo un'amica ma lei voleva sempre di più specie perché stavo abbastanza bene a soldi» mi raccontò «Ma stai tranquilla perché nessuno ti torcerà un capello, ti proteggerò sempre» mi asciugò l'ultima lacrima che rigò il mio viso.
«Grazie Ale» unì le nostre labbra, queste erano le parole che mi facevano subito sentire bene, Alessandro mi stava dimostrando ogni giorno ciò che provava per me è io ormai ero sempre più innamorata di lui.
Ringrazio tutto ciò che mi abbia fatto conoscere quest'uomo, non mi sarei mai aspettata che un mafioso potesse tenerci così tanto a me e invece c'è lui, uno dei più importanti che ha scelto una ragazza qualunque come me, sapevo ormai che stando con lui sarei stata protetta ma soprattutto bene e amata.
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Ciao ragazzi, ecco il capitolo tanto atteso🥰, purtroppo Karina ha conosciuto la sua rivale ma per fortuna c'è Alessandro che le sta dimostrando di tenerci veramente, chissà come finirà tra lei e Perla..piano piano lo scoprirete❤️, vi auguro una buona giornata.
Un bacio, Vale❤️❤️.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...