20-Sorpresa

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POV'S ALESSANDRO.

Karina ormai aveva dato la sua purezza a me, non potevo essere più felice, pensavo che alla fine sarebbe finita che l'avrei obbligata io ma invece e stata lei stessa a dirmi che era pronta.

Non so di preciso cosa provassi per lei ma sicuramente erano cose che non avevo mai provato nella mia vita, in questi giorni mi sono messo d'impegno e le ho preparato una sorpresa che le piacerà sicuramente.

«Piccola!» urlai per farmi sentire mentre andavo in salotto.

«Ale..» la vidi sbucare dal retro, sicuramente stava in giardino.

«Voglio che ti siedi e copri i tuoi occhi con questa» li misi tra le mani una fascia nera.

«Cosa..perché?» mi guardò un po' spaventata.

«Tranquilla non ti ucciderò mica» ridacchiai, era ancora più tenera da spaventata «Fidati ne vale la pena indossarla».

«Ok..la metterò» nervosa se la mise coprendo gli occhi.

«Torno subito» le diedi un bacio tra i suoi capelli profumati.

Andai in camera e recuperai le valigie che avevo nascosto sotto il letto, ieri avevo chiesto alle mie domeniche di preparare la valigia di Karina, non potevo farlo io ero un'uomo e non sapevo cosa si portassero dietro le donne tra trucchi e scarpe diverse per ogni giorno.

POV'S KARINA.

Non riuscivo a vedere niente, i miei occhi erano come persi nel vuoto e non sapevo neanche dove fosse finito Alessandro.

Quando sentì la sua mano avvolgere la mia capì che era tornato.

«Alzati e stai tranquilla, ci sono io con te e ti terrò per tutto il tempo» mi rassicurò strappandomi un sorriso.

«Lo farò» strinsi la sua mano.

Non so dove stavamo andando ma potetti sentire diversi rumori come quelli delle macchine, chissà che aveva in mente questo ragazzo era pieno di sorprese.

Sentí una portella aprirsi..chissà dove ci trovavamo.

«Ti toglierò la fascia dagli occhi solo quando arriviamo» mi disse mentre io cercavo di capire qualcosa dai suoni, anche se era inutile.

«Ci sono le scale tesoro quindi stai attenta» mi prese anche l'altra mano per aiutarmi.

Mi ritrovai seduta anche se non capivo dove e Alessandro mi rassicurò dicendomi che si trovava difronte a me.

Quando sentì una sensazione come di vuoto nello stomaco e dei motori capì subito dove mi trovavo..ero in aereo..sicuramente nel jet privato di Alessandro.

«Ale siamo nel tuo jet?» chiesi mentre mi sistemavo la fascia.

«Hai indovinato, immaginavo che avresti capito dove ci trovavamo» sentí che rise.

«Ma dove stiamo andando?».

«Non posso dirtelo, non sarebbe più una sorpresa».

«Mi stai mettendo ansia» ridacchiai.

«Fidati ti piacerà ne sono sicuro al 100%» mi accarezzò la mano che avevo appoggiato sulla mia coscia.

Non so quanto tempo passò di preciso ma una cosa è certa eravamo arrivati, sentivo di nuovo quella strana sensazione che si prova solo quando si è in aereo e il pilota l'aveva detto chiaramente che avevamo raggiunto l'aeroporto.

Alessandro mi tolse la cintura di sicurezza e mi riprese le mani, iniziammo a camminare..sicuramente diretti nell'aeroporto.

«Pronta per sapere dove ti ho portato?».

«Prontissima» finalmente avrei scoperto dove mi aveva portato.

Mi tolse la fascia, la prima cosa che feci fu stropicciarmi gli occhi, avevo tenuto per troppo tempo la vista annebbiata.

«Riprenditi tesoro io intanto recupero le valigie».

«Ti aspetto qui» finalmente lo guardai come sempre bellissimo e vestito alla moda.

Mi guardai attorno e i miei occhi si illuminarono quando videro la scritta Parigi-Charles de Gaulle, ero in uno dei aeroporti più belli e grandi della Francia, non ci potevo credere ero in uno dei posti più belli dell'Europa..e stavo per vedere la città dell'amore, eravamo a Parigi.

Appena lo vidi tornare da me con le valigie li corsi incontro e lo abbracciai.

«Grazie mille Ale..grazie davvero» mi strinsi a lui.

«Piccola per te comprerei la luna se è necessario» mi accarezzò la spalla mentre dai miei occhi uscí qualche lacrima.

«No hey non piangere» mi asciugò le lacrime passando sulle mie guance il suo pollice.

«Sono di felicità Ale, ti sono debitrice».

«Assolutamente no, sono cose che posso permettermi e soprattutto lo faccio perché tu già hai fatto molto per me, Karina per favore ora sorridi e goditi questa splendida città» mi sorrise.

«Lo farò promesso» li lasciai un piccolo bacio sulle labbra.

Io e Alessandro eravamo a Parigi, non mi sarei mai aspettata una sorpresa del genere, ma ora avevo la certezza che con lui tutto era possibile, ero così emozionata e ora che inizi questa vacanza da favola.

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Ciao ragazzi, ecco il capitolo, Ale e Karina sono nella città dell'amore😍, chissà se durante questa vacanza confesseranno l'amore che iniziano a provare🤔, ci vediamo nel prossimo capitolo.

Un bacio, Vale❤️❤️.

Por siempre tuya Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora