Capitolo 44

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Pov's T/n
-Gli Avengers non possono essere più un'associazione privata, con questo accordo approvato da 117 paesi voi diventerete risorse del governo di conseguenza agirete solo e soltanto se verrete chiamati da noi-
Concluse il segretario
Poggiò sul tavolo un manuale
-Accordi di Sokovia-
Sussurrai io sfogliando velocemente il mattone di pagine
-È un assurdità-
Dissi girandomi verso il resto della squadra
-Signorina Stark, vedo che è sempre lei che si ribella-
Notò il segretario
-Se noi decidiamo l'opzione che non le va bene?-
Domandai
-Temo che andrete in pensione anticipata-
Annunciò il segretario andando via
-Io non capisco, non possiamo di certo farci sottomettere da loro-
Esclamai
-Ho fatto un equazione e da quando Tony otto anni fa si è presentato al mondo come IronMan la terra ha subito notevoli aumenti di attacchi sopra umani e di catastrofi-
Ammise Visione
-Quindi stai dicendo che dovremmo accettare?-
Domandò Steve mentre zio Rhodey e Sam litigavano sulla decisione migliore da prendere
-Io sto solo mostrando il problema causa effetto-
Continuò l'androide
-Papà perché non parli? Sei troppo silenzioso-
Feci notare io
-Perché ha già preso una decisione-
Continuò il capitano
-Secondo me è meglio accettare-
Concluse mio padre
-Sei forse impazzito? Non avremmo più il controllo su noi stessi, saremmo dei semplici burattini del governo-
Cercai di farlo ragionare
-Tesoro abbiamo perso la loro fiducia, l'unica cosa che ci resta da fare è appoggiarli-
Disse mio padre
-Secondo me ha ragione Tony, fino a quando abbiamo noi le mani sul volante possiamo decidere di sterzare-
Ammise Nat
Improvvisamente la mia attenzione finì su Pietro, anche lui era troppo silenzioso ed era un brutto segno
-Io devo andare-
Esclamai lasciando la stanza, non potevo credere che tutte le persone alla quale tenevo di più non capissero le mie motivazioni. Così mi rifugiai nell'unico posto unicamente mio, la mia stanza.
Dopo qualche minuto sentì bussare alla porta e con tutta me stessa sperai nell'ingresso di Pietro ma persi le speranze quando entrò Steve
-Io sono d'accordo con te-
Esclamò lui nel totale silenzio
-Credo però che non sia così per tutti-
Ammisi io a testa bassa
-T/n, nella vita nulla è facile, bisogna lottare-
-Pietro ha detto qualcosa dopo che sono andata via?-
-È sparito dopo qualche secondo-
-Cazzo-
Imprecai io alzandomi di scatto dal letto
-Linguaggio signorina-
-Steve, tu non capisci, questo vuol dire che lui è d'accordo con papà e Nat-
Dissi io con le lacrime agli occhi
-Ascolta T/n, tutto si può sistemare, fino ad adesso abbiamo semplicemente discusso della cosa, non c'è nulla di ufficiale-
Mi rassicurò il capitano
-Grazie-
Sussurrai io abbracciandolo
-Gli amici servono a questo-
Ammise lui baciandomi la fronte
-Ora devo andare ma per qualsiasi cosa sono sempre a tua disposizione-
Esclamò lui uscendo dalla porta
-Signorina Stark, è richiesta in sala riunioni-
Annunciò Jarvis qualche ora più tardi
-Due volte in un giorno, non è affatto un buon segno-
Mormorai tra me e me mentre mi precipitavo giù dalle scale
-Perché mi avete chiamata di nuovo nelle stanza delle torture?-
Domandai io ironicamente facendo il mio ingresso
-Ho una missione per voi due-
Esclamò mio padre lasciandomi a bocca aperta
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora