Capitolo 21

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Pov's T/n
Anche se mi era proibito uscire dalla torre senza  un supervisore decisi di non rispettare le regole, del resto era un periodo difficile per tutti e non si sarebbero mai accorti della mia assenza. Passai dal salotto e tanti ricordi mi riaffiorarono, il mio primo drink con Pietro alla festa, vidi di sfuggita la terrazza e pensai alla nostra chiacchierata, infine imboccai un corridoio secondario e mi tornò in mente il nostro primo bacio. Erano cambiate parecchie cose anche se erano passate solo poche settimane.
Appena uscita dal ascensore mi diressi verso l'esterno, la fresca aria primaverile mi sposto leggermente i capelli e il mio pensiero andò a lui, a tutte le volte che mi aveva trasportata con la super velocità anche se gli ripetevo in continuazione di non farlo.
Camminai per circa 10 minuti quando finalmente iniziai a intravedere la meta
-Non mi aspettavo di vederti qua-
Disse una voce alle mie spalle mentre mi addentravo nel parco
-È bello anche per me rivederti James-
Esclamai con un sorriso mentre mi giravo verso la sua direzione
Anche se io e James ci conoscevamo da poche settimane era diventato da subito un mio caro amico, era sempre presente quando avevo bisogno di conforto seppure non conoscesse affatto la mia vita.
Senza dire altro indicò una panchina, la nostra panchina, e ci andammo a sedere.
-Non ti vedo da qualche settimana, cosa è successo?-
Mi domandò lui
-Mio padre mi ha messa in punizione, sono stata confinata a casa ad annoiarmi tutti i giorni-
Del resto nella mia bugia era presente un fondo di verità, l'unica cosa che volevo fare quel giorno era passare un po' di tempo in tranquillità con il mio amico
-Sai, l'altro giorno stavo guardando il telegiornale, quello che trattava dell'attentato in Sokovia. Ti sembrerà assurdo ma ho visto una donna identica a te e un tipo molto simile al ragazzo che ti è venuto a prendere qua l'ultima volta che ci siamo visti. Non ti sembra bizzarro?-
Mi domandò lui
Sapevo che prima o poi lo avrebbe scoperto ma speravo che sarei stata io a raccontargli tutto quanto
-Hai scoperto uno dei miei segreti-
Dissi io alzando le mani in segno di arresa
-Questo implica che hai altri segreti?-
Mi chiese lui retorico
-Ti giuro che ti avrei raccontato tutto, dovevo solo trovare il momento adatto-
-Non ti preoccupare, tutti hanno
degli scheletri nell'armadio, mi racconterai tutto quando sarai pronta-
Mi consolò lui
Quello era il momento giusto, me lo sentivo. Senza pensarci due volte quindi gli raccontai la mia storia
-O mamma mia, non mi sarei mai potuto immaginare che la tua vita fosse così caotica-
Ammise lui
-Sono cose che capitano-
Dissi io ridendo
-Come sta ora il tuo amico?-
Mi domandò lui gentilmente
Io non gli diedi  risposta, l'unica cosa che feci fu spostate il mio sguardo verso il cielo. Quel giorno le nuvole formavano delle strane striature che sembravano quasi dei fulmini. Improvvisamente mi alzai di soprassalto
-Ho un'idea, scusa devo proprio scappare, chiamami così ci mettiamo d'accordo per quando rivederci-
Dissi io mentre mi allontanavo da lui
-Ma non ho il tuo numero-
Gridò lui ridendo
-Allora vieni a trovarmi alla torre quando vuoi. Per entrare chiedi di me-
E senza ascoltare la sua risposta andai via. Avevo avuto un'idea per risvegliare Pietro e non potevo proprio lasciarmela sfuggire.
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora