Capitolo 42

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Pov's T/n
-Dove sei Pietro?-
Gridai io raggirandomi per il boschetto vicino casa
-Non è affatto facile arrivare qua senza super velocità-
Sussurrai io
-Hai per caso bisogno di un aiuto piccola?-
Domandò una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare
-Mi hai spaventato tantissimo Speedy-
-Non era di certo quella la mia intenzione piccola-
Ammise lui alzando le mani in aria
-Come mai siamo qua?-
Gli chiesi io
-Poco tempo fa avevi accettato un appuntamento con me se non sbaglio-
Esclamò lui con un ghigno in volto
-Mi sa proprio che ti stai confondendo, non ho mai accettato nulla-
Mentii io sorridendo
-Allora dovrai accettare ora-
Sussurrò lui a qualche centimetro dalla mie labbra
Io mi avvicinai di più ma lui si allontanò in un batter baleno
-Fino a quando non accetti non ti bacerò-
Esclamò Pietro
-Speedy sappiamo entrambi che non mi puoi resistere-
Sussurrai io con voce seducente
-Sappiamo entrambi che vincerò io-
Ammise lui con voce rauca
Eravamo entrambi troppi testardi ed orgogliosi per arrenderci
-Io non accetto-
-E io non ti bacio-
Così decisi di passare al attacco e andare via
-Dove stai andando?-
Mi domandò
-Se non mi baci vado via-
Dissi io continuando a camminare
Improvvisamente una folata di vento mi passò accanto
-Non mi sfuggirai un'altra volta-
Sussurrò lui facendo combaciare le nostre labbra in un bacio passionale
-Credo che sia meglio andare ora-
Bisbigliò lui dopo essersi allontanato leggermente
-Cosa succede Speedy? Per caso ti metto in soggezione?-
Chiesi io ghignando
-Non fare la scema, nessuno può mettermi a disagio-
Mentii lui abbastando al testa
-Sei molto carino quando ti imbarazzi-
Dissi io guardandolo negli occhi
-Io sono sempre bello-
Dopo quella frase iniziammo entrambi a ridere
-Allora, quell'appuntamento che mi avevi proposto?-
Chiesi io
-C'è un po' di strada da fare quindi almeno che tu non voglia camminare al passo di una lumaca ti conviene saltare in braccio-
Senza farmelo ripetere due volte mi accovacciai tra le su braccia, mi sentivo sempre al sicuro in quel posto.
-Eccoci arrivati-
Mi disse lui all'orecchio dopo pochi secondi
-Oddio, è tutto stupendo-
Ammisi io portandomi le mani alla bocca per la sorpresa.
Davanti a noi in mezzo ad una immensa radura di alberi si trovavano tante piccole lanterne sospese per aria e al centro una tovaglia da picnic con al di sopra tante pietanze gustose
-Ma quando hai fatto tutto questo?-
-Mentre tu discutevi con quel pazzo, io ho deciso di farti una piccola sorpresa per il pranzo-
-Lo hai fatto perché sei geloso-
Esclamai io
-Cosa? Non è affatto vero-
-Pietro, ormai ti conosco, anche se tu non lo vedi io ti osservo e sto perfettamente notando che stai stringendo i pugni. Se continui così ti ferirai-
Dissi io prendendogli le mani tra le mie
-È vero quello che ha detto?-
Mi domandò lui
-Io non lo so se gli ho detto veramente quelle cose ma so per certo che non le provo-
Ammisi io
-Come fai ad esserne così sicura? Magari sei solo confusa e in realtà vorresti stare con lui e non con me-
-Non è affatto così-
-Come fai ad esserne così sicura?-
Mi chiese lui
-Perché...-
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora