POV'S KARINA.
Da quando sono dai miei genitori va meglio anche se mi manca lui, mi manca sentire la sua voce al mattino, osservare il suo corpo perfetto, il suo viso dominante..in sostanza mi manca lui.
Stavo sul letto con solo un misero intimo addosso, non c'era nessuno quindi potevo fare ciò che voglio senza che il mio dolce fidanzato possessivo mi dica copriti.
Sentí bussare è in tutta tranquillità pensando che fosse mia madre diedi il permesso di entrare.
«Che spettacolo, entro e già ti trovo conciata così» sentì la sua risata è la sua voce roca, era lui..finalmente è qui.
«Si sta bene così sto più comoda» ridacchiai mentre lui si sfilava la maglia «Resti qui a dormire vero?» aggiunsi.
«Ovvio che resto da te, ti avevo fatto una promessa e intendo mantenerla anche per dimostrarti che ti amo» mise la maglia sulla mia scrivania e si avvicinò.
«Mentre ero al nightclub ho pensato alle cose che volevo farti questa notte» poggiò il suo corpo possente sul mio.
«Mmh..sentiamo cosa vorresti fare questa notte?» sussurrai mentre la mia mano accarezzava i suoi capelli tirati indietro con il gel.
«L'amore Karina..voglio fare l'amore con te» mi lasciò un bacio vicino l'orecchio, e lì che il mio corpo iniziò ad andare a fuoco.
Portai la testa all'indietro poggiandola sul cuscino, i suoi baci si facevano sempre più profondi e piano piano che scendeva verso il mio collo sentivo una scossa di eccitazione dietro la schiena, quest'uomo mi manderà il cervello a puttane un giorno.
«Ti ecciti con poco» mi guardò con un sorriso piccante sul viso.
«Non è colpa mia se i tuoi baci sono così pieni di passione..» mi morsi il labbro e i miei occhi caddero giù dove il suo membro premeva per uscire.
Senza dire nulla mi alzò il viso in modo tale da vedere solo lui e mi stampò un bacio fogoso sulle labbra.
Le nostre lingue sembrava che danzassero e nella camera si sentiva solo il dolce rumore dei nostri baci.
POV'S ALESSANDRO.
Li strappai le sue mutandine di pizzo rosa lanciandole insieme al reggiseno in un punto della stanza, assaporai i suoi dolci seni prosperosi mentre la mia mano accarezzava delicatamente la sua femminilità, fare con Karina era decisamente meglio di scopare le puttane del mio nightclub, con lei si prova solo e soltanto amore oltre il piacere è sapere che la sua purezza è stata tolta da me mi rende ancora più possessivo è pazzo di lei, era solo e soltanto di mia proprietà.
Scesi finalmente nella sua zona afrodisiaca, i miei denti premono verso le sue pareti lasciando dei morsi abbastanza casti.
«Ale..continua» sussurrò affondando le sue unghie nella mia schiena.
«Piccola è solo l'inizio questo» la guardai di sfuggito.
Li avvicinai un mio dito alle labbra dandoli l'ordine di leccarlo, quando lei eseguí l'ordine con molta delicatezza glielo misi dentro le sue pareti ancora un po' strette.
«Cazzo Karina sei ancora stretta» iniziai a muovere il mio dito dentro mentre le sue bellissime mani stringevano le lenzuola, chissà se avrebbe avuto il mio membro tra le mani cosa avrebbe combinato.
Quando vedo che si è abituata a questa sensazione faccio scivolare fuori il mio dito dando finalmente il benvenuto al mio membro.
Lo avvolgo con un preservativo è un con una spinta più secca rispetto all'altra volta la penetro.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...