POV'S KARINA.
Il mio armadio non aveva ampia scelta di vestiti, non mi erano capitate molte occasioni e la metà delle cose che possedevo erano cose sportive o comunque cose per uscire con le amiche, infondo trovai un vestito bianco di cui avevo totalmente dimenticato l'esistenza.
«Ma si questo è perfetto..» sorrisi guardandomi allo specchio mentre lo mettevo da sopra il pigiama.
Mentre mi preparavo sentivo l'ansia impadronirsi di me, ero molto tesa visto che non conoscevo nessuno e che sarebbero stati tutti mafiosi, per fortuna c'era Alessandro, nonostante l'episodio accaduto nel Madagascar con lui mi sentivo protetta.
«Mira comando tesoro stai attenta e stai sempre vicino Alessandro» mi disse mia mamma mentre mi stampò un bacio sulla guancia.
«Tranquilli starò con Alessandro» li rassicurai.
«Ciao principessa cerca di divertirti» mi salutò papà.
«Ciao papà..ciao mamma» dopo averli salutati uscì di casa e mi avvicinai al marciapiede.
Mentre aspettavo Alessandro detti un'occhiata a Instagram dove come sempre comparivano ragazze sempre perfette e conciate o ragazzi in palestra.
«Menomale che ci sono io altrimenti ti avrebbero già messo le mani addosso» sentí la sua voce dalla Lamborghini nera ferma avanti a me.
Entrai e subito mi concentrai sulla sua camicia bianca che metteva in risalto i muscoli «Buonasera anche a te» aggiunse notando dov'era concentrato il mio sguardo.
«Ehm..buonasera» lo guardai cercando di apparire il meno nervosa possibile «Ti piace il vestito..» chiesi stringendo la stoffa dal nervoso.
«Sembri una perla preziosa» i suoi occhi per una volta erano luminosi e calmi, e il suo commento mi fece diventare le guance rosse come due fragole.
«Gr..az..ie..» mi mordicchiai il labbro «Tu sembri un modello di Dolce&Gabbana» ridacchiai.
«Nah..io sono semplicemente me» ridacchiò leggermente per poi concentrarsi sulla strada.
Quando arrivammo volevo scappare a gambe levate, c'erano solo due donne sulla quarantina e il resto erano tutti uomini di varia età, mi sentivo tremendamente in imbarazzo.
«Ale..pos..so prenderti l..a man..o» sussurrai cercando di guardare altrove e no il tavolo dove avevano preso già tutti posto.
«Certo che puoi piccolina» mi sussurrò all'orecchio con la sua voce sensuale e la sua mano possente e liscia si intrecciò alla mia che tremava come una foglia in pieno autunno.
Appena ci sedemmo tutti iniziarono a congratularsi con Alessandro mentre io venivo etichettata dalle donne..a quello che riuscì a comprendere dai loro sussurri e sguardi mi avevano dato della "poco di buono", che potevo aspettarmi da questo ambiente.
Non ne diedi molta importanza e cercai di prendere confidenza con il posto mentre Alessandro mi accarezza la mano, sapeva essere così tenero alle volte.
La serata stava procedendo abbastanza bene se non fosse che al momento del dolce per me arrivò una cosa abbastanza amara, uno dei mafiosi che era presente ne approfittò per sedersi vicino a me quando Alessandro andò fuori a fumare con altri due uomini, avevo molta paura visto che mi stava già spogliando con lo sguardo.
«Posso fare qualcosa per voi?» chiesi educatamente mentre finivo il mio tiramisù.
«Effettivamente tu potresti fare..e anche molto..» le mie narici sentirono subito l'odore sgradevole di tabacco.
«Penso che io non le sarei utile in nessun modo» scossi la testa.
«Invece scommetto che con le tue manine delicate sai esaudire ogni fantasia di un'uomo» mi sussurrò all'orecchio.
«Ma come si permette?» mi alzai dalla sedia cercando di mostrarmi calma.
Irritata andai in bagno, appena entrai mi sciacquai il viso con dell'acqua fresca e sospirai, quante persone cattive esistevano in questo mondo.
Sentí qualcuno entrare, pensavo fosse una donna visto che questo era il bagno riservato alla figura femminile, ma appena alzai lo sguardo lo vidi, vidi quel pervertito di prima appoggiato alla porta.
«Vattene!».
«Me ne andrò, ma prima devi fare la brava puttanella e farmi un pompino» si avvicinò.
«Fattelo da solo pervertito del cazzo» cercai di mostrarmi forte ma avevo un carattere troppo debole, non avrei fatto paura neanche a una mosca.
«Bada a come parli» mi bloccò contro il muro e con una mano mi mostrò la pistola che aveva dietro la cintura, ero in trappola.
POV'S ALESSANDRO.
Quando rientrai notai che mancava Karina, mi iniziai a insospettire visto che mancava anche Christian.
Decisi di andarla a cercare e non fu molto difficile quando sentì la sua voce provenire dal bagno delle donne, appena entrai esplosi subito come un vulcano, quel verme era mezzo nudo e la mia piccola era inginocchiata in lacrime con una pistola puntata in fronte.
«Figlio di puttana!» mi buttai su di lui scaraventandolo a terra.
Iniziai a tirarli pugni sul viso con tutta la mia forza mentre lui gemeva dal dolore, nessuno doveva toccarla, nessuno.
«Ale..basta ti..prego..andiamo via..» si avvicinò Karina con gli occhi gonfi dalle lacrima, dell'espressione che aveva era frastornata e spaventata.
Mi alzai e con la sua stessa pistola lo sparai alla gamba destra «Se non eri sposato già ti avrei fatto fuori con le mie stesse mani! Ricordati che non devi più toccare la mia donna!» alzai la voce alle ultime parole.
Quando entrammo in macchina le feci bere un po' d'acqua per farla calmare e intanto le lasciai delle carezze sui suoi capelli castani.
«Hai detto che sono la tua donna» sussurrò mentre le sue labbra delicate venivano bagnate dall'acqua.
«Sei la donna di Alessandro Smith..e questa cosa non verrà mai messa in discussione» le asciugai le ultime lacrime che le scesero.
Era proprio così, Karina ormai era entrata nella mia vita, e non l'avrei fatta più uscire.
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Ciao ragazzi, ecco a voi il capitolo❤️, lo so orario strano perché sto pubblicando alle 00:56 ma dettagli ahaha, mi sentivo un po' meglio così ho deciso di ultimarlo ed eccolo qui🙂, come vedete Alessandro sta completamente diventando un'altra persona per la sua Karina, mentre lei e la solita ragazza debole di carattere ma che stravolgerà la vita di Alessandro per sempre❤️✨.
Un bacio, Vale❤️❤️.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...