POV'S KARINA.
Appena Giulia mi dette la notizia sono sicura che le mie urla erano arrivate fino in Africa, sapere che dentro di lei sta crescendo una creaturina è una cosa meravigliosa.
Per fortuna le mestruazioni erano finite e finalmente mi trovavo distesa sulla sabbia mentre il sole cuocente mi colorava la pelle rendendola più scura.
Sentì della sabbia arrivarmi addosso, appena alzai lo sguardo abbassando gli occhiali da sole vidi Alessandro posizionarsi vicino a me, la pace era finita purtroppo.
«Non ho bisogno di un babysitter» lo guardai incrociando le braccia al petto.
«E io non voglio la Karina che parla sempre» si tolse la maglia mostrando il suo fisico da David di Michelangelo.
In pochi secondi fece colpo su tutte le donne che erano presenti, e la cosa ancora una volta mi dava fastidio.
«Stenditi! Basta fare il pagliaccio il circo non devi farlo anche qui» lo tirai dal braccio.
«L'altra volta non te lo dissi ma ti trovo attraente quando fai le tue sceneggiate di gelosia» si sedette e mi guardò intensamente, per fortuna avevo gli occhiali da sole altrimenti avrebbe visto i miei occhi a forma di cuore.
«Smettila, non sono gelosa di te e mai lo sarò» questa volta fui io che mi alzai.
Appena mi alzai notai vicino un chiosco degli uomini non molto grandi di età con fisici molto palestrati.
Mi venne la brillante idea di andare da loro, volevo provocare Alessandro, volevo vedere come avrebbe reagito visto che a sua detta "ero gelosa".
«Ciao ragazzi» sorrisi mettendo in mostra il mio costume color Tiffany, non era da me fare queste cose ma oggi l'avrei fatto.
«Eh tu chi sei bellezza?» uno di loro si avvicinò e concentrò il suo sguardo sul mio piccolo seno.
«Mi chiamo Karina» li alzai con una mano il viso.
«Io mi chiamo Tyler».
«Il nome non è male proprio come la persona che lo porta» li feci l'occhiolino.
Sentí una mano afferrarmi violentemente dal fianco, quel profumo..quella mano possente, Alessandro.
POV'S ALESSANDRO.
«Idiota sparisci prima che ti levi io di mezzo» fulminai questo certo Tyler con lo sguardo mentre tenevo Karina stretta con una mano.
Sapevo che lo stava facendo per vedere la mia reazione, pensavo che sarei stato più calmo e solo una ragazzina come tutte le altre e invece appena l'ho vista parlare con questo essere pervertito mi è scattato qualcosa nella testa e di lì non ci ho visto più.
«Perché cazzo l'hai fatto?» la spinsi contro il letto mentre la porta alle mie spalle si chiude.
«I..o vole..vo veder..e la t..ua reazione..» si sedette sul letto mentre tremava per la paura.
«E per farlo dovevi fare la puttana come quelle dei miei nightclub» alzai leggermente la voce mentre diventavo rosso dalla rabbia..ma che mi succedeva.
«Non ho fatto la puttana» strinse la stoffa del lenzuolo in una mano.
Mi avvicinai e la mia mano destra stampò il segno delle cinque dita sulla sua guancia.
Dai suoi occhioni brillanti si fecero spazio diverse lacrime e la sua guancia si colorò di rosso.
«SEI UN MOSTRO!» mi urlò contro e andò verso il bagno.
Non dissi nulla, mi limitai ad abbassare il viso e a pensare alle sue ultime parole «Sono un mostro» ripetei a sospirai.
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Ciao ragazzi, oggi non c'era in programma di pubblicare però visto che ieri non ho pubblicato ho deciso di farlo oggi (domani di routine uscirà comunque il capitolo), vi chiedo scusa se il capitolo non è molto lungo rispetto agli altri ma sto nel mio periodo "rosso" e sto K.O.🥲, intanto però Alessandro ha avuto uno scatto contro Karina, chissà come finirà tra loro due, vi dico soltanto che quando torneranno a casa Alessandro impazzirà totalmente per Karina (in senso buono tranquilli❤️), ci vediamo domani con l'altro capitolo.
Un bacio, Vale❤️❤️.
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Por siempre tuya
RomanceIl mondo della mafia presenta varie sfaccettature, solo i più forti e i più astuti vanno avanti e sopravvivono proprio come succede nella savana tra gli animali. Alessandro Smith fa parte di questo mondo, dal fascino irresistibile avvelena tutti con...